di Annamaria Lacalamita

I tornei di videogiochi: in 20mila si sfidano a Fifa e Call of duty
BARI –  «I tornei di videogiochi? Sono una vera e propria mania: ogni anno ci sono almeno 20mila persone che partecipano a ogni singola competizione». Queste le parole di Marco Olivari, project manager della ProGaming Italia, una società che dal 2003 organizza eventi legati al settore video-ludico.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

«I tornei sono commissionati dai clienti che vogliono promuovere un nuovo gioco», spiega Olivari. Le gare di qualificazione vengono disputate online, mentre la parte finale del torneo si svolge presso una location ben definita che spesso è la Personal Gamer Arena, un’arena fatta apposta per giocare, con tutti i generi di consolle dall’xbox alla playstation, dal wii e wii U al nintendo 3 DS. Si trova a Buccinasco, in provincia di Milano. Le finali dei campionati si disputano a giugno, nei weekend, dove si sfidano a eliminazione diretta i giocatori più forti (vedi foto galleria).Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Chiunque può partecipare, basta che sia in possesso di una card che è possibile acquistare al prezzo di 10 euro presso i negozi di videogiochi GameStop  e che permette di prendere parte al campionato di Personal Gamer, uno dei più importanti tornei di videogiochi a livello nazionale.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

I giochi più amati?  Mario Kart, della Nintendo, in cui bisogna gareggiare con veloci go-kart guidati dai personaggi del vecchio gioco Super Mario; il famosissimo Fifa il videogioco calcistico per eccellenza; lo “sparatutto” Call of Duty.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

«Sfatiamo un mito – sottolinea Olivari - anche le ragazze sono appassionate di videogiochi. Noi tra l’altro sponsorizziamo una squadra femminile di Call of Duty formata da sei ragazze: si chiamano le Mad Kitties». Il pubblico femminile infatti è molto presente in questo panorama, basti pensare che il 40% delle persone che acquistano videogames è donna.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)


A seconda del gioco per il quale ci si sfida, le competizioni possono essere singole o a squadre. A Fifa si gioca uno contro uno e attualmente il più forte è il 22enne romano Mattia Guarracino, mentre per Call of Duty si sfidano due squadre formate da quattro componenti ciascuna.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Attenzione però, chi partecipa a queste competizioni non è un semplice appassionato, ma quasi un “fissato”. «Il giocatore-tipo si allena in continuazione – dice Olivari – e gioca per ore e ore, anche 3-4 volte al giorno. E spesso assieme ad altri partecipanti organizza delle serate online dove si confronta su strategie e tattiche da utilizzare durante i tornei».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Anche perché i primi classificati vincono un premio in denaro che varia da campionato a campionato in base al budget a disposizione. Spesso si tratta di un rimborso spesa, ma a volte è possibile vincere cifre non indifferenti, come i 15.000 euro messi in palio nel campionato italiano di Personal Gamer.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Qui il sito internet Personal Gamer:

Nel video le semifinali del torneo di Personal Gamer di Call of duty ghosts al Comicon 2014:






 


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