Istituto Giulio Cesare, crollano i soffitti e piove nelle aule: le immagini
Letto: 6406 volte
lunedì 2 dicembre 2013
Letto: 6406 volte
di Mariangela Dicillo
«Siamo costretti ad andare a scuola in condizioni di sicurezza precarie», ci racconta Anna, una studentessa dell’Istituto, che accusa: «Abbiamo più volte provato a segnalare al preside il nostro disagio, ma lui continua a ripeterci: “La scuola è tutelata e non c'è bisogno di far riferimento ad altre autorità”».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Proprio per l’assenza di risposte, gli studenti, su consiglio di una loro docente, hanno deciso di rivolgersi a Barinedita, per tentare di portare alla luce lo stato disastroso in cui versa la scuola.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
«Dopo che in classe nostra è caduto il contro soffitto, lasciando i cavi elettrici scoperti – racconta Annalisa - ha cominciato a piovere dalla plafoniera. Siamo stati quindi costretti a fare lezione a luci spente e appiccicati l’uno all’altro per evitare le zone in cui cadeva l'acqua. E quando il preside l'ha saputo ci ha semplicemente fatto cambiare aula, spostandoci in un laboratorio: siamo caduti dalla padella alla brace. Qui infatti – continua la ragazza - mancano ancora più pannelli e piove il doppio. Nella nostra “nuova” classe abbiamo i giornali sul pavimento per asciugare l’acqua e per camminare dobbiamo fare lo slalom perché altrimenti ci piove in testa».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
«E il problema non è solo nelle aule – accusa Michela – anche nei corridoi la situazione è a dir poco scandalosa». In effetti basta guardare le immagini in galleria per rendersi conto di quanto il problema sia reale.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
E un'ex alunna, Delia, avverte: «Non è una novità il fatto che “piova” al Giulio Cesare. Fino all'anno scorso, l'anno in cui mi sono diplomata, cadeva il soffitto e nei giorni di maltempo dovevamo armati di ombrelli, cappotti e sciarpe, anche durante le lezioni. L'unica cosa che ho visto fare è stata quella di posare dei giornali sul pavimento».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Insomma, con l’inverno ormai alle porte, il rischio di altri crolli e di lezioni perennemente “bagnate” si fa sempre più serio. Ma questo ai dirigenti scolastici sembra non interessare molto.
© RIPRODUZIONE RISERVATA Barinedita
Scritto da
Mariangela Dicillo
Mariangela Dicillo