Il ''porticato alternativo'' di Bari: «Ma dopo l'omicidio è cambiato tutto»
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giovedì 16 gennaio 2014
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di Nicola Paparella
«E’sempre stato un punto di ritrovo per svariate tipologie di ragazzi- ci spiega Stella, che abita proprio lì -. A seconda degli orari ci sono giovani che escono da scuola (nei pressi si trovano il liceo Scacchi e l’istituto Vivante-Pitagora), nel pomeriggio si radunano ragazzi con la mania dell'hip hop e in serata tende a succedere di tutto: si ritrovano da tipi che fanno dei festini con musica “a palla”, gente che fuma marijuana e persone che forse sono lì per spacciare».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
«Le persone che abitano lì vicino da anni gettano secchi d'acqua dai balconi quando il rumore diventa insostenibile: è l’unico modo per farli smettere», afferma Roberta, studentessa di Lettere che abita non troppo distante dalla zona.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Anche se negli ultimi tempi il “porticato alternativo” sembra aver perso un po’ del suo “smalto”. Complice forse l’omicidio avvenuto il 6 gennaio 2013: proprio sotto quel colonnato fu ucciso, da un suo connazionale, un giovane georgiano. «La situazione da un anno a questa parte è meno “variopinta” e la zona si è parecchio tranquillizzata», conferma il barista di un caffè che sorge sulla piazzetta.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
In effetti adesso il “movimento” sembra essersi spostato un po’ più su piazza Aldo Moro, dove ci sono il Monte dei Paschi di Siena e il Banco di Napoli (vedi foto galleria).Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
«In linea di massima questo è ora un punto di ritrovo per farsi le canne, bere, fumare e stare insieme - dice un ragazzo che è lì a sorseggiare una birra con due suoi amici -. Del tipo che vieni qui a stare un po’ in compagnia quando sei senza far niente e conosci un po’ di gente».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Ma c’è chi di questa tranquillità apparente non si fida. «Io passo ogni sera da quelle parti e non nascondo di avere un po’ di paura - confessa il 20enne Vito -. Mi faccio i fatti miei ed evito di guardare le persone che si ritrovano lì, per non innescare liti. Prima era una zona diciamo “alternativa”, ma dopo l’omicidio di un anno fa nessuno vede più di buon occhio la gente che bazzica quel posto».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Chissà se un giorno, messosi alle spalle il fatto di sangue avvenuto lo scorso gennaio, il Porticato potrà ritornare a rinverdire i “fasti” del passato. Nel frattempo ci resta il ricordo del suo “colore” , testimoniato dai mille disegni, frasi e scritte che negli anni sono stati impressi sui suoi muri e sulle sue colonne.
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Scritto da
Nicola Paparella
Nicola Paparella
I commenti
- paola - addirittura paura????