di Francesco Sblendorio

Il singolare lavoro delle comparse cinematografiche: «Siamo attori, anche se per pochi secondi»
BARI – «Puoi essere un poliziotto oggi, un criminale tra una settimana o un semplice passante tra un mese: è questo il bello di apparire di fare l'attore, anche se solo per pochi secondi». A parlare è Giuseppe, 45enne di Altamura, che ha aggiunto al suo curriculum un lavoro davvero singolare: la comparsa cinematografica. Lui è infatti una di quelle persone che prestano il proprio volto a lungometraggi e serie tv: una tendenza che negli ultimi anni sta interessando sempre più baresi, considerando che la Puglia è diventata molto gettonata come location per le riprese cinematografiche.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

«Tutto ha avuto inizio una decina di anni fa, quando mia moglie mi avvisò che la pro loco di Altamura stava cercando comparse per un documentario su Maria Maddalena – ricorda Giuseppe, che per mestiere fa il gestore di un pub -. Per divertimento e senza troppe speranze decisi di candidarmi: mi scattarono qualche foto chiendomi anche una breve presentazione. Ma dopo qualche giorno, con grande sorpresa, mi chiamarono. Ebbene: da allora ho collezionato quasi 90 apparizioni in diversi film, tra cui il lungometraggio “La vita davanti a sé” con Sophia Loren e le fiction “Imma Tataranni” e “Briganti”».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Per caso ha iniziato anche Luigi, 56 anni di Alberobello, imprenditore turistico nella città dei trulli. «Sono sempre stato appassionato di cinema - racconta – e così cinque anni fa mi feci convincere da alcuni amici ad aderire a dei casting. Non andarono bene, ma il mio nome rimase nei database delle case di produzione. E una di queste a fine 2020 mi chiamò per interpretare un membro di una setta satanica per la serie tv “That dirty black bag”, con scene girate tra Santeramo e il Salento».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Da lì Luigi ha iniziato una soddisfacente “carriera”. «Una volta che si entra nel giro si comincia a essere ingaggiati sempre più spesso - spiega -. Anche se ho iniziato a 50 anni passati nell’arco di un lustro mi hanno scritturato per tante fiction, anche di Rai e Mediaset, tra cui “The swarm”, “Il metodo Fenoglio” con Alessio Boni e “Più forti del destino” con Sergio Rubini».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

In genere infatti, compiuta la prima esperienza, il proprio nome resta negli elenchi di nominativi in possesso dei produttori che è facile richiamino al momento del bisogno. «Considerando sempre l’importante ruolo delle piccole agenzie locali a cui le grandi case spesso si rivolgono per il reclutamento delle comparse», sottolinea la 35enne barese Arianna, che ha iniziato 12 anni fa.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Un peso lo ha anche l’Apulia Film Commission, l’ente che promuove la cinematografia sul territorio regionale, con cui i capo-casting si confrontano per trovare figuranti. Perché il lavoro della comparsa è serio. Si arriva sul luogo delle riprese, si firma la presenza, si risponde all’appello, poi inizia la preparazione con trucco, parrucco e prova costumi. Solo allora si va finalmente sul set, dove alcuni collaboratori del regista si occupano di dare indicazioni.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)


«Una giornata di riprese dura in media 8-10 ore – rivela Simone, 42enne che vive a Conversano dove gestisce un sito e-commerce -, ma può prolungarsi notevolmente, perché alcune scene possono vanno rigirate più volte. Fare la comparsa richiede un certo impegno: per questo ti richiamano solo se ti dimostri puntuale e professionale».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

E devi essere sempre pronto: la convocazione per un film in genere arriva con qualche settimana di anticipo, ma non è escluso che le case di produzione chiamino anche il giorno prima.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Tutto sommato però il gioco vale la candela. Oltre a incontrare attori famosi e visitare luoghi diversi, gli “attori” ricevono anche una paga dignitosa: in media 90 euro al giorno, che possono salire a 120-150 se il ruolo richiede una minima interazione con gli attori protagonisti. In quel caso si parla di “figurazione speciale” (il cosiddetto cameo): prevede la pronuncia di qualche battuta o una rapida azione nel corso della scena. 

I “ruoli” poi sono diversissimi tra loro. «Io ad esempio ho intepretato una segretaria, un’infermiera (nella serie “Braccialetti rossi”) e la poliziotta nella fiction “Le indagini di Lolita Lobosco”», dichiara Arianna. «A me invece ultimamente stanno chiedendo sempre di fare il delinquente», rivela Giuseppe

Ogni film è naturalmente una storia a sé e le nostre quattro comparse hanno fiumi di aneddoti da raccontare. «Per “Belli ciao” con Pio e Amedeo - ricorda Arianna - sono stata richiamata diversi mesi dopo aver girato una scena perché era necessario rifarla completamente. Solo che dovetti andare a Roma e non a Foggia come la prima volta».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

«A me Michele Riondino, regista e protagonista di Palazzina Laf che in una scena avrei dovuto malmenare, mi disse “fai piano”: ma non mi sono trattenuto e ho finito per strappargli il giubbotto», confessa ridendo Giuseppe.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Luigi invece è stato addirittura diretto da Angelina Jolie, che tra Martina Franca e Taranto ha girato “Without blood”. «Partecipai al casting perché avevo letto che cercavano “un malato” - ricorda -: ero reduce da un intervento chirurgico, quindi si trattava della parte che faceva per me in quel momento».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Infine Simone racconta delle riprese di “Sarò il tuo giudice”, girato a Taranto. «Dovevo baciare un’attrice e fu proprio lei a scegliermi tra le varie comparse - ci dice divertito -. La cosa bella è che dovemmo ripetere il ciak diverse volte: che dire, non mi rimase che “sacrificarmi”».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Nell’immagine: Giuseppe alle prese come comparsa in quattro diversi film come becchino, militare, operaio e criminale


© RIPRODUZIONE RISERVATA Barinedita



Francesco Sblendorio
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  • fiorella - come sempre i vostri articoli sono una rivelazione perchè rappresentano una ricerca di notizie fuori dall'elenco quotidiano e quindi, sempre inediti e che suscitano curiosità. Grazie per avermi rivelato questo mondo a me sconosciuto e complimenti al giornalista che lo ha proposto.
  • BARINEDITA - Grazie Fiorella! A presto


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