di Mina Barcone

''Scusi mi può dare un pollo abbronzato?'': le assurde richieste dei clienti Coop
"Mi scusi, vedo che voi avete il miele d'acacia, il miele d'arancio, quello di castagno. Ma quello di api non lo vendete?" o "Scusi mi può dare un pollo abbronzato?"  e ancora: “Salve, cercavo un libro, il diario di Anna Frank, ma non conosco l’autore".Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Queste sono solo alcune delle “simpatiche” situazioni in cui ogni giorno vengono a trovarsi i dipendenti dei supermercati di tutta Italia. I lavoratori della Coop hanno addirittura aperto un gruppo facebook ad hoc ("Storie di vita vissuta lavorando alla Coop”)  proprio per raccontare e condividere le proprie “avventure” quotidiane. Lo scopo è quello di riderci un po’ su e magari sfogarsi dopo una lunga giornata di lavoro.  Dal Nord al Sud ogni giorno c’è chi aggiorna questa pagina con anedotti divertentissimi. Protagonisti immancabili: i clienti e le loro assurde richieste.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Eccone qualcuna. Racconta Grimilde. “Senta ma nel persico ci sono le spine? Si signora. Ah no allora, mi dia un branzino, ha le spine? Certo signora ha le spine. Ah no vediamo, allora mi dia un merluzzo, quello non ha le spine vero? Signora guardi siamo in pescheria, qui tutto ha le spine. La signora con aria stupita: ma scusi senza spine non ha niente?”.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Giulia: “Una volta una signora ha portato un pesce in una pentola, cucinato. Lo voleva dare indietro: diceva che era troppo asciutto per i suoi gusti”.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)


Rosa: “Mi dia tre branzini. Per favore mi tolga i marchi coop e soprattutto non li pulisca. Ho detto a mia moglie che andavo a pescare".Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

«Certo ad ascoltare queste storie alle volte non ci si crede - ci confida Katya dipendente ipercoop - eppure questa è la nostra quotidianeità. Quando ti trovi davanti a certe situazioni prima che la voglia di ridere ti assale una sorta di furia omicida e vorresti battere la testa contro il muro. Ma poi per fortuna ti calmi».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Anche perché il cliente ha sempre ragione? «Assolutamente – risponde Katya - pena il licenziamento. Nel regolamento interno abbiamo due regole. La prima è il cliente ha sempre ragione, la seconda: rileggi la prima.E poi mai e poi mai bisogna mostrarsi scocciati o infastiditi per  una richiesta del cliente. C'è un richiamo disciplinare per questo e al terzo comportamento “scorretto” c'è il licenziamento diretto».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Insomma, c’è poco da ridere.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Il gruppo facebook "Storie di vita vissuta lavorando alla Coop”: https://www.facebook.com/groups/370709710240/?fref=ts
 
 
 


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