di Francesco Sblendorio

Dal Torino Football al Challenge Bari: la storia delle prime squadre di calcio nate in Italia
BARI – Alcune sono ancora esistenti, altre si sono fuse tra loro per andare a creare compagini che hanno fatto la storia dello sport, altre ancora sono scomparse a pochi anni dalla fondazione lasciando i propri nomi avvolti da un’aura di leggenda. Stiamo parlando delle prime squadre calcistiche italiane, quelle sorte tra la fine dell’800 e l’inizio del 900: vere e proprie società pioniere che hanno dato il via al lungo e glorioso racconto del football nostrano.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Così dopo aver tracciato una cronologia dei club più antichi ancora oggi in attività, abbiamo provato a ricostruire la successione dei sodalizi che posero le basi del calcio nazionale. (Vedi foto galleria)

Partiamo dunque dal 1887 e dal Piemonte, vera e propria culla del pallone dello Stivale. Risale infatti a quell’anno la nascita del Torino Football & Cricket Club, di fatto la prima squadra di calcio costituita in Italia. Il suo promotore si chiamava Edoardo Bosio e aveva conosciuto questo sport frequentando i suoi colleghi britannici della ditta tessile di Nottingham per la quale lavorava. La tenuta da gioco dei suoi calciatori oggi ci farebbe sorridere: Bosio e compagni scendevano in campo con pantaloni lunghi, un berretto in testa e una camicia a righe rossonere. La sede della società fu fissata a casa del suo stesso fondatore e alla pratica del calcio si univano, in estate, l’alpinismo e il canottaggio.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

La prima attività calcistica del club si limitò a una serie di sfide con la seconda squadra nata nel capoluogo piemontese a fine anni 80 dell’800: la Nobili Torino. Come il nome lascia intuire, questa realtà creata nel 1889 vedeva impegnati esclusivamente giovani rampolli della nobiltà cittadina. Non a caso il suo ideatore era addirittura un membro della famiglia reale: Luigi Amedeo di Savoia-Aosta.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Ma già nel 1891 le prime due società nate sotto la Mole si fusero per andare a costituire l’Internazionale Torino. A volere l’unione delle due fu Herbert Kiplin, pioniere del calcio in Italia che pochi anni dopo si trasferì a Milano per dare vita al Milan.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

La prima maglia dell’Internazionale fu di colore granata, come quella del Torino, squadra che venne originata proprio dalle ceneri delle compagini precedenti. Per farla breve l’Internazionale nel 1900 fu assorbita dalla Fc Torinese (nata nel 1894), la quale insieme a un gruppo di dissidenti della Juventus (nel frattempo costituitasi nel 1897), dette vita nel 1906 all’odierno Torino. 

A proposito della Juventus. Il celebre (e come si sa ancora attivo) club bianconero fu fondato da un gruppo di studenti del liceo classico “Massimo d’Azeglio” che scelse, come divisa della squadra, una curiosa camicia rosa con farfallino o cravatta abbinata ai pantaloni neri. I frequenti lavaggi tuttavia portarono il rosa a scolorirsi e la dirigenza della squadra a cercare nuovi colori. La scelta cadde su un più neutro abbinamento bianco-nero, sul modello di quello del Notts County, team britannico di Nottingham.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

In quegli anni in Piemonte nacquero anche l'Unione Pro Sport Alessandria (attiva dal 1896 al 1907), la Ginnastica Torino (dal 1897 al 1906), l’Audace Torino (dal 1899 al 1905) e l’Ivrea Sporting Club, fondata nel 1901 e ancora esistente. La nostra attenzione si deve però spostare ora sulla Liguria, altra regione in cui il calcio mosse i suoi primi passi.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Fu infatti a Genova che nel 1893 nacque la più antica società italiana ancora in vita: il Genoa Cricket and Football Club. Il 7 settembre di quell'anno, nel consolato britannico del capoluogo ligure, si riunì infatti un gruppo di inglesi con lo scopo di formalizzare l'esistenza di un circolo i cui iscritti erano soliti dedicarsi agli sport più diffusi oltremanica: cricket, waterpolo e appunto football. Il Genoa fu la prima squadra a vincere il campionato italiano, nella sua edizione inaugurale del 1898. A quel torneo parteciparono Internazionale Torino, Fc Torinese, Ginnastica Torino e appunto Genoa, che quell’anno adottò definitivamente i suoi colori rosso e blu.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Nella cittadina di Sampierdarena (comune che successivamente fu inglobato da Genova) nacquero poi nel 1897 il Liguria (attivo sino al 1914) e soprattutto nel 1899 la Sampierdarenese. Questa rimase in vita sino al 1946, anno in cui unendosi con l’Andrea Doria (team sorto nel 1900) diede vita all’attuale Sampdoria. In quell’occasione i due sodalizi fusero non solo i rispettivi nomi, ma anche i colori: il bianco-rosso-nero della Samp e il bianco-blu della Doria.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)


E la Lombardia? La prima squadra milanese fu la Mediolanum. Nacque nel 1898 e pur essendo tra le fondatrici della Federazione italiana del football (l’odierna Figc) si sciolse nel 1904. Nello stesso anno in provincia di Pavia si costituì il Football Club Casteggio, ancora oggi attivo seppur sui campi regionali. Mentre il 1899 portò nel capoluogo lombardo alla fondazione del Milan.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Il sodalizio rossonero nacque per iniziativa di un gruppo di italiani e inglesi, tra cui il già citato Kiplin, che si riunì in un hotel nei pressi della stazione ferroviaria. Il Milan fu la prima squadra, nel 1901, a interrompere il filotto di tre campionati vinti dal Genoa, aggiudicandosene da quel momento in poi altri 18.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Curiosità. Nel 1908 per iniziativa di alcuni dissidenti del “diavolo rossonero” che si trovavano in disaccordo sul tesseramento dei giocatori stranieri nacque la cugina ed eterna rivale dell’Inter, che conquisterà il suo primo scudetto nel 1910.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Scendiamo ora nel centro dell’Italia, le cui squadre pioniere furono nel 1898 l’Ascoli e la Florence Football Club. La prima nacque nella città picena con il curioso nome di Candido Augusto Vecchi, in memoria dell’omonimo colonnello garibaldino di origine marchigiana. Ad oggi risulta dopo Genoa e Juventus la più antica società in attività.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

La seconda sorse in riva all’Arno e fu quindi la prima squadra di Firenze, alla quale si accodarono in seguito varie compagini che diedero vita nel 1926 all’odierna Fiorentina. Florence che veniva chiamata la “squadra degli stranieri” perché costituita, oltre che da un gruppo di aristocratici fiorentini anche da numerosi sportivi anglo-americani.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

E mentre nel 1901 la Società ginnica Braccio Fortebraccio di Perugia dedicò una propria sezione al “gioco della palla al calcio”, ponendo le basi per la costituzione del Perugia, nello stesso anno ecco sorgere sulle rive del Tevere la prima squadra romana che avrebbe adottato le regole dell’International Football Association Board: la Società Podistica Lazio del quartiere Prati.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

A Roma erano infatti sorte negli anni precedenti compagini che praticavano il “calcio ginnastico”, ideato dallo sportivo Franco Gabrielli a Rovigo nel 1893 e che differiva da quello ideato in Inghilterra. La Lazio invece dal 1901 cominciò a praticare il vero e proprio football, inaugurando la lunga storia calcistica della Capitale che vide tra l’altro nel 1927 portare alla luce la Roma, quest’ultima frutto dell’unione tra Roman (del 1903), Alba (1908) e Fortitudo Pro Roma (1908).Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Infine arriviamo al Sud Italia. Il calcio nel Meridione ebbe origine in Sicilia, grazie all’opera del Messina Football Club e dell’Anglo-Panormitan Athletic & Foot-ball Club, costituitisi nel 1900, antenati degli attuali Messina e Palermo.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Il primo club fu fondato da un gruppo misto di inglesi e messinesi, ma nei primi anni disputò quasi solo derby regionali con il coevo Anglo-Panormitan, il quale fu costituito grazie al contributo della comunità britannica presente in città e alla passione di Ignazio Majo Pagano, un siciliano che aveva conosciuto il calcio oltremanica. Tra i promotori figurò anche George Edward Samuel Blake, un inglese che sette anni prima aveva già preso parte alla creazione del Genoa.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Subito dopo il calcio si affacciò in Puglia. E questo prima della Campania, regione che vedrà rotolare il pallone nel 1902 grazie al Puteoli Sport di Pozzuoli (poi divenuto Puteolana) e che vedrà masticare calcio a Napoli solo nel 1905.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

È del 1901 infatti la prima società ufficialmente costituitasi nel tacco dello Stivale: il Club Foot-ball Challenge Bari, sorto con colori bianco-rossi dalla passione di un gruppo di studenti che conobbe questo sport grazie ai contatti con i marinai inglesi in sosta nel porto cittadino. Delle sue prestazioni sportive si sa ben poco, fatta eccezione per un incontro disputato nel 1902 contro l'equipaggio del piroscafo britannico Osiris, che i pionieri del calcio pugliese persero sonoramente per 11 a 1.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

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