di Rossella Ricci

La breakdance a Bari: sei sopravvissuti si sfidano in ''battle'' con le altre ''crew''
BARI - Nasce dall'hip hop e si rifà ai passi della salsa, prendendo spunto dalla capoeira e dalla ginnastica artistica. Stiamo parlando della danza di strada conosciuta meglio come il nome di breakdance. Esplosa negli anni 80, la “break” è arrivata fino a giorni nostri, grazie a pochi ma appassionati ragazzi che come a Los Angeles o nel Bronx, continuano a sfidarsi a ritmo di musica, tra capriole e volteggi.   

Bari non fa eccezione. Claudio, 25 anni (nella foto di Mariusz Dyszlewski), è un “breaker” barese e ci spiega: «Io faccio parte della “Bari Got Flava Crew”. Noi siamo in sei, siamo una famiglia e abbiamo dei principi solidi, pace amore e unità».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

A Bari fino a 4-5 anni fa esistevano più gruppi, divisi in zone. C'era chi si allenava all'interno di Parco Due Giugno e chi sotto i portici di via Carrante a Poggiofranco, nei pressi dell'istituto scolastico Gorjux.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Ora invece di “crew” ne è rimasta solo una (la Bari Got Flava appunto), che ha raccolto all’interno di essa tutti i reduci degli altri gruppi, che una volta cresciuti hanno abbandonato la break per andare a studiare o lavorare.  Loro si allenano tutti i giorni: tra maggio e ottobre sotto i portici dell' Executive Center di via Amendola (con un radiolone) e nel periodo invernale in varie palestre della città.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

La “crew” è il gruppo di breakdance. Si distinguono in "b-boy e b-girl" in base al sesso. Chiunque può farne parte, a prescindere dall’età e non è previsto un numero limitato di componenti. Ogni membro del gruppo ha un suo nome identificativo. Claudio ci svela: «Il mio soprannome è “muzzle” che in italiano vuol dire museruola. Io ogni volta che scendo in campo durante una sfida tolgo la museruola e combatto».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)


Perché tra crew ci si sfida. Le gare (uno contro uno, coppia contro coppia o crew contro crew) prendono il nome di “battle”. Nei contest c’è una giuria, che assegna ai vincitori un premio in denaro, che oscilla, in base all'importanza dell'evento, tra i 100 e 5.000 euro. Oppure è possibile vincere vitto e alloggio per il prossimo incontro.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

«Noi viaggiamo molto – sottolinea Claudio -. Oltre agli eventi regionali e nazionali, prendiamo parte anche a competizioni internazionali, infatti una o due volte al mese siamo all'estero». A Bari le "battle" si organizzano per strada o in locali notturni.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Per concludere Claudio ci illustra quelli che sono i passi base della breakdance, comuni in tutto il mondo. Il “toprock” è la parte in piedi all'inizio dell'esibizione, il “footwork”  una serie di passi che prevedono l'utilizzo delle gambe e delle mani, il “powermove” i movimenti di rotazione veloce e il “freeze” è la posizione di blocco del corpo alla fine dell'esibizione.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Mica facile.


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