Bari, quell'antica villa abbandonata su via Amendola: «È la vecchia sede della Peroni»
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martedì 22 maggio 2018
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di Federica Calabrese
«Sì è così – ci confermano dall’agenzia immobiliare che fino a poco tempo fa aveva il mandato di vendita dell’edificio -. In quella “villa” si trovavano gli uffici amministrativi della famoso birrificio, la cui fabbrica è stata invece demolita anni orsono».Notizia pubblicata sul portale barinedita.it e di sua proprietà.
Da quanto ne sappiamo dovrebbe appartenere a un anziano architetto barese con cui non siamo riusciti a metterci in contatto. Siamo comunque andati a visitarla (vedi foto galleria).Notizia pubblicata sul portale barinedita.it e di sua proprietà.
Per raggiungerla basta percorrere Via Amendola. Superata via Castromediano, poco prima di raggiungere via Capruzzi, la struttura apparirà sulla destra, separata dalla strada da una recinzione rivestita di panno scuro lunga una settantina di metri che termina davanti a un grande cancello compreso tra due colonne.Notizia pubblicata sul portale barinedita.it e di sua proprietà.
Siamo davanti all’ingresso dell’edificio, chiuso però con catene e lucchetti e arrugginiti. Ci affacciamo tra le inferriate e quello che vediamo è un giardino dalla vegetazione incolta costellato di ombrelli, giocattoli e bottiglie di plastica. Le erbacce invadono le stanze senza porte, dentro le quali sono ancora visibili sedie e tavoli.Notizia pubblicata sul portale barinedita.it e di sua proprietà.
Decidiamo allora di girare sulla destra per percorrere una viuzza che passa attraverso un parchetto realizzato da poco. Da qui, pur separati da un’alta recinzione, possiamo ammirare la facciata della villa.Notizia pubblicata sul portale barinedita.it e di sua proprietà.
L'edificio unisce il razionalismo delle forme geometriche al decoro degli architravi floreali. Si articola su due piani, ognuno scandito da tre finestre rettangolari di uguale dimensione. L'apertura centrale del piano inferiore conserva i resti di una sottile pensilina marrone al di sopra della quale si appoggia una ringhiera dello stesso colore.Notizia pubblicata sul portale barinedita.it e di sua proprietà.
Sempre al centro, ma nella parte superiore, la finestra sembra ricavata in una nicchia di poco sporgente ed inquadrata da due mezze lesene marroni terminanti con due parziali capitelli. Sulla parte sommitale una piccola terrazza conserva una decorazione ad archi.Notizia pubblicata sul portale barinedita.it e di sua proprietà.
Ci avviciniamo alla recinzione e ci sporgiamo per vedere più da vicino la “villa della Peroni”, che appare complessivamente malmessa: i vetri sono rotti, le porte divelte, i cavi elettrici tagliati e per terra è presente un cumulo di calcinacci. Riusciamo anche a scorgere una sedia e un materasso poggiati su una piazzola asfaltata che in passato doveva fungere da parcheggio per le auto.Notizia pubblicata sul portale barinedita.it e di sua proprietà.
Non riusciamo a completare il giro della struttura: transenne e cancelli non permettono il passaggio. Ma abbiamo visto abbastanza: una struttura che seppur risparmiata dall’abbattimento appare ormai isolata, in un contesto fatto di alti palazzi e nuove costruzioni, qui dove un tempo si respirava aria impregnata di malto d’orzo e luppolo.Notizia pubblicata sul portale barinedita.it e di sua proprietà.
(Vedi galleria fotografica di Gennaro Gargiulo)
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