di Silvia Grosso - foto Francesco De Leo

Bari, la celebrazione del Bambino Gesù di Praga: la statua nascosta per tutto l'anno dietro una tela
BARI – Una piccola statua ottocentesca nascosta per tutto l’anno dietro una tela, ma che nel giorno della Candelora rivela tutto il suo splendore con una sentita e “tecnologica” celebrazione. È questa la particolare storia del “Bambino Gesù di Praga”, posto in una nicchia all’interno della chiesa di San Giuseppe, a Bari Vecchia.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

In questo tempio situato nell’omonima strada tra Largo Chiurlia e il Museo Civico, si trova infatti una scultura raffigurante il Bambinello ornata da una corona e da vesti riccamente addobbate. Entrando in chiesa però non mai è possibile ammirarla, visto che è sempre celata da un dipinto che raffigura la presentazione di Cristo al Tempio posto su un altare policromo a destra della navata.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Ma il 25 dicembre, giorno della nascita di Gesù, avviene il “miracolo”. La tela, mossa elettricamente, si alza, mostrando così finalmente la statua, adagiata su un tronetto dorato incorniciato da una raggiera e quattro angeli con strumenti musicali. E infine, il 2 febbraio, giorno della Candelora che chiude le festività natalizie, la scultura scende dal posto in cui “riposa” grazie a una sorta di ascensore meccanico e va in processione.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Una celebrazione questa a cui noi abbiamo assistito ieri. (Vedi foto galleria)

La cerimonia inizia alle 19. La chiesa è gremita di fedeli che, accompagnati dall’organo, intonano canti sul sacramento. Ognuno dei presenti ha in mano una candela, il simbolo della Candelora. I ceri però sono tutti spenti: si attende infatti l’ingresso del Bambino, che nel frattempo è stato portato in sagrestia.  


Ed ecco a un tratto apparire la statua, portata in braccio dal sacerdote don Nicola Bux, che avanza in chiesa seguito da una fila di preti e canonici. In quel momento vengono accese tutte le candele e la statuetta viene posta sull’altare maggiore.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Abbiamo così la possibilità di ammirare da vicino il Bambino Gesù di Praga: una copia di quello custodito all’interno della chiesa di Santa Maria della Vittoria, nella capitale della Repubblica Ceca. L’originale, seicentesco, è in legno ricoperto di cera ed è veneratissimo per via di numerosi miracoli che gli sono attribuiti. Fu l’ordine dei Carmelitani a portare questa tradizione in Italia nella seconda metà del 700, realizzando una prima copia del Bambino ad Avezzano, in Abruzzo.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Nel frattempo inizia la messa, celebrata in italiano e non in latino come avviene normalmente a San Giuseppe. Alla fine della cerimonia si svolge la fase finale del rito. Tra canti e preghiere la tela si alza, il tronetto scende automaticamente e, accompagnata dalla musica dell’organo, la statua viene collocata sull’altarino. Infine quest’ultimo, comandato attraverso un pannello di controllo, si solleva sino a raggiungere la nicchia: quella nella quale il Bambinello sarà custodito per il resto dell’anno.

(Vedi galleria fotografica)


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Francesco De Leo
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  • Francesco Lattarulo - Interessante! In Italia, segnatamente ad Arenzano (GE), esiste il Santuario Gesù Bambino di Praga dei Padri Carmelitani Scalzi (Piazzale Santo Bambino, 1).


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