di Cassandra Capriati

Barbie, un mito che resiste dal 1959: alcune bambole valgono migliaia di euro
«Da piccola ero innamorata delle Barbie, le vedevo perfette e meravigliose: ero felicissima quando ci giocavo. Poi un giorno mia madre decise di buttare tutte le mie bambole perché rovinatissime. Crescendo però, ogni tanto andavo a guardare su internet quelle che avevo da piccola e la sensazione di felicità era sempre la stessa. E alla fine ho deciso: ho ricomprato la prima bambola che mi regalò mia mamma quando avevo 7 anni e da allora ho deciso di iniziare a collezionarle».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Questo è il racconto della 37enne  Alessandra, una degli oltre 100mila collezionisti di Barbie, la mitica bambola della Mattel nata nel 1959 dall’idea di Ruth Handler e disponibile in migliaia di versioni. In 57 anni di vita infatti Barbie ha cambiato infiniti tagli e colori dei capelli ed è stata dotata di un guardaroba talmente ricco e vario da farla diventare una vera e propria icona di stile. Ha inoltre intrapreso infinite carriere: è stata maestra, astronauta, dottoressa, si è persino candidata per ben cinque volte come presidente degli Stati Uniti.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

E così con tanta scelta, tipi e forme diverse, è normale che ci siano persone interessate a collezionarla, forse anche per mantenere intatto il “sogno” che c’è dietro questa bambola: quello per cui ogni persona, così come la Barbie, può diventare qualsiasi cosa desideri. In più da parte degli appassionati c’è la voglia di “riscatto” per non aver ottenuto da piccoli ciò che si avrebbe voluto possedere.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

«Era il mio giocattolo preferito quando ero piccola -  rammenta ad esempio la 36enne salernitana Maria -. Purtroppo non ho mai avuto tutte le Barbie che volevo e con il tempo alcune di quelle che avevo si sono rovinate. Così ho iniziato ad accarezzare l’idea di rimetterle a nuovo e iniziare una mia personale collezione che ho cominciato da tre anni». «Ho sempre amato le Barbie sin da bambino – dice ancora il napoletano Pietro - ma i miei genitori non me le hanno mai fatte tenere. Qualche anno fa per caso mi son ritrovato ad avere tra le mani una bambola e da allora mi son riproposto di prendere tutte quelle che avrei voluto da piccolo. Adesso la mia collezione, che copre principalmente gli anni che vanno dal 67 all’87, ha raggiunto quota 500».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Le Barbie possono essere acquistati su portali di compravendita online come Ebay oppure partecipando a fiere e mercatini dell’usato, sperando in un colpo di fortuna. Ci sono poi siti internet creati ad hoc per collezionisti che rappresentano vere e proprie guide, considerando che si parla di migliaia di diversi tipi di bambole, alcune quasi introvabili che col tempo hanno acquistato gran valore. (Vedi foto galleria)

La più rara e costosa è senza dubbio la prima Barbie, rilasciata nel 1959, conosciuta anche come “Ponytail n°1”. Aveva la coda, indossava un costume zebrato, era accessoriata di occhiali da sole dalle lenti blu, scarpine nere open toes e orecchini a cerchio dorati. Attualmente ha un valore di mercato che varia dai 4000 ai 9000 euro a seconda dello stato di conservazione e del colore dei capelli: la versione bruna infatti vale di più di quella bionda. E pensare che quando uscì in America veniva venduta a soli tre dollari.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
 
Ma non è solo la “numero uno” a valere tanto: per avere la "Barbie color magic” “ad esempio, uscita nel 1966, la prima a cui si poteva cambiare il colore dei capelli, si devono spendere dai 2300 ai 3400 euro. Deve però essere rigorosamente in scatola. «Senza il loro box le Barbie perdono valore – afferma ancora Alessandra –, però dall’altro lato è conveniente in quanto si riesce a recuperarle a prezzi notevolmente inferiori. Io poi non riesco a tenerle nella loro confezione, devo aprirle e esporle nella mia vetrinetta».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)


Una vera chicca è poi la rarissima “Barbie Maria Antonietta”: ne esistono al mondo solamente 4.800 pezzi. Ha un ampio vestito azzurro chiaro elaboratissimo e al collo indossa il famosissimo gioiello che scatenò il celebre "affare della collana”, la gigantesca truffa ai danni della regina Maria Antonietta. «Ho fatto una vera e propria pazzia per averla, la cercavo in continuazione su Ebay e alla fine sono riuscita ad aggiudicarmela da un venditore americano per 1200 dollari – racconta soddisfatta la 35enne milanese Gianna –. Lo so che è tanto, ma li vale tutti, è bellissima, curata in ogni minimo dettaglio».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Ma non tutti puntano a spendere cifre da capogiro per recuperare i pezzi più rari, perché per molti ciò che è più importante in una collezione è il valore affettivo. «Una delle mie preferite è la “Barbie day to night” con abiti intercambiabili per sera e ufficio - afferma orgogliosa Maria -. Quando ero piccola la chiesi a mio padre, ma lui purtroppo ne comprò un’altra al suo posto. Non è una Barbie che abbia chissà quale valore, ma riuscire a recuperare lei e il suo ufficio mi ha resa davvero contentissima».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

«Per ora la bambola per la quale ho speso di più è la Hawaiian del 1978, la mia preferita – ci rivela Alessandra -. Mi è costata 140 euro e poi ho recuperato l’outfit completo a 50 euro e l’ukulele a 20. Mi manca però ancora la ghirlanda che sembra essere pressoché introvabile. La Hawaiian è speciale per i collezionisti: è uscita solo in Europa in pochi pezzi. Per farla hanno usato lo stampo della Barbie superstar, quindi la Hawaiian è l'unica superstar coi capelli neri e mora».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Con il termine "superstar" si intende la serie di Barbie create dal 77 con un nuovo stampo per il viso, che è andato a sostituire il vecchio, creato nel 71 e conosciuto tra i collezionisti come “steffie mold”.  Sono tanti infatti i volti assunti da questo tipo di bambola: naso più alla francese o più “a patata”, occhi più grandi o più azzurri, bocca più aperta o più chiusa.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Quella superstar, creata dallo scultore Joyce Clark, si ispira all'attrice Farrah Fawcett.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
«Io acquisto solo Barbie anni 80 con il viso della superstar, non ci posso far niente le adoro – ci confida la 34enne romana Gaia -. Erano molto più belle, varie e attingevano di più alla cultura dei nostri tempi: c’era la barbie istruttrice di aerobica, quella che si vestiva da rockstar, la ballerina. Adesso invece sembrano tutte uscite dalla settimana della moda, sembrano un po’ tutte uguali».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

(Vedi galleria fotografica)


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