di Salvatore Schirone

Abito e fede nuziale: due vergini si sposano. Con Gesù
BARI - «...e dovevi vedere la faccia che ha fatto la commessa, quando le ho detto cosa doveva incidere all'interno della fede nuziale: 9 settembre 2012 - Gesù Cristo». Così Fiorenza racconta entusiasta uno dei momenti più insoliti della settimana di preparazione che ha preceduto la sua consacrazione nell’Ordine delle vergini della diocesi di Bari-Bitonto.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Erano in due, Fiorenza e Lucia, nella cattedrale di Bari domenica sera a “sposarsi con Cristo”. Il suggestivo rito, presieduto dal vescovo Francesco Cacucci, si è svolto durante la messa domenicale. L'assemblea, formata da parenti e amici, riempiva interamente la navata centrale.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Unico caso in cui sono le spose ad arrivare per prime in chiesa e attendere lo sposo. Per il resto, tutto regolare: abito bianco, fede nuziale e promessa di fedeltà (a Gesù), «fino al termine della vita», come previsto dal nuovo rito di consacrazione delle vergini approvato dalla Santa Sede nel 1970.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)


L'Ordo Virginum fu istituito nella diocesi dal monsignore Mariano Magrassi nel 1989 e da allora ha visto rinascere anche tra le laiche questa antichissima istituzione che risale all'epoca apostolica e che nel medioevo era stata assorbita dalle suore, dagli ordini monastici femminili. Ancora oggi, benedettine e carmelitane mantengono, nei rispettivi riti di professione solenne, i segni sacramentali nuziali.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Le spose di Cristo manifestano solennemente e pubblicamente il loro proposito di verginità a servizio del Signore e della Chiesa. Ma cosa spinge oggi due donne laiche a compiere questo rito? Per Fiorenza è «il compimento di un’appassionata ricerca personale di Dio», per Lucia «il coronamento di una lunga vita già interamente dedicata a colui che dalla nascita è stato conosciuto come sposo dell’anima».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
  


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  • elisabetta rocchetti - Sono felice che se ne parli, come persona sola, figlia di una ex suora, e d unita al Signore in espiazione. Ecco, mi chiedo, se anche questa consacrazione d'amore sia concessa anche a chi vergine non lo è, ma vive da sola con Gesù .


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