di Angela Pacucci

I cartapestai di Casamassima: «Il carnevale di Putignano lo abbiamo inventato noi»
CASAMASSIMA - «Il Carnevale di Putignano? Lo abbiamo inventato noi». Parola del 43enne Raffaello Magnifico, direttore dell'Associazione cartapestai casamassimesi, che dal 2001 si è posta l'obiettivo di valorizzare l’arte della cartapesta, il materiale con cui vengono create le maschere di carnevale.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Perchè nel barese Carnevale non fa rima solo con Putignano. Anzi, sembra che l'idea di allestire la famosa sfilata dei carri allegorici, sia venuta proprio da Casamassima. «Il carnevale spettacolare con i carri giganteschi esiste solo dagli anni 60 - spiega Magnifico - da quando cioè due maestri di Casamassima, Angelo Trizio e Rocco Iacovelli, fondarono a Putignano la prima scuola di cartapestai. Il Comune approvò il loro progetto e furono loro a insegnare come realizzare le opere da portare in sfilata. Tutto insomma è partito da Casamassima».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Sarà, però nel tempo i putignanesi si sono fatti conoscere in tutta Italia, mentre Casamassima è rimasta nell'ombra. E forse proprio per un desiderio di "rivalsa" è stato creato negli anni 80 il Carnevale di Casamassima (comunque ben più modesto di quello del paese vicino), mentre quindici anni fa 150 artigiani hanno deciso di riunirsi nell’associazione predetta. «Non vogliamo sprecare la nostra grande tradizione che affonda le sue radici a partire dall'800 - spiega Raffaello -. Fu importata qui dai nobili proprietari terrieri napoletani che all’epoca iniziarono a insediarsi sul territorio».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Abbiamo dunque fatto visita al laboratorio dei cartapestai, situato in via Umberto Giordano (vedi foto galleria). Entrando sembra di varcare la porta di un mondo incantato: ad accoglierci coloratissime maschere, grandi occhi e simpatici nasi, personaggi buffi di ogni forma e misura. Restiamo stupiti dinanzi a un grande gorilla accerchiato da fiamme infuocate, da enormi pagliacci con indosso gli abiti più stravaganti, da cravatte brillantinate, papillon, nasi rossi, visi dipinti, capelli e cappelli dei più svariati colori. Un grande sole, i cui raggi creano un'acconciatura, ci sorride maliziosamente con i suoi grandi occhi azzurri. Le pareti sono piene di maschere carnevalesche appese che aspettano solo di essere indossate.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)


Sparsi per il deposito ci sono poi opere ancora incomplete, non colorate, che ci permettono di comprendere le varie fasi dell'allestimento di questi simpatici personaggi, tutti creati con acqua, farina e ovviamente carta. Sono presenti anche i calchi di gesso e argilla che aiutano i cartapestai nella realizzazione delle loro forme.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

E infine tra tanti simboli carnevaleschi, riconosciamo un presepe. Sì perché negli ultimi anni, accantonando forse il sogno di superare Putignano, i maestri si sono dedicati anche all'allestimento di una mostra natalizia ("L'arte del presepe"), giunta alla decima edizione, riconosciuta come una delle più grandi del Sud Italia. In più gli artigiani si dedicano ad allestire e colorare manifestazioni quali sagre e fiere locali.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

«E non solo – sottolinea Magnifico -. Come associazione facciamo di tutto per far conoscere il nostro mestiere. Siamo andati addirittura a Rovigo e a Villa D'Ogna, vicino Bergamo, per far vedere ai ragazzini del Nord come lavoriamo. Siamo fieri di portare in giro per l’Italia la conoscenza dell’antica arte della cartapesta».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

(Vedi galleria fotografica)


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  • lorenzo - Buongiorno. Mi scusi se la disturbo, sono il presidente dell'Associazione Bottega della Cartapesta. Vorrei precisarle che a Casamassima il sig. Magnifico è solo ed esclusivamente il presidente della sua associazione, per cui non rappresenta la nostra associazione. E' mia premura invitarla il 02 giugno p.v. alla manifestazione che si terrà nel centro storico a casamassima "Balcone Fiorito" dove potrà ammirare e valutare l'arte della cartapesta dei Maestri dell'Associazione Bottega della cartapesta che conta ben sei maestri e numerosi soci (cartapestai), grafici pubblicitari ecc. Nelle More le Porgo Distinti Saluti. Firmato Lorenzo Ronghi Presidente dell'Associazione Bottega della Cartapesta.
  • Nicola Marcotriggiani - Buongiorno. Sono stato alunno apprendista cartapestaio alla scuola EMCPEP di Putignano negli anni 1971-1972. Ricordo ancora il compianto Maestro Angelo Trizio di Casamassima, che, insieme al Maestro Basile di Putignano, da poco scomparso, ci insegnarono l'arte della cartapesta. E' stata una bella esperienza e un arricchimento che personalmente ho messo a disposizione di tanti alunni delle scuole elementare e medie di Alberobello, nel divulgare questa meravigliosa e povera arte della cartapesta. Ricordo ancora che quell'anno, 1972, partecipammo alla sfilata del carnevale di Putignano con un nostro carro (tante cento mila lire che giravano, volavano, su un mulino a vento); Vincemmo il secondo premio, grazie alla maestria e l'arte dei due nostri bravi Maestri Trizio e Basile, non solo bravi nel tramandarci l'arte della carta pesta ma molto educativi e pieni di umanità e con grandi valori, ancor oggi da ammirare e ricordare con affetto. Per me è stato un gran bel ricordo. Cordiali saluti Nicola Marcotriggiani Alberobello (BA) 3409821458


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