di Raniero Pirlo

Sono 817 i baresi iscritti all'Università di Bologna: ma com'è vivere e studiare in Emilia?
BOLOGNA – «Bologna è da sempre una città a misura di studente: del resto qui ha sede la più antica Università dell’Occidente». Parole del 22enne barese Davide, che appena diplomato ha deciso di trasferirsi all’ombra delle “due torri” per frequentare la facoltà di Filosofia. Un viaggio percorso ogni anno da centinaia di ragazzi, che lasciano la Puglia per entrare a far parte del prestigioso Ateneo del capoluogo emiliano. Oggi, infatti, sono ben 817 gli studenti provenienti da Bari e provincia che risultano iscritti all’Alma Mater Studiorum.

Quest’ultima, fondata nel lontano 1088, rappresenta la più vecchia Università del mondo occidentale, oltre a rappresentare, secondo il Censis, il miglior luogo dove studiare in Italia per strutture e organizzazione. E così Bologna, con il suo romantico centro storico, le cento biblioteche e l’animata vita culturale e serale, continua ad affascinare i giovani di tutta Europa. Basti pensare che sui 90mila iscritti ai vari corsi, la metà risultano provenienti da fuori regione, mentre 7mila sono stranieri.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

«Desideravo iscrivermi a una facoltà all’altezza delle mie aspettative e quella di Bologna si è rivelata tale – ci dice Lorenzo, 19enne barese che frequenta il primo anno di Medicina –. Gli amici che sono rimasti in Puglia a studiare continuano ad avere problemi con gli appelli d’esame e con orari delle lezioni spesso non rispettati. Qua invece funziona tutto alla perfezione».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Dello stesso parere è Alba, 21enne di Casamassima trasferitasi in Emilia tre anni fa. «Dopo la maturità ero decisa a cambiare città – spiega la studentessa di Lettere Classiche -. La scelta è ricaduta su Bologna perché il suo Ateneo è considerato all’unanimità tra i migliori, se non il migliore d’Italia. D’altronde persino Dante Alighieri si trasferì qui da Firenze per approfondire gli studi giuridici».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Tuttavia a fare gola ai ragazzi, oltre all’offerta formativa, è anche e soprattutto la “vita universitaria”. Perché Bologna non è solo libri e banchi. È una città “giovane” a tutti gli effetti (ha un’età media di 46,8 anni) e conta numerosissimi centri ricreativi, associazioni e locali in cui si concentra la movida serale, specie fra i portici del centro storico.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)


«Anch’io ho studiato Lettere Classiche, ma a Bari – sottolinea la 23enne Oriana -. Dopo essermi laureata ho però deciso di iscrivermi alla magistrale all’Alma Mater, perché qui vengono organizzati più eventi, conferenze e convegni. Ci sono mille stimoli, a differenza dell’Uniba che conta professori eccellenti ma un ambiente meno frizzante».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

«Per me è stato estremamente facile ambientarmi – ammette Lorenzo –. La città è ricca di piste ciclabili e mi permette di spostarmi rapidamente in bici da un luogo a un altro per arrivare presto alle lezioni, partecipare a concerti o semplicemente incontrare i miei amici senza spendere una fortuna in mezzi di trasporto».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Certo, mantenersi non è facile: come in tutti i centri del Nord i costi sono decisamente più alti rispetto al Mezzogiorno. «Il prezzo di una camera singola per uno studente può arrivare a toccare i 400 euro – ci dice Davide  –, a cui si devono ovviamente aggiungere bollette, spesa e tasse dell’Ateneo».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

In più il capoluogo emiliano è costretto da anni ad affrontare problemi riguardanti l’ordine pubblico e la sicurezza. La “città rossa” nel 2021 è stata infatti indicata come la seconda provincia in Italia per indice di criminalità, alla luce soprattutto del numero di furti e di violenze sessuali. «A differenza di Bari dove la zona attorno all’Ateneo è supervisionata e pulita – conferma Oriana -, qua il centro è molto sporco e può diventare anche pericoloso dopo una certa ora».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Nonostante ciò i ragazzi continuano ad animare le vie della “città delle due torri” alla continua ricerca di nuove esperienze e amicizie. E qualche settimana fa il 26enne Paolo ha inaugurato su Instagram la pagina “baresiabologna”. «Desidero riunire in una sola comunità tutti i baresi che si trovano qui – ci confida il giovane –. Un gruppo che sia vivace e propositivo. Sarebbe bello incontrarci e raccontarci qualcosa della Puglia che ci manca e magari cercarla o ricrearla in questo luogo. Un modo per sentirsi ancora di più a casa».


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