di Alessia Schiavone

Dolori e piccoli problemi di salute: ecco tutti i ''rimedi della nonna''. Ma funzionano?
BARI - Dal liquore usato per lenire il mal di denti, all’aceto utile per i dolori muscolari, dal caffè amaro con limone che farebbe passare l’emicrania, al gambo di prezzemolo contro la stitichezza dei neonati. Questi sono solo alcuni dei “rimedi della nonna”, metodi fai da te da utilizzare contro dolori e fastidi quotidiani che seppur non presi in considerazione dalla medicina ufficiale, continuano a essere tramandati di generazione in generazione.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Perché un tempo non si andava ogni giorno dal medico e in farmacia e così la cura ce la si procurava in casa, usando prodotti sempre e comunque naturali. Basta parlare con qualche anziano per avere una lunga lista dei metodi da usare contro dolori e piccoli problemi di salute. Ma quali sono i rimedi che hanno un fondamento medico-scientifico e quali invece quelli assolutamente da evitare e magari pure pericolosi? Lo abbiamo chiesto al medico Riccardo Guglielmi, specialista in cardiologia.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Allattamento - Quale neomamma durante la fase di allattamento non si è sentita ripetere dai propri parenti «bevi la birra che ti aiuta a "fare latte"»? C'è una base scientifica per questo detto popolare. L’assunzione di birra aumenta i livelli di prolattina, l'ormone che favorisce la sintesi del latte. L'alcool in generale invece aumenta la produzione di ossitocina, ormone prodotto per regolazione del riflesso dell’emissione del siero materno. E inoltre birra e brodi fanno anche aumentare la sua concentrazione lipidica. Naturalmente si parla di piccoli dosi, non bisogna di certo esagerare: l'alcool passa comunque nel latte che poi sarà ingerito dal neonato.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Dolori muscolari o articolari - Hai fatto troppa attività fisica e hai il corpo dolorante e muscoli infiammati? Sono tante le soluzioni che si possono adottare al posto di ricorrere alla solita pomata. La più curiosa prevede l’uso dell'aceto tiepido, che va spalmato sui punti doloranti, ancora più efficace se nel frattempo ci si espone al sole. Oppure, ci si può imbottire di gomitoli di lana rimanendo però a letto. Entrambi i rimedi naturali a quanto pare sono azzeccati. Questi elementi aiutano a sviluppare calore, spesso l’unico rimedio contro le contratture muscolari.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Febbre - Anziché la tachipirina, per contrastare l'aumento della temperatura corporea c'è chi raccomanda di strofinare il corpo con l'alcool. Il medico conferma che questa soluzione può rivelarsi efficace, visto che la vasodilatazione cutanea permette l’abbassamento della temperatura con l’eliminazione di sudore e tossine. Vietata invece la doccia fredda per combattere la febbre: non farebbe altro che aggravare le sindromi da raffreddamento.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Irritazione della pelle - Soprattutto se presente in zone delicate, gli anziani prescrivono una pastella di farina e acqua con cui massaggiare la parte interessata. Senza saperlo si tratta dell'applicazione della tecnica “cataplasma” (composto ad uso farmacologico costituito normalmente da impasti di amidi, mucillaggini e oli) che permette l’assorbimento dell’edema, la riduzione dell’arrossamento e la decongestione dell’irritazione. Gli amidi della farina hanno inoltre una funzione decongestionante e favoriscono l’eliminazione dell’istamina prodotta nella sede dell’irritazione.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Mal di denti - Per questo tipo di dolore rimedio indiscusso è l'utilizzo di brandy e rum al posto del moderno collutorio. Il nostro medico però non approva, anzi, bisognerebbe proprio evitare i liquori in questi casi. E’ vero che l’alcool anestetizza le terminazioni nervose a livello della polpa dentale e il dolore temporaneamente passa, ma l'infiammazione invece non scompare e si rischia di perdere il dente. E spesso questa pratica viene utilizzata anche con i bambini: una cosa sconsiderata, visto che i piccoli sotto i 12 anni non hanno ancora sviluppato l'enzima alcol deidrogenasi per digerire i liquori. Un mal di denti in questo caso può portare a conseguenze molto più gravi.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
 
C'è però un altro metodo forse meno piacevole di un sorso di liquore, ma in questo caso promosso anche dagli esperti. Si tratta dell'intruglio di aglio e aceto. Si fa bollire l'aceto con uno spicchio d'aglio, lo si fa raffreddare e poi si utilizza il composto per fare diversi risciacqui orali. Non c'è nessun dubbio: dopo qualche minuto il dolore sparisce. E in effetti l'aglio ha delle proprietà antibiotiche e antiinfiammatorie, mentre l’aceto è utilissimo per rimuovere il tartaro che spesso irrita le gengive.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

 
Mal di testa - Secondo gli anziani un "must" per combattere l'emicrania è quello di bere una tazzina di caffè rigorosamente amaro accompagnato da una fettina di limone. E non si sbagliano. Anche la medicina tradizionale infatti conferma: la caffeina possiede un effetto vasocostrittore che va a contrastare la dilatazione dei vasi sanguigni, la causa principale del mal di testa, migliorando così l’ossigenazione cerebrale. D'altra parte proprio perché spesso il mal di testa è spesso secondario a una cattiva digestione, l’acido citrico e gli oli essenziali contenuti nel limone favoriscono la digestione e la motilità gastrica. L’acido citrico inoltre salifica la caffeina aumentandone il suo assorbimento a livello intestinale.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Mal d’orecchio – I nonni sono tutti d’accordo: per questo problema basta inserire dell’olio caldo nell'orecchio, magari aiutandosi con l'ovatta, a cui bisogna stare attenti perché potrebbe impedire la fuoriuscita di siero e pus. Però l'olio ha effettivamente una funzione protettiva e il calore favorisce la vasodilatazione.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
  
Punture e morsi - In caso di puntura d'ape, gli anziani propongono di utilizzare un pugno di terra bagnata, da spargere sul punto colpito. Anche questa cura fai da te ha un suo perché. Il caolino, roccia detritica che caratterizza i terreni argillosi, ha una funzione astringente e serve a non far propagare l’apitossina, il veleno prodotto dalle api e inoculato con il pungiglione. Però bisogna essere molto cauti in questa operazione: potrebbe far infettare la ferita. Per il morso di medusa invece si parla della potenza curativa dell’urina (propria) o della cenere di sigaretta. Ancora una volta la saggezza popolare ha fatto centro. I sali della cenere e l’azoto della pipì bloccano la liberazione di istamina e la propagazione dell’eritema. Bisogna però anche in questo caso prestare particolare attenzione: se la pipì ha una grossa carica batterica, potrebbe provocare infezioni.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
 
Raffreddore - Un ottimo toccasana suggerito dalla tradizione quando il raffreddore non ci lascia in pace, è la tazza di vino caldo. Berne qualche sorso infatti favorisce la sudorazione e la circolazione del sangue, utili quando si è influenzati. Il vin cotto di fichi in più è ricco di  vitamine, ha potere energizzante e rafforza le difese immunitarie. Naturalmente è un rimedio valido solo per gli adulti. Ci sono poi coloro che suggeriscono in caso di raffreddore di inserire nelle narici qualche granello di sale. Anche questa operazione ha un fondo di verità, visto che si può assimilare agli effetti dell'acqua salata e fisiologica, da sempre consigliata per i lavaggi nasali.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Stitichezza infantile - Un mito da sfatare è invece l'utilizzo del gambo del prezzemolo da inserire nel retto del neonato per stimolarlo a emettere le feci e contrastare così la stitichezza. L'esperto ci assicura che si tratta di un metodo assolutamente sbagliato, non solo perché potrebbe inavvertitamente arrecare fastidio e dolore al bambino, ma soprattutto perché non gli permette di imparare autonomamente il meccanismo della defecazione.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Ustioni - In caso di scottature e bruciature la memoria popolare consiglia diverse sostanze da poter utilizzare, alcune delle quali anche valide se utilizzate in un secondo momento. Per esempio il dentifricio che è rinfrescante, il succo di limone che ha una funzione antibatterica o l'olio di oliva che se adoperato per lievi bruciature domestiche ha un effetto cicatrizzante. Ma prima di tutti questi piccoli rimedi, il medico ordina di versare dell'acqua fresca sulla parte interessata, operazione indispensabile per fermare la "cottura" di pelle e muscoli. Le sostanze invece assolutamente proibite perché irritanti sono l'aceto, il vino e il sale.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
 


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