di Alessia Schiavone

Il progetto ''Div.ergo'', quando i diversamente abili creano e lavorano
BARI – L’Art. 4  della Costituzione Italiana recita: “La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto”. Ed è proprio sul “tutti” che ha incentrato la sua attività “Div.ergo”, la bottega creativa promossa dall'Associazione C.a.sa. (Comunità animatori salesiani) e che ha sede a Lecce, Bari e Santeramo in Colle. Tutti, perché i manufatti creati da Div.ergo sono fatti a mano da volontari e ragazzi diversamente abili, a cui viene dato quindi un ruolo, un lavoro, così da renderli utili alla società, nonostante la loro disabilità.  Non a caso "div" sta per diversità ed "ergo" (dal greco ergon) per lavoro.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
 
«Alcuni volontari sono insegnanti nelle scuole superiori ed è lì che hanno incontrato e incontrano ragazzi con un certo tipo di problemi - racconta Pierangelo, uno dei volontari della sede di Santeramo -. Abbiamo notato però che terminati gli studi, per i ragazzi diversamente abili c'è il nulla. Ecco l'idea di fare qualcosa per loro ma soprattutto con loro. Qualcosa di manuale, creativo, utile».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
 
Gli artisti della bottega di via Francesco Netti a Santeramo sono al momento sei (si tratta di giovani autistici o affetti dalla sindrome di Down) e ogni giorno, dalle ore 9 alle 13 e dalle 17.30 alle 19.30, si cimentano nella lavorazione della ceramica, del legno, del vetro, del fimo e della pelle e realizzano manufatti come segnalibri, vasi decorati, portafoto, bomboniere. (Vedi foto galleria).Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

È quindi un'esperienza di inserimento nel mondo del lavoro con orari e tempi ben definiti. Non appena arrivano, i ragazzi firmano, indossano il camice e leggono il planning (un prospetto settimanale che indica le attività da svolgere con la guida dei volontari). Per ogni eventuale ritardo o uscita anticipata occorre un permesso: tutti devono assumersi le proprie responsabilità e prendere seriamente il proprio compito. Non a caso all’ingresso della sede campeggia la scritta “L’uomo nobilita il lavoro”. Anche i volontari (giovani di età tra i 19 e i 35 anni) devono seguire dei corsi per essere pronti a interagire con una realtà complessa.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)


Chiaramente nelle botteghe non si lavora soltanto: si discute, si parla. Sono nati per esempio i percorsi sugli artisti (Mirò, Picasso, Rodari).  «Attualmente ci stiamo occupando di alcune storie dette sapienziali, in particolare delle favole classiche -spiega Maria Francesca, un'altra volontaria di Santeramo - e partendo proprio dai protagonisti, i ragazzi e gli animatori, immedesimandosi, provano a riconoscere le proprie qualità e i propri limiti in un rapporto alla pari».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

C'è poi il fronte esterno dei visitatori, della commercializzazione, visto che gli oggetti vengono venduti per sostenere le spese del progetto. E il 27 di ogni mese, i “lavoratori” percepiscono un compenso simbolico per l'attività svolta, che dipende anche dal numero di presenze, dalla puntualità e dai ritardi.  Coloro che non hanno proprio idea del valore dei soldi, imparano pian piano a gestire il denaro, mettendolo da parte o magari facendo un regalo.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

I diversamente abili vengono poi impegnati in un altro progetto: Ashré (in ebraico “beatitudine”). Un gruppo di volontariato e amicizia che guidato dal principio secondo cui "nessuno è felice da solo" vede l'incontro tra i disabili e gli anziani delle case di riposo. Con l'aiuto di animatori adulti e giovani volontari, si organizzano delle attività a tema in cui persone spesso ai margini della società tessono una rete di rapporti, aiutandosi tra di loro, per sentirsi meno soli.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Qui il sito internet dell’associazione C.A.Sa


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Div.ergo, iniziativa promossa dall'Associazione C.A.Sa., è presente con la sua bottega a Santeramo in Colle e il laboratorio a Lecce
Tutti i mestieri del mondo nelle statuette in fimo, realizzate a mano da volontari e ragazzi diversamente abili
Lo slogan di Div.ergo, esposto nella vetrina di uno dei punti vendita
Tazze dipinte a mano da una ragazza diversamente abile del laboratorio creativo Div.ergo di Lecce
Alcuni dei prodotti in ceramica che si possono acquistare nella bottega e nel laboratorio Div.ergo
Oggetti in ceramica
Segnalibri  in legno con decorazioni in fimo, realizzati dal team Div.ergo di Santeramo



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