Le ''air band'', suonare senza strumenti: «Facciamo finta, ma ci vuole tecnica»
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venerdì 28 marzo 2014
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di Vincenzo Drago
E se non siete abbastanza sorpresi, aggiungiamo che esistono anche delle gare riservate a questa particolare categoria di “imitatori”. Una di queste è l'Air band competition di Bologna, organizzata da due ragazzi del capolugo emiliano, Valerio Vettori e Alessio Barbieri. È proprio quest'ultimo a parlarci di questo singolare fenomeno, che conta addirittura un campionato del mondo.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
«Questi "live" stravaganti presero piede negli Usa durante gli anni 50 - spiega Alessio - ma due sono stati gli episodi che li hanno resi celebri. Uno è il mimo della chitarra fatto da Joe Cocker al festival di Woodstock del 1969, sulle note della sua "With a little help from my friends". L'altro, più recente, risale al 2006, quando in un episodio della serie televisiva "Scrubs" alcuni dei protagonisti hanno emulato "More than a feeling" dei Boston».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Da allora diversi contest sono stati organizzati in tutta Italia. «A Bologna ne abbiamo preparati tre tra il 2011 e il 2012 - prosegue il giovane - mentre il quarto è in allestimento per la prossima estate. Eventi simili avvengono in tutta la Penisola, i più seguiti di solito sono quelli ospitati dal Circolo degli artisti di Roma, con centinaia di spettatori. Il top però è all'estero, precisamente ad Oulu, in Finlandia, dove dal 1996 si svolgono i mondiali di "air guitar", dedicati cioè alle finte chitarre».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Ma quali regole bisogna seguire per formare una valida air band? «Di solito i concorrenti vengono giudicati sulla base di tre criteri - chiarisce Alessio -. Innanzitutto la tecnica: per quanto possa sembrare paradossale, bisogna dare l'impressione di avere uno strumento in mano e di saperlo suonare. Poi c'è la presenza scenica, cioè la capacità di dominare il palco, indispensabile per incendiare la folla pur non avendo niente a disposizione, eccetto lo sgabello del batterista. Infine conta molto il look: difficile immaginare una air band dei Kiss, ad esempio, senza il loro tipico trucco».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
E al contrario di quanto ci si potrebbe aspettare, i veri musicisti non deridono l’”air”, anzi stanno al gioco. «Molti partecipanti sanno già suonare, per loro è una questione di goliardia - conclude Alessio - e sono pure avvantaggiati dal fatto di avere familiarità con lo strumento che simulano. E poi diciamocela tutta, chi non ha mai mimato un assolo da paura almeno una volta nella vita?».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Nel video, il campione del mondo 2013 di air guitar, l'americano Eric Melin:
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Vincenzo Drago
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