Bari, gite negate ai disabili in carrozzina: i bus non hanno le pedane
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giovedì 8 maggio 2014
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di Katia Moro
Benissimo. Il problema però è che a Bari le società di trasporto sono sprovviste di bus con pedana. Tutte.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
«È un problema di costi – afferma il titolare della Spadaro Viaggi -. Procurarsi una pedana implica una spesa eccessiva e siccome la richiesta non è molto elevata e la percentuale di studenti su sedia a rotelle rispetto al totale è bassa, non riusciamo ad ammortizzare la spesa e non c’è convenienza. Ecco perché sul territorio nessuna società si è attrezzata per i disabili tranne una di Bitonto che però pare abbia solo un bus da 15 posti».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
E quindi Simone e tutti i ragazzi in carrozzella di Bari di fatto non possono andare in gita. «Quando mio figlio frequentava le scuole elementari – spiega Maria, la madre di Simone – spesso l’ho accompagnato io con un mezzo privato. Ma immaginatevi quanto lo abbia fatto soffrire perdersi la parte più divertente di un’uscita: il viaggio con i propri compagni di classe». E a volte è anche accaduto che per evitare discriminazioni la sua classe abbia deciso di non prendere parte a gite organizzate.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Molti genitori nelle stesse condizioni di Maria risolvono il problema piegando la carrozzina manuale e sollevando il proprio figlio per farlo sedere sul sedile del pullman. Ma Simone, data la sua patologia, si muove grazie a carrozzina elettrica che non si piega, essendo rigida e anche alzare da terra il ragazzino diventa sempre più difficile dato il suo peso, oltre che rischioso per la sua incolumità.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
«In realtà un’alternativa ci sarebbe – afferma la direttrice amministrativa della Duse, Ritangela Sciaraffia -. Le società di trasporto potrebbero affittare la pedana, ma questo comporterebbe un grosso aumento del costo che non può essere sostenuto dagli studenti, soprattutto se si parla di uscite di un solo giorno. E’ vero che le scuole hanno a disposizione un fondo per gli alunni disabili messo a disposizione dal Comune – continua - ma questo è troppo esiguo per poter far fronte alla spesa».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
E quindi Simone resta a casa, a guardare il mondo dalla finestra.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
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Katia Moro
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