di Francesco Sblendorio

Le badanti rumene, come funziona il sistema che le porta in Italia
BARI - Se l’Italia nel mondo è famosa come “pizza e spaghetti”, la Romania può definirsi allora il Paese di “dracula e badanti”. La maggior parte delle donne che in Italia lavorano come assistenti di anziani malati e non autosufficienti, arrivano infatti dall’est Europa e in particolare dalla Romania. E Bari non fa eccezione.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Il sistema che sta dietro all’”ondata di badanti” in Puglia è semplice. Si tratta proprio di un organizzazione, che permette l’incontro tra domanda e offerta in maniera molto efficiente.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Per conoscere meglio questa realtà abbiamo parlato con due di loro (entrambe sulla quarantina, che preferiscono restare anonime) e con le famiglie che le hanno assunte.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

La prima che incontriamo vive a Santo Spirito e ci spiega i motivi del suo trasferimento in Italia. «In Romania facevo la decoratrice di mobili – racconta M. – ma lo stipendio non bastava a mantenere un buon tenore di vita. Ho chiamato un’amica che viveva e lavorava a Bari e lei mi ha detto che conosceva alcune famiglie che avevano bisogno di una badante». Quindi il viaggio in Italia in compagnia della sorella e l’inizio di una vicenda molto simile a quella di tutte le sue colleghe.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Tina, che assunto la donna per aiutarla nell’assistenza alla propria madre anziana, ci svela il meccanismo che c’è dietro questi “viaggi della speranza”. «Quando ci siamo resi conto di avere bisogno di assistenza 24 ore su 24 per i nostri anziani – afferma – sapevamo di dover contattare una rumena che vive a Bari e che gestisce la rete delle badanti».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

E qui parte la macchina organizzativa che collega Bari alla Romania. Questa intermediaria chiama le donne che conosce nel suo Paese, comunicando che è richiesto un certo numero di assistenti domestiche per anziani. Le aspiranti badanti quindi contattano l’autista del pullman che le porterà in Italia. È lui che gestisce tutti i dettagli organizzativi del trasferimento. Il viaggio dura circa 36 ore, senza soste per il pernottamento e con l’alternarsi di almeno 2 autisti. Costo: 100 euro a persona.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)


«Ogni nuova badante – continua Tina - al suo arrivo consegna la carta d’identità alla rumena che l’ha contattata inizialmente: le verrà restituita al termine del primo mese di lavoro, quando verserà 350 euro alla connazionale che l’ha “collocata” presso la famiglia. In questo modo, arrivano in Italia pullman interi di badanti rumene».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Il “sistema” cura anche i periodi di disoccupazione di queste donne. «Quando veniamo licenziate o l’anziano con cui viviamo muore – racconta la seconda delle badanti che abbiamo incontrato, F. – sappiamo che possiamo usufruire di un posto letto in un appartamento riservato a noi».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

«Sono locali gestiti sempre dalla rumena che le ha fatte arrivare in Italia – precisa Giovanna, la sua anziana assistita – per i quali si paga un affitto giornaliero o settimanale. Ultimamente però si sono fatte furbe – precisa – quando qualcuna di loro deve tornare per un periodo in Romania, provvede da sola a chiamare una parente o conoscente per farsi sostituire, evitando di passare dalla rumena di riferimento e quindi di pagare i 350 euro».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

In realtà il sogno di tutte queste donne è quello di ricongiungersi con la propria famiglia qui in Italia, trovando però impieghi più redditizi, magari in un hotel o nella ristorazione, visto che il mestiere di badante rende appena 750 euro al mese. Perché queste giovani donne arrivano da noi sempre da sole, lasciandosi alle spalle genitori, figli e mariti.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

«Nel 2009 sono tornata in Romania per assistere mia madre malata, fino alla morte – ci racconta con tristezza M.  - Oggi alterno periodi di 3 mesi a Bari e altri 3 nel mio Paese. Ho un figlio 18enne e un marito che guadagna 450 euro al mese, uno stipendio che non basta ad assicurarsi una vita agiata».


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  • rossana - questa cosa e ilegale e sfrutamento .in Carcere devono stare .
  • roberta - Triste ma verro,e poi ci sono i pegio,di quelli che ti trovano lavorro ti fanno pagare 300 per primo messe e poi ti chedono soldi ogni messe,e se non paghi s"inventano cosse su di te per farti pagare o perdere posto ...
  • pamfilica - Bisogna fare sparire queste persone ..denunciarle dai carabinieri .
  • isabella morrone - Purtroppo penso sia vero. La ex badante rumena di mio padre dopo la sua morte ci ha occupato casa, prendendo possesso di tutti i beni in essa contenuti, pretendendo un regolare contratto di affitto che non le abbiamo mai promesso visto che casa serve a mia figlia. Nel condominio ci hanno informato di un via vai di gente sconosciuta. Ci aveva detto che voleva aprire la P.I. per portare le badanti dalla Romania.. Credo, invece, che stia facendo caporalato come si dice in questo articolo.


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