Ecco i ''cartelloni umani'', la nuova dubbia frontiera della pubblicità
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lunedì 5 novembre 2012
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di Maria Bruno
Dopo aver incontrato per strada i cartelloni, alla Fiera di Ognissanti di Valenzano, abbiamo avvicinato questi ragazzi. In loro è stato subito evidente il timore di parlare: i due, guardandosi negli occhi con sincronica intesa, hanno affermato: «Non possiamo rispondere alle domande, chiedete al titolare».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Abbiamo quindi avvicinato l'ideatore della strana campagna, il titolare di un’agenzia di Rutigliano, che da anni si occupa di marketing. Incuriositi dall’insolito fenomeno e per conoscere qualche dettaglio ci siamo mostrati interessati a lavorare come "insegne viventi", ma il responsabile ha preferito non parlare in pubblico e ci ha fornito il bigliettino da visita con recapito telefonico.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Sempre più desiderosi di comprendere ogni sfumatura della "bizzarra" iniziativa abbiamo chiamato la sede dell’agenzia, ma la risposta è stata: «Avete sbagliato numero, noi non ci occupiamo di volantinaggio né di insegne viventi».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Con la seconda telefonata abbiamo contattato il titolare direttamente tramite cellulare e la voce dall’altra parte era sempre la stessa, quella del responsabile. Ancora una volta abbiamo dichiarato di essere in cerca di lavoro. Il tono di voce era duro e, quasi infastidito, il titolare dell’agenzia ha chiuso la chiamata, non prima di dirci: «Da qualche mese non mi occupo più di volantinaggio e insegne luminose viventi, quasi sempre i ragazzini vengono sfruttati con questo genere di lavoro. Molte agenzie di Bari e provincia reclutano soprattutto extracomunitari per questi incarichi. Noi abbiamo chiuso».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Poche ore prima il nostro interlocutore era in giro per le strade di Valenzano a organizzare il lavoro del gruppo di giovani "cartelloni umani". Avrà cambiato idea nel frattempo?
Cosa si fa per la pubblicità, per far fronte alla crisi che, in questi casi, non riguarda esclusivamente la sfera economica ma invade quella dell’etica e del buon costume.
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Scritto da
Maria Bruno
Maria Bruno