di Federica Addabbo

Ritardi, affollamento, sporcizia e maleducazione: gli autobus, a Bari
BARI - Sono trascorsi cinque, dieci, venti minuti dall'orario di arrivo previsto quando Emanuele vede finalmente arrivare in lontananza il bus: sono le 8.20 e dovrà affrettarsi per non perdere la lezione all'Università. «Questa storia si ripete spesso- sottolinea il pendolare-. Qui ci sono ragazzi che probabilmente saranno costretti a entrare in classe alla seconda ora e persone che saranno redarguite per essere arrivate in ritardo sul posto di lavoro».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Prendere un autobus a Bari è un'avventura: tra ritardi, affollamento, sporcizia e maleducazione.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Salire negli orari di punta su un mezzo pubblico è già un'ardua impresa. I passeggeri si accalcano in piedi l'uno accanto all'altro, senza potersi muovere, stretti come sardine. L'aria è viziata e spesso si fatica a respirare se i finestrini sono chiusi o bloccati. Per terra c'è di tutto: cartacce, gomme da masticare, tappi di bottiglia. «A volte si trovano anche bucce di banana, pezzi di crackers e merendine», afferma Fabio, 22enne pendolare che da 10 anni viaggia su autobus e treni.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)


Il 14enne Luca ci racconta invece della "gara di sputi" che spesso vede protagonisti i suoi compagni. «L'obiettivo è centrare lo spiraglio aperto del finestrino o sputare il più lontano possibile - afferma - e molti - continua - scrivono con pennarelli uniposca e bianchetti su sedili, finestrini e pareti come se fossero pagine di diario. E sono veramente pochi quelli che obliterano il biglietto o pagano l'abbonamento mensile».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

E spesso i passeggeri non sanno che al costo di un euro si può godere di un giro sulle giostre. Quando le strade sono meno trafficate (come ad esempio nel primo pomeriggio) c'è infatti qualche conducente che preme più del dovuto sull'acceleratore. Aver preso posto seduti non serve a evitare di essere sballottati, a ogni tombino o buca ci si sente sollevare e chi è in piedi fatica a mantenersi in equilibrio. E a lamentarsi sono soprattutto gli anziani.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Noi siamo saliti sui bus numero 6, 9 e 10 in tre diverse ore della giornata (di mattina, pomeriggio e sera), ma ciò che abbiamo visto e che ci hanno raccontato sembra essere comune all'intero trasporto pubblico su quattro ruote della città di Bari. Provare per credere.


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  • Mario §Materia - In corso Cavour è praticamente impossibile acquistare un biglietto presso le edicole: ne sono sistematicamente sprovviste. Non serve a niente segnalare il disservizio al conducente: rispondono sempre che o fai il biglietto a bordo (Che costa 50 cent in più rispetto a quello normale) oppure non fai il biglietto e rischi una multa. Per non parlare di come ti trattano quando riesci a trovare qualcuno che risponda al numero verde per segnalare eventuali disservizi o per chiedere informazioni.


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