di Bianca Cataldi

Solo 3 librerie nell'hinterland di Bari: «Ma qui invece c'è bisogno di noi»
BARI - In tutto l’hinterland barese ci sono solo tre librerie, di cui una aperta appena qualche settimana fa. È proprio così. Paesi come Valenzano, Triggiano, Adelfia, Bitetto, Cellamare e Sannicandro non hanno un negozio di libri e Modugno ha visto la nascita di una libreria solo ora. In questa “statistica dell’anti cultura” si salvano solo Capurso e Bitritto, che nonostante le loro piccole dimensioni annoverano  una libreria a testa. (Vedi foto galleria)

Insomma i paesi si stanno “svuotando” (di negozi, di locali, di eventi, di cultura), sempre più città-dormitorio, dipendenti in tutto e per tutto da Bari. Se infatti nel capoluogo pugliese si contano una trentina di librerie (per 300mila abitanti), nell’hinterland nonostante una popolazione complessiva di 150mila persone, le librerie, come detto, sono solo tre. Insomma con le proporzioni non ci siamo.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

E quindi per i “lettori di paese” non resta che andare a Bari per comprare un libro. «Se un triggianese vuole comprare un romanzo deve necessariamente recarsi nel capoluogo, scandaloso per un paese di quasi 30mila abitanti – si sfoga il 27enne Francesco, che abita a Triggiano -. Qualche anno fa c'era un punto vendita in un centro commerciale nelle vicinanze, ma ora hanno chiuso pure quello».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Sicuramente aprire una libreria non fa diventare ricchi, però la domanda che ci poniamo è: possibile che nessuno trovi il coraggio per intercettare le migliaia di lettori che, di fatto, sono costretti ad acquistare alla Laterza o alla Feltrinelli per poter assicurarsi un testo? «Compro sempre alla Feltrinelli di Bari perché nel mio paese abbiamo solo cartolibrerie», dice infatti Paolo, 21enne di Adelfia.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Stesso problema di Valenzano, dove esiste una libreria antiquaria ma nulla che possa interessare la fascia più giovane della popolazione. Anche a Bitetto, Sannicandro e Cellamare non si è mai andati oltre le cartolibrerie e i libri scolastici. Casamassima invece è più fortunata, grazie alla Feltrinelli aperta da più di dieci anni nel centro commerciale Auchan. Insomma una libreria “global”.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)


Certo, c’è sempre la vendita online: siti internet come Amazon e Ibs riescono a sottrarre alle librai una buona fetta di clientela. È ciò che dice Christian Bavaro, responsabile di Libriamoci, l'unica libreria di Bitritto: «Stiamo cercando di recuperare lettori soprattutto dal mercato online».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

I motivi? Velocità di consegna e un'immensa scelta. Tuttavia, se l'emorragia di lettori verso il mercato in rete riguarda i più giovani, non si può dire lo stesso di chi non ha una grande dimestichezza con internet o che non intende effettuare transazioni economiche online per ragioni di sicurezza. Il 59enne Giuseppe è tra questi: «Non mi fido di internet e non voglio dare a nessuno le mie coordinate bancarie, né altro. Voglio comprare i volumi dopo averli toccati con mano perché voglio essere certo di quello che sto comprando». Il signor Giuseppe, però, deve comunque recarsi a Bari per "toccare con mano" i libri dato che a Valenzano, come detto, non c'è mai stata una libreria.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Ma c’è però chi va controcorrente. Come Valeria Di Davoli, proprietaria della “Sapientia”, l’unica libreria di Capurso aperta dal 2009. «La nostra è la prima libreria nell'intera storia del paese - afferma -. Vendiamo di tutto e i capursesi apprezzano. Non solo: quando organizziamo i "mercatini del libro", di domenica, riusciamo a vendere molti classici e ci raggiungono persone anche dai paesi limitrofi». La libreria è frequentata da clienti di tutte le età: «Vendiamo moltissima narrativa gotica ai ragazzi e un buon numero di libri di psicologia infantile e familiare agli adulti. Infine, ci sono i bambini che adorano i libri illustrati e le storie di Peppa Pig». 

Quindi si può investire i propri soldi nella cultura, con la possibilità di riuscire a fare affari. È ciò che hanno pensato i ragazzi che hanno aperto la libreria Paideia, nata appena tre settimane fa a Modugno. «Noi ci rivolgiamo alla clientela di Modugno che per più di dieci anni non ha avuto una libreria - dichiara Marica, una delle collaboratrici - Non è necessario pensare misure contro la concorrenza della Feltrinelli o dell’online, perché il paese ha bisogno di noi».


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