di Vincenzo Drago

Su Facebook ''quelli che amano i cimiteri'': «Luoghi dal volto nascosto»
«C'è chi va in vacanza al mare, chi preferisce la montagna. Altri invece, come me, spesso spendono le proprie ferie visitando camposanti». Curiose le parole di Damiano Paternò, impiegato in un'agenzia funebre di Roma e soprattutto amministratore, assieme alla veneta Mire Sarinov, del gruppo Facebook "Quelli che amano i cimiteri". Sono più di 600 i membri di questa comunità virtuale, tutti con la passione verso i luoghi del riposo eterno. È lo stesso Paternò a spiegarci come nasce questo singolare hobby.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Andare per cimiteri: un passatempo inusuale...

Di sicuro questo tipo di interesse è abbastanza raro. Eppure sono tanti i motivi che ci invogliano a scoprire catacombe, necropoli, mausolei e tutto ciò che riguarda i luoghi di sepoltura. Alcuni sono affascinati dagli aspetti artistici e architettonici, altri dalla storia dei personaggi che vi sono sepolti. A volte ci attirano le epigrafi, specie se dedicate a persone scomparse prematuramente, in quanto di solito sono quelle più originali. C'è anche chi desidera approfondire fenomeni paranormali, spesso collegati con il tema della morte. Infine molti amano semplicemente frequentare questi posti di pace e silenzio: io mi ci sento praticamente a casa.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Come è organizzato il gruppo Facebook?

Nel gruppo ospitiamo i pareri di tutti, soprattutto quelli degli esperti del settore. Alcune ragazze provenienti da tutta Italia si incontrano periodicamente per aggiornarsi e visitare nuove tombe. Ma è vietato postare foto e video di salme, resti umani, cerimonie funebri e operazioni di sepoltura. Sono immagini che potrebbero anche suscitare interesse, soprattutto tra gli addetti ai lavori come me, ma le proibiamo per non urtare la sensibilità degli utenti.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Ci sono dei criteri per definire la bellezza di un camposanto?

I gusti sono soggettivi. In generale si bada agli elementi architettonici, soprattutto nei cimiteri monumentali. Personalmente sono rimasto molto colpito dall'Angelo di Monteverde, una famosa statua dello scultore Giulio Monteverde che decora la tomba degli Oneto, una famiglia benestante di Genova. Si trova nel cimitero di Staglieno, nel capoluogo ligure, uno dei più importanti in Europa. Ma è chiaro che anche il piccolo cimitero di paese può avere il suo fascino.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)


Potrebbe nascere un turismo collegato ai cimiteri?

Secondo me è un business che non può decollare. Ad eccezione di alcuni storici dell'arte e appassionati come noi, difficilmente si incontrano persone disposte a mettersi in viaggio solo per questo scopo. Manca inoltre un'organizzazione specifica per questo tipo di turismo, soltanto alcuni cimiteri organizzano delle visite guidate. All'estero però da questo punto di vista sono più avanti di noi. Furti e sporcizia sono poi all'ordine del giorno e non fanno che aggravare la situazione.    

Quali strutture italiane meritano una visita?

Senza dubbio quelle più grandi: il Verano di Roma, la Certosa di Bologna, lo Staglieno di Genova e il Monumentale di Milano (vedi foto galleria). Sono tutti cimiteri monumentali in cui è difficile assicurarsi un loculo, visto che hanno poca possibilità di espandersi. Così ad aggiudicarseli sono di solito le persone più facoltose o personaggi di spicco: in quello di Roma ad esempio c'è Rino Gaetano, Fabrizio De Andrè riposa a Genova, Franca Rame giace a Milano. Poi c'è il Flaminio, nella periferia nord della Capitale, il più grande d'Italia con un'area di 150 ettari. Consiglio anche le catacombe dei Cappuccini a Palermo, note per la grande quantità di cadaveri presenti.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Santuari, croci e cadaveri: qualcuno ha mai avuto da ridire su questa passione?

Certo, anzi alcuni mi chiedono addirittura con che coraggio si riesca a svolgere il mio lavoro. Ma ci attira e non c'è un perché. Sono luoghi di dolore, ma credo che tutto nella vita abbia un'altra faccia della medaglia. L'odore di terra bagnata, il cinguettio degli uccelli, un fiore appassito accanto ad una tomba: è questo il volto nascosto dei nostri amati cimiteri.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Il link del gruppo facebook "Quelli che amano i cimiteri"


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  • Elena - Mi piace molto andare in cimitero ....trovo tanta pace e tranquillità...nessun altro posto mi fa stare così bene ....


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