di Salvatore Schirone

Rutigliano, uomo che piange sangue in chiesa: il prete ci sbatte la porta in faccia. Video
RUTIGLIANO - «Chiedete a Lodovico, io non ho da dirvi niente e non rilascio interviste». E con la minaccia di denunciarci se avessimo pubblicato qualcosa, don Pietro Antonelli ci sbatte in faccia la porta della sacrestia.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Dopo la pubblicazione del video dell'uomo che in una chiesa piange sangue e mostra le “stimmate” sulle mani e sui piedi, siamo andati alla ricerca del sacerdote che lo aveva ospitato. L’intento era quello di capire quanto di vero ci fosse in questa storia, quanto sia veramente “divina” l'esperienza mistica che il signor Lodovico sembra aver ricevuto dalla Madonna a Medjugorje. Ma purtroppo il prete in questione non ha voluto aiutarci nella nostra ricerca.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Don Pietro Antonelli è il parroco della chiesa Cuore Immacolato di Maria (nella foto), dall'inconfondibile pianta circolare, che sorge dal 1974 a Rutigliano, in via Giuseppe Persia, nel rione Fragasso. Ci siamo recati nel paese a sud-est di Bari alle 18 dello scorso 3 maggio.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

La chiesa è ancora vuota ma aperta. Attraversiamo la navata per accedere alla sacrestia che si trova dietro l'altare. Intravediamo il sacerdote dalla vetrata della porta di accesso e dopo aver bussato chiediamo di potergli parlare. All'inizio sembra acconsentire e ci accoglie,  ma quando ci presentiamo e gli chiediamo di Lodovico e delle preseunte stimmate mostrate in chiesa, il prete si chiude dietro un ripetuto ritornello: «Chiedete e Lodovico, chiedete a Lodovico». Insistiamo, ma taglia corto intimandoci: «Non voglio che venga pubblicato nulla, altrimenti vi denuncio». Ci spinge verso l'uscita, chiudendoci la porta in faccia. (Vedi video)


Don Pietro sembra voglia apparire completamente estraneo dai fatti. Eppure è nella sua sua chiesa che il presunto mistico è stato presentato ai fedeli, con parole inequivocabili: «Non crediate che sia uno scherzo. È la passione di Gesù». Ma ora davanti alle nostre telecamere non ostenta più le stesse convinzioni teologiche e si rifiuta di chiarire. Si sono inclinate le sue certezze? Ha fatto un passo indietro? O è stato criticato dai suoi confratelli?

Usciamo dalla sacrestia, ripassando per la sala liturgica e incontriamo un’anziana fedele giunta lì per recitare il rosario, che ci conferma ciò che avevamo visto nel video pubblicato. «E' accaduto circa un mese fa - ci dice - quest'uomo aveva tutto il sangue addosso. Poi lo hanno portato dietro (indicando la sacrestia) e l'hanno ripulito».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

La storia rimane quindi un mistero e non ci viene in aiuto nemmeno la Curia vescovile della diocesi di Conversano - Monopoli, a cui fa capo la parrocchia di Rutigliano. Al telefono il vicario generale e moderatore di Curia, monsignor Vito Domenico Fusillo, afferma: «Abbiamo appreso la notizia qualche giorno fa da Barinedita, ma non ne sapevamo assolutamente nulla e nulla abbiamo da dichiarare». E sotto nostra insistenza, alla fine ci preannuncia che seguiranno le dovute indagini.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Per il momento tutti si chiudono nel “no comment”. Ma se i protagonisti non vogliono parlare e chi deve vigilare dichiara di non sapere niente, ci domandiamo: quanto sangue dovrà versare ancora Lodovico prima che si prenda in seria considerazione la sua "rivelazione”?

Nel video (di Gianni de Bartolo) il nostro incontro con don Pietro:


 
 


© RIPRODUZIONE RISERVATA Barinedita



Scritto da

Lascia un commento


Powered by Netboom
BARIREPORT s.a.s., Partita IVA 07355350724
Copyright BARIREPORT s.a.s. All rights reserved - Tutte le fotografie recanti il logo di Barinedita sono state commissionate da BARIREPORT s.a.s. che ne detiene i Diritti d'Autore e sono state prodotte nell'anno 2012 e seguenti (tranne che non vi sia uno specifico anno di scatto riportato)