di Gaia Agnelli

Monopoli, Best of PhEST: una passeggiata all'Ex Deposito Carburanti
MONOPOLI - Delle 31 mostre che PhEST ha selezionato per la sua sesta edizione ce ne sono alcune che danno vita alla mostra “Best of PhEST” che ha avuto l’onore, e l’onere, di essere allestita in un luogo unico e totalmente nuovo che il Comune di Monopoli ha deciso di trasformare in un grande contenitore culturale facilmente accessibile anche per chi arriva in treno.
Si tratta dell’Ex Deposito Carburanti, un luogo fuori dai vicoli del centro storico che da sempre è il cuore di PhEST, ma facilmente raggiungibile anche a piedi con una passeggiata di qualche minuto. «Abbiamo voluto che alcune mostre di PhEst fossero ospitate nell’ex deposito carburanti perché crediamo molto nella potenzialità del luogo. Qui, lo scorso mese di luglio, abbiamo ospitato due tappe del Festival Costa dei Trulli e in futuro allestiremo altre mostre proprio per le tante opportunità che offre. Quest’anno abbiamo voluto diversificare e de localizzare, anche nell’ottica del contenimento del contagio da Covid19. Le mostre nell’ex deposito carburanti rappresentano non solo un’occasione per vedere opere uniche ma anche per scoprire un luogo per molto tempo sottratto ai monopolitani», afferma il sindaco di Monopoli, Angelo Annese.
«Abbiamo accolto la richiesta del Comune di iniziare una serie di mostre in questo ex deposito situato praticamente all’interno della stazione per contribuire alla sua trasformazione in un grandissimo contenitore culturale accessibile a tutti e destinato non solo alla città di Monopoli ma alla Puglia intera - spiega il direttore artistico di PhEST, Giovanni Troilo -. Per questo abbiamo deciso di realizzare qui la colossale opera dei due street artist che sono stati nostri ospiti in residenza tra fine luglio e inizi agosto e che hanno realizzato un ciclo pittorico lungo 250metri che corre sulle pareti degli hangar per impreziosirle e dare una identità artistica visiva immediata a questo luogo che in futuro, vista anche la straordinaria acustica interna, sarà sede di concerti e altri eventi. All’interno dei capannoni è stata allestita invece una mostra – scrivi una, ma leggi cinque – con il meglio dei primi cinque anni di PhEST: cinque mostre degli straordinari artisti Canaj, Akhlaghi, Greenberg, Silver, De Olza che ripercorrono la storia del nostro Festival e la sua potenza visiva”.
Iniziamo dagli street artist Eron e Danijel Žeželj che con la loro Metamor sono intervenuti in residenza artistica sull’Ex Deposito Carburanti di Monopoli realizzando una danza lunga oltre 200 metri che rappresenta il ciclo della vita. Raccontata attraverso due tecniche artistiche molto differenti, questa danza tribale parla di metamorfosi ed elevazione, della fatica del corpo e della libertà dell’anima
Ad aprire invece la passeggiata nella memoria di PhEST – SeeBeyond the Sea è Enri Canaj nato nel 1980 a Tirana, in Albania e trasferitosi con la famiglia ad Atene, in Grecia, nel 1991 dove ha studiato fotografia alla Leica Academy di Atene. 
Dall’archivio 2017 arriva il progetto di Azadeh Akhlaghi By an Eye-Witness composto da 17 ricostruzioni di tragiche morti della storia iraniana. Ci sono voluti tre anni di ricerca per scegliere questi eventi, attraverso l’analisi di documenti segreti, fonti giornalistiche e radiofoniche, libri e articoli. E anche se le immagini sono fortemente cinematografiche, come fotografie ricordano l’arte religiosa del Rinascimento, le passioni e le agonie dei personaggi, congelati nel tempo. Nella drammatica fotografia di Azadeh, la storia e la memoria confluiscono nel mettere in scena i frammentati traumi della sua nazione, ricordando ciò che deve essere scordato, spietato nei confronti di ciò che dovremmo lasciare andare.
Il terzo artista in mostra è Daniel Ochoa de Olza (Pamplona, 1978) fotogiornalista pluripremiato, residente a Città del Messico e Madrid, che dal luglio 2017 ha deciso di concentrarsi su progetti personali a lungo termine, ospite dell’edizione del 2019 con il suo progetto La Maya: la festività della Maya deriva da riti pagani e risale, almeno, al Medioevo, quando compaiono le prime testimonianze scritte, sebbene si creda che la sua origine sia molto precedente. Il suo lavoro è stato realizzato nel paese di ColmenarViejo, vicino a Madrid, dove ogni anno quattro o cinque ragazze vengono scelte come Maya tra le volontarie, alternandosi. Ogni bambina, tra i 7 e gli 11 anni, deve stare ferma, seria e in silenzio per un paio di ore su un altare disposto per strada e decorato con fiori locali e piante. 
Sempre dall’archivio 2019 arriva Vertical Churches che rappresenta una maniera unica di vedere le chiese del mondo a cura di Richard Silver, fotografo di viaggi originario di New York e che vive in Floria, specializzato nel vedere il mondo in maniera originale attraverso la sua fotografia. L’aver visitato 93 Paesi fino ad oggi gli permette di avere una visione fresca delle architetture del mondo. Ogni panorama è composto da 5 a 7 immagini scattate verticalmente e non orizzontalmente come la maggior parte delle panoramiche. Questa tecnica permette allo spettatore di osservare la chiesa da un punto di vista privilegiato: dai banchi nel fondo all’altare, includendo il soffitto, spesso la parte della chiesa più bella e ricca di dettagli.
Chiude questo excursus Along The Break (lungo la frattura) di Roei Greenberg (PhEST 2019) sulle stratificazioni religiose tra Israele e Palestina i cui protagonisti, anche se non compaiono in nessuna delle immagini, sono gli esseri umani, i cui valori ideologici, religiosi e politici hanno cambiato fortemente il paesaggio in conflitto. Roei trasforma relitti in monumenti, invitando a una lettura forense del luogo e creando una prospettiva fotografica stratificata; pittorico e poetico, intriso di empatia da un lato, ma tinto di ironia e toni ideologici di fondo dall’altra, offre una lettura critica del territorio che documenta.
 
APERTURA AL PUBBLICO: Dal 7 agosto al 1 novembre / OUTDOOR: 15 MOSTRE SEMPRE APERTE A INGRESSO GRATUITO / INDOOR: 16 MOSTRE APERTE AL PUBBLICO CON BIGLIETTERIA
Palazzo Palmieri: 14 MOSTRE: 10-13 | 17-21, 10-13 | 17-22 sabato e domenica. Chiuso il lunedì. INGRESSO CON BIGLIETTERIA.
Chiesa di SS. Pietro e Paolo: 1 MOSTRA: 10-13 | 17-21, 10-13 | 17-22 sabato e domenica. Chiuso il lunedì. INGRESSO CON BIGLIETTERIA.
Chiesa di San Salvatore: 1 MOSTRA: 10-13 | 17-21, 10-13 | 17-22 sabato e domenica. Chiuso il lunedì. INGRESSO CON BIGLIETTERIA.
INGRESSO A TUTTE LE MOSTRE - Valido fino al 1 novembre 2021- L'accesso alle mostre indoor sarà consentito esclusivamente a chi è provvisto di Green Pass. Le mostre in interni presentano, purtroppo, limitazioni di accesso per i disabili. BIGLIETTO INTERO: 6 EURO - BIGLIETTO RIDOTTO: 4 EURO - Gruppi di 10 persone, studenti, soci FIAF, residenti del Comune di Monopoli - SCOLARESCHE: Dal 20 settembre al 1 novembre - Prenotazione info@phest.it - 2€ per studente incluso visita guidata
INGRESSO GRATUITO: Under 14 e giornalisti con tesserino (previo contatto con info@milaufficistampa.it)
Per infowww.phest.it
 



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