Bari, il mondo dell'Aiesec: dal 1960 giovani inviati all'estero per volontariato, stage e lavoro
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giovedì 29 luglio 2021
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di Raniero Pirlo
«Attualmente la nostra associazione comprende 16 membri – spiega Arianna, una delle responsabili dell’Aiesec Bari -. C’è però un grande ricambio all’interno del gruppo perché chi ne fa parte deve avere necessariamente un’età compresa fra i 18 e i 30 anni: la stessa di chi usufruisce dei viaggi nei Paesi stranieri».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Ad attirare i partecipanti c’è la possibilità di arricchirsi culturalmente, di rendere più appetibile il proprio curriculum e magari di farsi apprezzare dal Paese ospitante.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Un qualcosa quindi di maggiormente appetibile rispetto all’Erasmus, con cui si può intraprendere solo un’esperienza di studio all’estero. In più, nonostante il nome originario, oggi a poter richiedere un soggiorno fuori dai confini nazionali non sono più solo più gli studenti di scienze economiche, ma qualsiasi ragazzo, anche non iscritto all’università.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Negli ultimi dieci anni sono stati più di 500 i giovani baresi partiti con l’Aiesec: persone che sono state “spedite” ovunque per un periodo compreso tra le 6 alle 78 settimane. «Si può andare infatti in tutto il mondo – spiega Arianna –: dalla Polonia alla Spagna, dalla Tunisia al Nicaragua. E le trasferte vengono distinte in Global Volunteer, Global Teacher e Global Talent».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Con “Global Volunteer” i ragazzi svolgono un’esperienza socialmente utile soprattutto nei Paesi in via di sviluppo, spesso all’interno di realtà quali le Ong. È questo il tipo di viaggio “classico”, che riguarda il volontariato internazionale e al quale a seconda delle sedi si aggiungono il “Global Teacher” e il “Global Talent”.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Il primo è rivolto ai laureati o laureandi e offre uno stage in varie tipologie di aziende. Il secondo invece permette di mettersi alla prova con un vero e proprio lavoro, anche in multinazionali come Microsoft, Electrolux, Nokia, Huawei, Apple e Coca Cola. Di solito le occupazioni più richieste hanno a che fare con il marketing, ma pure con ingegneria e scienze.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Le spese di viaggio sono sempre a carico del partecipante (che deve in più versare una cifra vicina alle 400 euro per spese “fisse” quali i contributi da versare alle aziende ospitanti), così come quelle dell’alloggio.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Quest’ultimo però è spesso procurato dall’Aiesec locale, la quale accoglie chi giunge a destinazione per poi accompagnarlo in casa di una famiglia oppure in un appartamento condiviso con altri giovani. «È stato questo è stato il mio caso – afferma la barese Sara -. Oggi sono in Grecia e vivo assieme a coinquilini che arrivano da ogni parte del mondo: dalla Romania alla Nigeria, dal Canada al Texas. È un qualcosa di unico, che ti fa sentire, per una volta, un “cittadino del mondo”».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Nella foto lo staff dell’Aiesec riunito nella sede di Foligno
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