Spacciare erba a Bari Vecchia: «Basta un nome di donna, quello giusto»
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mercoledì 28 gennaio 2015
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di Elektra Del Basso
Il centro storico, con i suoi vicoli strettissimi, nasconde tanti segreti. «Per questo è necessario conoscere bene il quartiere, per essere sicuro di poter raggiungere un determinato posto in poco tempo – sottolinea il giovane -. A me ha insegnato tutto un mio amico alle medie, lo stesso con il quale ho iniziato a farmi le prime canne. Nonostante io abiti in centro mi so muovere molto bene e conosco i nomi di tutte le viuzze più strane. Ci sono voluti anni, ma grazie a tutta questa esperienza sul posto, sono riuscito a scoprire tutti i meccanismi dello spaccio di droga a Bari Vecchia».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Che appare, come detto, abbastanza insolito. Vediamo come avviene la compravendita.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
«Ci si mette d’accordo con un intermediario – spiega il ragazzo -. Il tutto avviene attraverso sms “in codice”: ci si scrive di pranzi, cene o tornei di carte. E attraverso questi messaggi si riesce a capire il posto dove andare a ritirare l’erba. Ce ne sono una dozzina, sparsi per tutto il centro storico, sono tutti poco illuminati e ben nascosti. Parliamo di scantinati con finestrelle che danno sulla strada, appartamentini al piano terra o piccole stanze con i balconcini comunque sempre ad altezza d'uomo. E ogni volta il posto adibito per lo spaccio cambia».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Ma tramite gli sms l’intermediario indica anche un’altra cosa al potenziale acquirente: il nome di donna che bisogna pronunciare una volta arrivati nel luogo indicato. «Sì – chiarisce il 27enne – una volta che si è sul posto bisogna chiamare un nome, da gridare con cadenza dialettale accentuata per riuscire a “mimetizzarsi” tra le voci degli altri residenti. Dopo che l’hai chiamata la signora “di turno” controlla la situazione dalla serranda o dallo spioncino della porta e poi, sondato il territorio e riconosciuto il volto che le è stato descritto dall'organizzatore, mette una mano appena fuori dagli infissi e consegna la quantità già prestabilita in cambio del denaro. Il tutto avviene in silenzio e in maniera molto veloce. Non ci si saluta, ma al contrario si cambia subito strada cercando di non dare nell'occhio».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
E a volte l’acquisto avviene anche senza intermediario. «Può capitare di avere necessità di farsi una canna all’improvviso e in quei casi non è possibile concordare l’appuntamento – chiarisce il giovane barese -. Così in maniera discreta si passa dai posti che si conoscono a orari tranquilli, tipo il pomeriggio. Poi si chiama uno dei nomi più ricorrenti, sperando che la persona sia in casa. L'unica cosa che cambia in questi casi è che bisogna sussurrare la quantità di erba che si desidera».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Ma la gente che abita nelle vicinanze non si pone alcuna domanda? «Macchè – sottolinea il ragazzo – anzi a volte è capitato addirittura che i vicini mi aiutassero a cercare chi mi serviva». E se la droga non c’è’ cosa si fa, si ritorna indietro? «E’ impossibile che non sia disponibile, non capita mai – conclude il 27enne - . Penso che alcuni la coltivino direttamente in casa. Forse per questo motivo la qualità è molto alta, di certo è l’erba migliore di Bari e provincia».
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