Liceo Marco Polo: «Se non pulite la scuola, vi tolgo la ricreazione». E' guerra tra preside e studenti
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giovedì 3 ottobre 2013
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di Mariangela Dicillo
Effettivamente le rampe della scuola, i bagni, ma soprattutto i cortili, sono pieni di rifiuti, principalmente costituiti da cicche di sigarette. Ma quasi nessuno fra gli studenti ha accettato di buon grado la proposta del dirigente scolastico. «Non siamo noi che dovremmo pulire, ci sono i collaboratori scolastici per questo genere di cose», dice Paola.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Molti ragazzi però, loro malgrado, hanno deciso ugualmente di pulire la scuola (vedi foto) trattenendosi un’ora in più in istituto «forse per evitare la punizione», sottolinea Paola.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Tra queste Giorgia, che però tiene a precisare: «Non lo faccio perché sono d’accordo con il preside, solo perché tengo alla mia scuola» . E poi aggiunge: «Penso che sia giusto che la scuola sia ordinata, ma non dovremmo essere noi a pulirla, soprattutto sotto ricatto. Oltretutto spesso e volentieri la presenza di cicche è dovuta anche al fatto che ci sono fumatori tra i collaboratori scolastici e i professori. Non è corretto scaricare sempre tutta la colpa sugli studenti».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
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Mariangela Dicillo
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I commenti
- Francesco - Un ottimo esempio. E poi, dovrebbero essere i collaboratori scolastici a pulire? Sì, a lavare, a pulire, ma le carte e soprattutto le cicche per terra non si buttano! Inoltre, dovrebbero essere anche i professori a dare il buon esempio, magari aiutando i ragazzi.