di Mina Barcone

Palese come Siena: sette ''contrade'' si sfidano in un torneo di calcio
BARI – Palese come Siena. Non tutti sanno che come nella città toscana, anche nel quartiere a nord di Bari da decenni viene organizzato un “palio”, una sfida tra "contrade", tra rioni. La differenza è che qui non si gareggia con i cavalli, ma con un normale pallone da calcio. A contendersi il titolo di “campione del torneo dei rioni” sono 7 diverse squadre, che prendono il nome da altrettante zone di Palese. Si tratta di  “Jìnd'a le Turre”, “Sop'a Zanghe”, “Nnanz'a la Cròusce”, “Abbàssce a le Grastudde”, “Jìnd'a le Turre”, “Sop'a Palèise” , “M'bacce a mmare”.  

Il torneo di calcio dei rioni è dedicato al patrono di Palese, San Michele Arcangelo. E’ infatti in agosto, durante le celebrazioni del santo che si svolge il campionato, ideato nel 1972 dallo sportivo Carlo Mastrogiacomo, meglio conosciuto come “Carluccio”.  

Prima Palese era una frazione di Bari e poteva vantare una certa “indipendenza” dal capoluogo pugliese. Fu nel 1970 che Palese diventò quartiere di Bari, continuando però (ancora oggi) a “mantenere le distanze” con “la città”. Da qui probabilmente il desiderio da parte dei 12.500 palesini di farsi un proprio torneo.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

E quindi ogni agosto (il santo si celebra la seconda domenica del mese), si parte con questo palio (vedi foto). A sfidarsi, come detto, sono i 7 rioni del “paese”, anche se in realtà le squadre sono 8. Infatti per riuscire a formare due gironi da quattro squadre si è creata un’ottava squadra, quella dei  “Mesckate” , una compagine “mista” insomma.  Ogni squadra ha una sua bandiera con dei colori identificativi.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Rosso e nera è ad esempio la maglia dei giocatori di  Jìnd'a Palèise (Dentro a Palese), che rappresentano la zona considerata il “cuore pulsante” della comunità palesina. Qui in corso Vittorio Emanuele si trova infatti la parrocchia di San Michele Arcangelo (vedi foto galleria), l’ufficio postale, la sede della circoscrizione e la piazza del Mercato, lì dove un tempo appunto c’erano le bancarelle che vendevano pesce e frutta. «Durante gli anni 70 ne abbiamo vinto ben tre tornei – afferma con orgoglio il 60enne signor Gianni-. Una vittoria memorabile fu quella del 1977 con una finale vinta ai rigori contro Iìnd'a le Turre».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Lasciandoci a destra il centro, troviamo via la Croce. Siamo nel rione più antico di Palese: Nnanz'a la Cròusce (Davanti alla croce). Qui si trova infatti una croce in ferro che ha sostituito quella in legno portata alla fine dell’800  dai Padri Passionisti Missionari (vedi foto galleria). Ogni 3 maggio, il parroco della chiesa di San Michele dopo la messa si reca con un gruppo di fedeli nella via per benedire la croce. Un tempo dopo le preghiere la strada si riempiva di persone che mangiavano noccioline acquistate dagli ambulanti che per l'occasione posizionavano lì le proprie bancarelle.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Da corso Vittorio Emanuele, all’altezza della scuola elementare, imboccando verso destra via Modugno si arriva a Sop'a Zànghe (Sopra a Zanchi). Il rione prende il nome da una masseria edificata nel XVIII secolo, poi ristrutturata e trasformata in Villa Zanchi. Qui c’è il Cimitero e la Chiesa di Santa Cecilia (vedi foto galleria) che ogni anno a novembre si riempie di suoni e colori per festeggiare la Santa.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Tornando sul corso principale e scendendo verso il mare, troviamo Abbàssce a le Grastudde (Giù al venditore di vasi), che prende il nome da un venditore di vasi che però ora non c’è più (Nella foto in galleria, largo renna). Potremmo definirlo il rione della “cultura”. Qui si trovano le due scuole medie e quella elementare e un tempo c'erano anche i due cinema di Palese, ormai chiusi: l’Impero e l’Arena. E’ in questo rione che sorge il campo sportivo dove si disputa il torneo di calcio.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Proseguendo verso il mare da via Nazionale, arriviamo a M'bacce a mmare (Di fronte al mare): la zona costiera di Palese (vedi foto galleria). Qui si trovano lidi, ristoranti e qualche albergo. Un tempo il rione era caratterizzato da tante villette indipendenti che oggi hanno lasciato il posto a complessi residenziali.  In via Maiorano si trova la parrocchia di Stella Maris (vedi foto galleria), la chiesa costruita alla fine degli anni 50 sulle rovine di una vecchia chiesa in stile neoclassico.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Percorrendo il lungomare verso nord, prima di arrivare al confine con Santo Spirito, risaliamo e raggiungiamo Sop'a Palèise (Sopra a Palese). E’ il rione che si sviluppa attorno a Piazza Capitaneo. Qui c’è una pineta e il palazzo Capitaneo (vedi foto galleria) con l'annessa cappella di San Giuseppe. E’ situato nella parte “alta” di Palese: da qui è possibile infatti scorgere il mare. La zona ha registrato negli ultimi anni una grande espansione edilizia.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Da piazza Capitaneo riscendiamo su corso Vittorio Emanuele e alla fine della via troviamo Jìnd'a le Turre (Luogo di Torri e Pagliai): siamo nella frazione di Macchie, caratterizzata un tempo dalla presenza di torri e masserie di cui oggi restano solo alcuni ruderi. Partendo dalla casa canonica e proseguendo su via Macchie troviamo la Chiesa del Sacro Cuore (vedi foto galleria).Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Macchie è stata unita a Palese solo nel 1929 ed è quindi la vera squadra “rivale” degli altri sei rioni locali. Chissà che non sia proprio “Jìnd'a le Turre” a vincere il campionato quest’anno, come già è accaduto quattro volte in passato. Non resta che aspettare che arrivi agosto, quando per la 43esimo anno consecutivo il “torneo di san Michele” sarà ancora realtà, nel campo sportivo di “Abbàssce a le Grastudde”.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
 


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