di Vincenzo Drago

Una valanga di buon umore a Bisceglie: ecco lo yoga della risata
BISCEGLIE - Il riso abbonda sulla bocca degli stolti? Macchè, chiedetelo a Lucia Suriano, insegnante di lettere di Bisceglie che ha importato nella Bat la forma pù allegra di yoga, quello della risata. Sì, avete letto bene: niente meditazioni silenziose o ritiri spirituali, ma sessioni di ilarità collettiva che inaspettatamente si rivelano un toccasana per il corpo e la mente. Il segreto di queste tecniche lo svela la giovane professoressa, presidente di "SoRidere", associazione di promozione sociale che diffonde il "laughter yoga" nel nostro territorio (vedi foto galleria).Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Pensando allo yoga si immagina una ferrea disciplina millenaria. Invece quello della risata è appena "maggiorenne"...

Già, questo metodo nacque 18 anni fa, precisamente il 13 marzo 1995, per merito di Madan Kataria, dottore indiano che ho avuto la fortuna di conoscere. Durante le sue ricerche il medico si era accorto di quanto l'uomo rida meno di quanto ne richieda il suo corpo. Così invitò sua moglie e tre amici in un parco di Mumbai: fu la prima sessione del suo "club della risata", che ben presto accolse decine di persone incuriosite dopo un iniziale scetticismo. Dopo qualche giorno però le barzellette e gli spunti per sorridere finirono, e fu allora che Kataria cominciò a ideare tecniche di risata autoindotta conosciute oggi in tutto il mondo.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

In cosa consiste una sessione?

Ci si raduna per effettuare diversi esercizi. Di solito si comincia con un particolare battito delle mani, accompagnato da risate coordinate. Poi seguono altre brevi attività: il cappuccino, ad esempio, che consiste nell'avere in mano due tazze immaginarie facendo finta di versare il contenuto dell'una nell'altra, per poi berlo alla fine. O "la risata lunga un metro", con la quale si imita lo scocco di una freccia dall'arco.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Detti così sembrano metodi infantili...

Vero, ma solo in apparenza. Tutti gli esercizi sono scanditi da risate specifiche che aumentano la produzione nel cervello di serotonina, un ormone che determina il buon umore. Considerando che la mente non distingue la risata spontanea da quella "artificiale", si spiega il fondamento scientifico di queste teorie. E poi si tratta di attività aerobiche, utili per rinforzare l'apparato respiratorio.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Quali sono invece i vantaggi psicologici?

"Porta il tuo corpo a ridere e la tua mente lo seguirà": uso questa massima di Kataria per descrivere i benefici delle sessioni. Risultano utili per contrastare alzheimer e depressioni allo stadio iniziale, aiutano anziani e malati gravi nell'affrontare le difficoltà nel migliore dei modi. Il resto lo cogli osservando i partecipanti, che si sentono protetti facendo qualcosa che normalmente rifiuterebbero: disinibirsi, tornare bambini e rispolverare la giocosità infantile, senza paura di essere giudicati. Anzi, spesso scoppiano delle risate collettive che durano diversi minuti.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)


Lo yoga della risata può essere anche un rimedio alla crisi?

Decisamente sì. Capita che questa disciplina venga applicata nelle aziende, visto che saper ridere insieme sul luogo di lavoro aiuta la produttività. Purtroppo ci portiamo un pesante fardello culturale, cioè la convinzione che divertirsi non sia professionale, ma in realtà gli esperti di comunicazione sanno che la risata è fondamentale per avere successo anche nel campo dell'occupazione.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

In quali altri luoghi è stata sperimentata la risata stimolata?

Nelle carceri innanzitutto, dove la maggior parte dei detenuti è aggressiva e soffre di depressione. A loro si unisce anche la polizia penitenziaria, che pur non essendo rinchiusa "respira" la stessa aria deprimente di chi è dietro le sbarre. Un contesto simile, con le dovute proporzioni, è rintracciabile anche nelle scuole, vissute da molti studenti come una prigione. Di solito si ha paura di perdere il controllo degli alunni con delle risate così prolungate, ma per esperienza personale posso affermare che liberare temporaneamente l'emotività rafforza il rapporto tra insegnante e ragazzo. Essere in classe non rappresenta più un'imposizione, ma una tappa fondamentale per la propria crescita.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Così facendo c'è il pericolo di una "banalizzazione" della risata?

Lo yoga della risata è concepito come una possibilità: puoi praticarlo seriamente o considerarlo una pagliacciata, non esistono costrizioni. La risata può essere solo esteriore e in questo caso funge da semplice strumento d'animazione, però i vantaggi fisici rimangono intatti. Ma praticandola anche interiormente, si impara a ridere con le persone e non delle persone: è una grossa mano per la capacità di relazionarsi con il prossimo.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

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