di Marco Giannino

Disturbi del sonno: a Bari l'unico centro del Sud che aiuta a far dormire
BARI - Non riuscire a dormire per giorni, alzarsi dal letto stanchi e stressati o addormentarsi di colpo mentre qualcuno sta parlando. Sono le spiacevoli conseguenze a cui va incontro chi è affetto da disturbi del sonno, problemi che riguarderebbero ben 12 milioni di italiani. Nel reparto di Neurologia del Policlinico di Bari si trova il “Centro di medicina del sonno”, l’unica struttura pubblica in tutto il Sud Italia che si occupa di aiutare chi non riesce a dormire o chi al contrario non riesce a stare con gli occhi aperti durante il giorno. Abbiamo parlato con la responsabile del centro, la dottoressa Mariantonietta Savarese.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Di che cosa si occupa il centro?

Di tutti coloro che non riescono a riposarsi adeguatamente durante la notte. Il nostro bacino di utenza è molto vasto, oltre che dalla Puglia arrivano pazienti dalla Basilicata, Calabria e anche dalla Campania, visto che siamo l’unica struttura di questo tipo presente nel Meridione.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Quali sono i disturbi più comuni?

Quello più frequente è l'insonnia, ma sono anche diffusi i problemi respiratori come la “sindrome delle apnee ostruttive” che appunto ostruisce le vie aeree durante la notte e i disturbi del ritmo sonno-veglia. E poi ci sono le “ipersonnie”, caratterizzate da una stanchezza diurna eccessiva che porta alla difficoltà di rimanere svegli. Tra queste c’è la narcolessia, che porta ad attacchi di sonno improvvisi e imprevedibili, che possono avvenire anche mentre si attraversa la strada, si guida o addirittura mentre stiamo avendo un rapporto sessuale. Più particolare invece è la “sindrome delle gambe senza riposo”: si avverte un formicolio alle gambe che costringe il paziente a muoverle in continuazione o ad alzarsi dal letto per attenuare il tormento.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Parliamo dell’insonnia: perché così tante persone non riescono a dormire?

Perchè sono stressate. Se si hanno problemi sul lavoro, nei rapporti di coppia o se si sono avuti traumi psicologici (derivanti ad esempio da un grave lutto), spesso questo stress si riversa sulla capacità di prendere sonno.  Nei casi più gravi non c’è farmaco che tenga, è solo lo psicologo che può aiutare il paziente. Anche se il passaggio dall'insonnia acuta (che dura meno di tre mesi) a quella cronica può essere molto breve: spesso anche se la persona ha accettato l'evento traumatico continua ad associare il letto alla rabbia e alla frustrazione, perché ricorda le notti passate a rigirarsi sotto le coperte nella vana speranza di riuscire ad addormentarsi.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

E’ vero che l’insonnia è più frequente nelle donne?

Sì e aumenta con il progredire dell'età. Al contrario tra gli uomini c'è un picco tra i 24 e i 30 anni e un secondo picco dopo i 60. La sindrome delle apnee ostruttive è invece più comune negli uomini e può essere dovuta all'obesità. Il russare molto forte, la tachicardia, un forte mal di testa e cali di concentrazione sono alcuni sintomi che segnalano questo disturbo. Infine le ipersonnie e la narcolessia, che colpiscono i giovani: si manifestano infatti prima dei 25 anni.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)


Ha parlato prima dei disturbi del ritmo sonno-veglia. Di che si tratta e chi ne è affetto?

Sono problemi che riguardano soprattutto i lavoratori che fanno turni diversi e che quindi non riescono a dormire bene a causa dell’irregolarità del modo e del tempo del riposo. In realtà però stiamo rilevando questo disturbo anche tra gli adolescenti, ragazzi di 15 o 16 anni che la mattina a scuola dormono o non prestano attenzione a quello che gli avviene intorno. I genitori e i professori pensano siano depressi o addirittura che si droghino, ma in realtà il problema è che vanno a letto sempre a orari diversi, spesso molto tardi, anche alle 2 o alle 3, perché magari “impegnati” al pc o alla playstation. Poi si svegliano presto per andare a scuola e così non acquistano il giusto sonno e riposo. In questi casi oltre a consigliare di anticipare l’ora in cui andare a letto e di avere degli orari più regolari, spesso diamo la melatonina che regola il ciclo sonno-veglia e la qualità e la quantità del sonno.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Qual è la giusta quantità di sonno?

Non ci sono delle ore prestabilite, è tutta questione di equilibrio. Il sonno si divide in sonno leggero, sonno profondo e fase Rem e ci deve essere un equilibrio tra queste fasi: il 50% deve essere rappresentato dal sonno leggero, il 25% dal sonno profondo e l’altro 25% dalla fase Rem. Se questo non accade, il sonno non è ristoratore. Posso dormire anche otto ore, ma se il mio dormire è “leggero” la mattina non sarò fresco e riposato. Mentre c’è chi dorme anche solo quattro ore, ma mantenendo l’equilibrio suddetto quando si sveglia sente di aver recuperato tutte le energie. 

E quindi quali sono i segreti per dormire bene?

Avere una corretta “igiene del sonno”: orari regolari e un letto utilizzato solo per dormire. In più è bene adottare qualche piccolo accorgimento se si ha difficoltà a prendere sonno. Non bisogna accendere il telefonino perché la luce dà fastidio agli occhi e soprattutto è vietato guardare costantemente l'orologio: in questo modo il nostro cervello non riposa e si chiederà in continuazione che ora è, se è presto o è tardi, se si deve dormire o ci si deve alzare. Un’ossessione che non ci permetterà di addormentarci.  Ai pazienti insonni noi prescriviamo degli farmaci ipnoinducenti, che inducono il riposo, ma spesso consigliamo loro di alzarsi dal letto e fare altro: magari anche andare solo in un'altra stanza può aiutare a ritrovare la calma.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Per contattare il Centro di medicina del sonno: 080 5592331/966


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  • rocco - non esaustivo del resto e cosi con le sintesi
  • Giusy - Io nel sonno grido nn riesco a capire il perche..ho parlo un po tutto.in questo modo do fastidio al mioginocchio compagno..come posso fare??????
  • de luca vincenzo - non riesco a contattare il centro per una prenotazione ,soffrendo della sindrome delle gambe senza riposo.


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