''Trombetta'', beatbox vivente: riproduce qualsiasi suono con la bocca. Video
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martedì 21 maggio 2013
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di Alessandra Anaclerio
Perchè il soprannome “Trombetta"?
Avevo otto anni quando, mentre giocavo nel cortile di casa di mia nonna, feci una pernacchia che fece ridere molto i miei amici. Da quel momento mi soprannominarono "trombetta". Ancora oggi tutti mi conoscono più sotto questo nomignolo che con il mio nome di battesimo. Poi negli anni ho scoperto di essere un semi ventriloquo: riesco a riprodurre musica utilizzando solo la mia bocca.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Che tipo di musica?
Adoro riprendere i pezzi dei miei dj preferiti, come Marco Carola o Fabio Ricciuti. La mia bocca all'occorrenza la trasformo in un mixer, in un sassofono, in un basso. In tutto insomma. Sono una "BeatBox" vivente e la cosa strana è che non so spiegare come faccio a farlo. Ormai mi esce tutto spontaneo. Una cosa però la so con certezza: ho le corde vocali più sottili e resistenti del normale.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Quando hai iniziato a farti conoscere per la tua dote?
A dodici anni ho iniziato la mia carriera, affiancando un mio caro amico dj, che tutt'ora ringrazio per avermi fatto fare tantissime esperienze. La prima fu in una discoteca barese. Ricordo tutto come se fosse ieri: spensero la musica, mi presentarono con il mio soprannome e feci ballare tutti i ragazzi presenti. Dopo quella serata ho girato un sacco di locali.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Ma hai fatto serate solo qui a Bari?
No. Ho girato diverse zone d'Italia e sono stato anche all'estero, precisamente in Montenegro, Croazia, Grecia e Albania: qui ho avuto la mia esperienza più bella perchè sono stato in diverse discoteche come ospite e dire che mi sentivo una vera star è dir poco. Anche se mi sono fatto scappare molte occasioni in passato: ero fidanzato e non volevo muovermi da Bari. Se non avessi pensato all'amore a quest'ora forse sarei famoso.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Ma tu fai questo nella vita?
Io nella vita faccio il parrucchiere ma non nego che il mio sogno nel cassetto è quello di poter entrare nel mondo dello spettacolo. Ma è davvero difficile: tutti i provini che ho fatto non mi hanno portato i frutti che speravo. Eppure penso di avere delle capacità non indifferenti. Mi manca forse la spinta giusta.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Quando ti esibisci il pubblico come ti accoglie?
Io mi diverto quando vedo che gli altri si divertono sentendo ciò che faccio. All'inizio, dopo le mie prime apparizioni in pubblico, quando i miei amici e altre persone con cui non avevo confidenza mi chiedevano di fare qualche suono, ero talmente timido che mi si gonfiava la gola e diventavo rosso. Oggi invece per me questo è la normalità.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Una cosa inusuale che hai fatto sfruttando la tua capacità?
L'ipad umano. Entravo in scena con un abito verde e una sagoma in cartoncino sul davanti che appunto riprendeva quella originale dell'mp3, con tanto di archetto come microfono. Dopo di che seguivo i comandi che mi dava il mio collega: play, rewind, accelleravo la canzone, la rallentavo. Al pubblico piaceva molto, anche se c’è chi pensa ancora che io abbia un registratore nascosto da qualche parte.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
"Trombetta" dedica a Barinedita una sua performance:
© RIPRODUZIONE RISERVATA Barinedita
Scritto da
Alessandra Anaclerio
Alessandra Anaclerio