di Alessandra Anaclerio

Bitonto, nell'era di internet resiste un cinema a luci rosse: l'Odeon
BITONTO - Anche se il tutto esaurito sembra esser ormai un vecchio ricordo, il cinema Odeon di Bitonto, riservato a soli adulti, continua ad esserci dal lontano 1956, in via Francesco Perrini. Con i suoi film a luci rosse, tutti con regia italiana, ogni giorno dalle ore 15 accoglie uomini di tutte le età (l'importante è che siano maggiorenni), habituè, new entry, e spesso anche coppie, spinte a quanto pare dalla voglia di trasgredire. Una vera "potenza" se si pensa che ci troviamo nell'epoca di internet, quella in cui basta un click per accedere a milioni di siti porno presenti in rete, da casa o dal proprio smartphone e spesso anche gratuitamente.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Sono le 19 di un normale pomeriggio di settembre e qui, nel Cinema Odeon (vedi foto galleria), tutto sembra tacere. Nell'atrio principale d'ingresso sono appese le diverse locandine dei film in programmazione: titoli del calibro di "Gatte in calore" o "Peccati di gola", accompagnati da foto più che hard. Al botteghino è pronto ad accogliere i clienti, da ormai oltre 53 anni, il titolare, Francesco Coviello.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
«La gente per il sesso diventa “malata”, soprattutto se non lo pratica- afferma Coviello-. Nel mio cinema vedi gente di tutti i tipi, dal signore anziano al ragazzo curioso, che magari vuole prendere spunto per le sue prime avventure, alle coppie che forse tentano così di riaccendere la passione.  Qui la crisi non si è avvertita – sottolinea il gestore - gli spettatori tornano perchè il film hard diventa un vizio a cui non poter rinunciare, pari a quello delle sigarette».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

E anche il costo è quello di un pacchetto di sigarette: il biglietto ha un prezzo di cinque euro e, a differenza dei cinema classici, non esistono riduzioni il mercoledì o per gli studenti.  

«Le persone che entrano nel mio cinema – continua Coviello - si dividono in due categorie. Da un lato ci sono gli habituè: loro entrano ormai con disinvoltura, senza badare a chi può guardarli o meno. In questo filone rientrano single che non hanno successo con le donne, uomini separati, anziani e i ragazzini neo maggiorenni. L'altra categoria – aggiunge - è quella delle new entry, ancora più facilmente riconoscibili. Loro cosa fanno: iniziano a passeggiare per la strada del cinema, passando almeno quattro o cinque volte davanti all'ingresso e non facendo altro che guardarsi intorno. Dopo essersi accertati della mancanza di occhi indiscreti, li vedi entrare quasi correndo. Tra questi rientrano le coppie, gli uomini sposati e chi a Bitonto ha un nome importante. Perchè non mancano avvocati e medici tra i miei clienti».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)


Insomma, ancora oggi i 500 posti a sedere presenti nella sala del Cinema Odeon continuano ad essere sfruttati, pur non essendoci poltrone comode, ma sedioline di legno che hanno tutto l'aspetto di essere state ormai usurate dallo scorrere del tempo. Ma perchè una persona continua a preferire un cinema a luci rosse, quando sul web è ormai possibile trovare tutto, magari anche gratuitamente?

«Chi viene da noi – risponde Coviello - sicuramente utilizzerà anche internet, però qui è tutta un'altra cosa. Nella mia sala il maxi schermo conta una misura di 14 metri per sette. Sapete cosa significa? Le immagini non le devi ingrandire come invece bisogna fare smanettando su internet: qui un uomo si trova davanti ad una donna gigante e tutti i minimi particolari ripresi dalla telecamera non sfuggono alla vista del pubblico. Più grandi sono le immagini e maggiore sarà il piacere in chi le guarda».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Arrivate le ore 20.30  vediamo uscire con molta fretta dalla sala di proiezione due signori. Il film, durato un ora e trenta, è finito e loro erano gli unici clienti. Lo spettacolo che conta un maggior numero di spettatori è infatti il primo, quello delle 15. Proviamo a rivolgere una domanda a uno dei due uomini,  ma niente da fare: senza dare alcuna risposta, il signore alza il passo e va via. «Ecco – dice ridendo Coviello- loro fanno parte della categoria delle new entry. Adesso staranno correndo a casa dalle proprie mogli».


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