di Francesco Sblendorio

Santo Spirito, la ''piccola'' festa di san Nicola che non piace ai residenti
SANTO SPIRITO - Il maggio di san Nicola a Bari sembra non finire mai. La festa cittadina, che vive i suoi momenti culminanti nei giorni 7, 8 e 9 del mese, prosegue poi per altre due settimane con celebrazioni civili e religiose. E quando tutto pare finito, san Nicola ritorna, sale un motopeschereccio e rifà il suo giro per mare con le barche al seguito. Ma attenzione, la “seconda festa di San Nicola” non si svolge a Bari città ma a Santo Spirito.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Per la precisione tutto nasce da Catino: un agglomerato di palazzine costruite poco meno di 30 anni fa lungo quella che era via Catino, la prosecuzione di via Conte Mossa, e che, dopo la realizzazione di un passaggio a livello, si è trovato  a essere separato dal resto dell’abitato di Santo Spirito. “Zona Catino” oggi raccoglie molti baresi che nel corso degli anni si sono trasferiti dal centro città in questa periferia estrema.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Qui 3 anni fa è nata l’idea di una seconda festa di san Nicola, con tanto di corteo storico con “caravella” al seguito e processione “a mare”. «L’iniziativa ha incontrato subito l’entusiasmo di don Luciano, parroco di Catino – dice Franco Distaso, presidente del Comitato festa di san Nicola – che si è impegnato a far restaurare un’antica statua del nostro patrono. Preziosa è anche la collaborazione dei marinai di Santo Spirito, che portano l’immagine del Santo fino al porto e qui la imbarcano su un motopeschereccio».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

L’impegno dei marinai è confermato da Alessandro Fiorentino, erede di una famiglia di gente di mare di Santo Spirito. «La festa di san Nicola – dice - nasce perché a Catino vivono molti baresi che venerano più san Nicola che la Madonna, patrona di Santo Spirito. Io per primo mi sono impegnato per la sua realizzazione e sono stato ben accolto. Questa festa ha lo scopo di unire le due comunità».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Ma a Santo Spirito le celebrazioni in onore di san Nicola si devono scontrare con la “vera” festa patronale, quella del SS. Nome di Maria, che si rinnova ogni anno durante la  domenica più vicina al 12 settembre. «Noi siamo di Santo Spirito e abbiamo già la nostra festa patronale», è il commento di molti residenti di Santo Spirito. Non a tutti infatti piace l’idea di una seconda celebrazione, in più legata a doppio filo con Bari, città dalla quale molti santospiritesi vorrebbero staccarsi.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)


E i risultati di questa “freddezza” da parte dei cittadini di Santo Spirito si vedono. «Certamente – afferma Fiorentino – la festa della Madonna vede la partecipazione di molte più persone, è più sentita». «La festa di Catino è ancora troppo "giovane" e non la sentiamo ancora nostra  – dice la signora Maria - Noi di Santo Spirito abbiamo una lunga tradizione legata alla Madonna e la nostra festa è a settembre. Poi, negli ultimi anni si è pure aggiunta la "sagra del pesce fritto" che sta riscuotendo successo e a cui ci stiamo affezionando».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Luca, un altro membro dell’associazione dei marinai locali, cerca di dare una spiegazione “sociologica” a questo disinteresse. «Santo Spirito – sottolinea - è un paese tranquillo, sia nel bene che nel male e quindi la partecipazione della gente a questi eventi è ancora un po’ distaccata».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Sarà, ma in realtà sembra proprio che la festa di san Nicola sia legata a Bari città e ai baresi “doc”. I residenti di Santo Spirito sono affezionati alla loro Madonna. Punto. Con un’eccezione: i marinai.  

I marinai hanno accolto subito con entusiasmo la possibilità di essere di nuovo protagonisti di una processione “a mare”. Fino agli inizi degli anni 90 infatti, la statua della Madonna, conservata nella chiesa dello Spirito Santo, veniva portata in  processione, imbarcata su un motopeschereccio e vegliata per una notte intera dai marinai. I quali, al termine della processione ripetevano ogni anno il rito del tuffo nelle acque del porto. Ma un anno si verificò un incidente, uno dei marinai subì un trauma cranico, panico e confusione ritardarono i soccorsi. Fu l’ultima volta della processione “a mare” della Madonna: la capitaneria di porto da allora negò l’autorizzazione a ripetere quel tipo di rituale.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Ma nei marinai di Santo Spirito il ricordo della processione “a mare” è rimasto. E con tanta forza di volontà, insieme al Comitato Feste di Catino, sono riusciti a riprendere quella tradizione. Con san Nicola al posto della Madonna.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

La festa di san Nicola di Catino/Santo Spirito nelle foto di Gianluca Roncone:


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