di Eva Signorile

Il maniaco di Santo Spirito: 30enne si mostra nudo alle donne del quartiere
BARI -  Da qualche tempo la vita di Santo Spirito, sonnacchioso borgo marinaro a nord di Bari, è turbata dalla presenza di un uomo misterioso che coltiva l'hobby di mostrare i "gioielli di famiglia" alle donne del luogo. Non indossa il trench beige da manuale del perfetto maniaco, ma più d'uno in questo quartiere è pronto a giurare di averlo visto aggirarsi anche nei giardinetti, secondo la più classica delle rappresentazioni. Veste sempre in jeans (meglio se con qualche difetto di chiusura alla cerniera), ha un’aria distinta, capelli castani, è di altezza media e ha un’età di circa trent'anni. Questo è l'identikit del molestatore di Santo Spirito. 

Ventenni, quarantenni, alte o bassine, al "maniaco", come ormai lo chiamano da queste parti, certi dettagli non interessano: lui le donne le apprezza tutte, purché belle, con una certa predilezione per quelle che abitano  l'area settentrionale del quartiere, verso Giovinazzo. Qui, infatti, i suoi avvistamenti sarebbero più numerosi.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Una mattina di un paio di mesi fa, si è fatto notare mentre "svolazzava" col suo affarino regolarmente fuori dai pantaloni all'interno del residence Borgo a Mare. Il poverino aveva deciso di affrontare persino le rigide temperature invernali, pur di farsi notare da una bella ventenne che abita in quel condominio. La fanciulla, vai a capire perché, alla vista della "mercanzia" diligentemente preparata è però fuggita via urlando.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Ma il nostro è un tenace e non si lascia abbattere da qualche incomprensione. Così, torna nuovamente sul luogo del delitto. Questa volta però assieme alla bella ventenne trova anche il di lei padre: manca poco quindi che a fuggire via urlando sia il povero molestatore, che riesce solo per un soffio a dileguarsi, scampando alle ire del genitore.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)


Il quartiere è piccolo, le voci si diffondono rapidamente, tira una brutta aria e il tipo sembra aver optato per una strategica ritirata: così, per qualche settimana tutti ne parlano, ma di lui non sembra esserci più traccia. Fino a qualche giorno fa: vuoi per i primi tepori, vuoi per quegli ormoni che la primavera viene a solleticare, l'uomo non ha resistito e ha deciso di tornare in quei luoghi che sembrano piacergli tanto.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Un rientro in grande stile, non c'è che dire. «Stavo tornando a casa con le buste della spesa era sabato e mancava poco alle 13 - racconta Maria Antonietta, una donna alta, dalla lunga chioma bruna -. Un uomo dall'altro lato della strada a un certo punto mi ha chiamata. A quell'ora a Santo Spirito c'è sempre un gran via vai di gente e quindi non mi sono preoccupata, pensavo volesse chiedermi qualche informazione stradale, così mi sono girata e...». Le guance pallide della donna si imporporano: lo sguardo si abbassa, cerca le parole giuste, ma l'imbarazzo la vince, mentre racconta con disgusto: «Ce l'aveva fuori dai pantaloni e insomma aveva appena finito di trastullarsi, ecco». 

Alla vista del "vezzoso orpello" però, la donna non fugge via spaventata e decide anzi di passare all'attacco. Così, si lancia intrepidamente all'inseguimento dell'uomo, brandendo con una mano le buste della spesa mentre, con quella rimasta libera, chiama il 112 dal telefonino gridando contemporaneamente: «Sporcaccione!», oltre a diversi altri epiteti che per eleganza preferiamo omettere. L'uomo, però, anche questa volta riesce a farla franca. Bocche cucite da parte delle forze dell'ordine, ma sono in corso le indagini.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
 


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Eva Signorile
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  • lorenzo fiorentino - prof , ora scrive anche qst articoli oltre ad insegnarci francese,lei è la migliore
  • Vito - Dà un po' il voltastomaco leggere un articolo, a maggior ragione di una donna, raccontato con così tanta frivolezza, ignorando quegli che potrebbero essere gli antefatti di eventi ben più gravi. Le ricordo che poco tempo fa' proprio per quel qualcosa che lei definisce"omissisis..tepori...ormoni..." una donna ha perso la vita, violentata e lasciata a terra senza dignità, con una violenza inaudita che si è scaraventata su tutta la sua famiglia. Una brutalità che si è ripiegata nell'accusa, del violentatore e del civettio popolare, che la donna stessa avesse attirato a sé la morte. Non sono un allarmista, ma sono questi i presupposti che rendono accettabili le scabrosità. Bisognerebbe fermarsi un attimo a riflettere in quella che è la più volgare mercanzia: l'ignoranza.
  • BARINEDITA - Se lo avessimo raccontato in maniera "tragica", qualcuno avrebbe detto: "i soliti giornalisti che creano allarmismi". A quel punto abbiamo scelto l'ironia, attenendoci al dato di fatto che questa persona non si è mai avvicinata alle sue "vittime", ma si è sempre limitato a guardare...E' chiaro che bisogna stare sempre attenti ed è il motivo per cui abbiamo scritto questo articolo (oltre ad essere andati dai carabinieri), ma il tono in cui si scrive è molto importante, perchè ha a che fare con la responsabilità.
  • Vito - Sono d'accordo con lo smorzare i toni, ma altro è fare i collezionisti facili di visite. L'immagine utilizzata ed il tono dal giornaletto tarocco del simpatico racconta-storie ben fanno capire che quello era l'intento. Peraltro l'utilizzo di vittime virgolettato mi fa intendere che lei non sappia che mostrare genitali in pubblico è reato, ancor più mostrarli a chi non vuole guardarli è vera e propria violenza. Peccato, perché questo web-journal ha tanti spunti di riflessione interessanti, tanti articoli che richiamano l'attenzione in maniera simpatica, questo non è uno di quelli. Non cadete nella becera elemosina dei click per day.
  • BARINEDITA - La foto è la prima che abbiamo trovato e MAI e poi MAI pubblicheremo un articolo solo per fare letture. Semplicemente, ABBIAMO SCELTO di non essere troppo allarmiisti perchè di questo tipo di giornalismo ce n'è già tanto. Lei può non condividere la nostra scelta, ma la prego di non fare dietrologia. Se avessimo fatto un titolo e un pezzo-allarme avremmo avuto molte più letture. Saluti
  • Mario - A me non sembra che nell'articolo si manchi di rispetto alle vittime, tanto più che alcune mie conoscenti che lo hanno letto, non solo lo hanno apprezzato, ma mi hanno anche raccontato di essere state "vittime" dello stesso uomo e che l'identikit coincideva perfettamente. Anzi, una mia amica ha detto che sarebbe andata ai carabinieri per fornire informazioni utili. Si può affrontare un argomento serio anche attraverso il sorriso, ma l'ironia non significa frivolezza. Per di più, l'esibizionismo non può essere accostato alla violenza sessuale: quest'ultima spesso non è il frutto di una patologia, come l'esibizionismo appunto, ma è frequentemente l'espressione di una cultura di sopraffazione della donna e del più debole in generale. Come uomo, sono rimasto turbato nel constatare una volta di più quanti malati ci sono in giro, ma l'ironia delle donne in certe situazioni dimostra una volta di più la loro forza.
  • Vito - Caro Mario non mi sembra di aver parlato di violenza sessuale in quanto scritto, e tantomeno di aver voluto classificare alcuna patologie del genere. Pur concordando in parte con lei, mi dispiace constatare il fatto che non abbia recepito ciò che ho scritto nei miei due messaggi. Le auguro una buona giornata e buone letture :).


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