di Alessandra Anaclerio

La lap dance made in Bari: viaggio nel''Reina Isabel'', l'unico sexy bar
MOLFETTA –Sono una vera e propria rarità. Basti pensare che neanche Bari, il capoluogo pugliese, conta locali del genere. Parliamo dei “sexy bar”: posti dove  è possibile sedersi e ammirare splendide ragazze spogliarsi e fare la lap dance. A Molfetta, in via Fermi, c’è un night di questo tipo: si chiama “Reina Isabel” e da più di 10 anni riscalda le notti di molti uomini pugliesi che, dalle 22 fino alle prime luci dell'alba, vengono qui a passare qualche ora ad ammirare donne al di fuori del comune.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Noi ci siamo entrati (vedi foto galleria).Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Sono le 22.30 di un mercoledì e imboccando la via si nota subito il bagliore di luce proveniente dal Reina. Ci avviciniamo e la nostra attenzione si focalizza su una sagoma viola a forma di donna avvinghiata a un palo: facile capire ciò che i vetri oscurati cercano di celare.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

La porta è chiusa, ma accanto a essa c'è un citofono. Suoniamo e dopo pochi secondi eccoci all'interno del night club. La musica è ancora bassa e dei clienti, almeno per il momento, non ce n’è traccia. L'ambiente che si presenta davanti i nostri occhi? Divanetti disposti per tutto il perimetro del quadrilatero, bancone da bar con tanto di alcolici in vista e consolle, tutto rigorosamente di colore bianco, con dei raggi colorati che all'impazzata vengono proiettati su tutto l'arredo. E al centro, naturalmente, due pali da lap dance posti su un palco e una ragazza che, con un fare deciso ed esperto, volteggia attorno.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Lei è Mirella, una rumena 25enne. «Da otto anni ballo lap dance nei locali- ci dice -. Prima di venire a Molfetta ho lavorato a Pescara, ma qui mi trovo meglio». Mirella è un nome d'arte: sia lei che le sue colleghe preferiscono non svelare mai quello di battesimo.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Sedute sui divanetti o sulle sedie alte posizionate vicino al bancone del bar ci sono altre otto ragazze, in attesa di qualche cliente da ammaliare, vestite con lingerie provocanti, dai colori seri o sgargianti, che lasciano poco spazio all'immaginazione di chi le guarda. «Tutti mi conoscono come Honey - racconta una di loro, un’italiana di 33 anni -. Ho iniziato a ballare per mantenere mio figlio e poi mi sono “allargata”». Lei infatti viene chiamata anche per spettacoli privati, « mi fanno guadagnare una marea di soldi: centinaia di euro per venti minuti di show», afferma soddisfatta.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
 
Scopriamo chi è la più piccola: si chiama Nicoletta, viene dalla Romania e ha 19 anni. «Io faccio la ballerina sexy perchè non ho mai trovato un altro lavoro, pur essendo in Italia da 7 anni – ci rivela -. Lavoro da una settimana al Reina e sinceramente ho paura di non diventare brava come le altre ragazze che qui lavorano da più tempo».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)


In effetti di veterane esperte ce ne sono. In primis la 30enne ungherese Janette. «Ballo da otto anni e mi diverto molto quando trovo uomini simpatici – ammette -. Io sono andata via dal mio Paese perché non volevo fare tutti i sacrifici che ha fatto mia madre per avere una casa. I soldi con questo lavoro li guadagni molto facilmente».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Ed è proprio di “guadagno facile” che parliamo, nel suo ufficio, con il proprietario del Reina Isabel, il signor Tonino. «Una commessa di un supermercato guadagna in media 600 euro al mese- afferma il titolare con il suo accento napoletano mai dimenticato, nonostante viva ormai da decenni in Puglia -. Qua se tutto va male quel denaro lo guadagni in una settimana».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Tonino ci parla quindi dell’avventore classico del suo locale. «Ci sono clienti e clienti – sottolinea -. C’è quello che entra, paga l’exit di dieci euro, beve un cocktail e poi va via, ma poi ce ne sono altri che arrivano a sborsare anche 400 euro in una serata, quelli che amano fare i playboy». E spiega: «Loro si avvicinano alla ragazza che balla, infilano le banconote nel perizoma e poi le offrono da bere. Dunque spendono».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Anche se il “contatto” con la ragazza si limita a questo: non ci sarebbero “strusciamenti” o prostituzione in questo locale. Poi quello che succede fuori, non è dato sapersi.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Guardiamo l'orologio e le lancette segnano le 00.30. Il locale inizia a prender vita. Il dj mette su pezzi di musica da discoteca e invita una a una le ragazze sul palco, per esibirsi. Volteggi, spaccate, sguardi intensi e corpi statuari, quasi completamente nudi, lasciano a bocca aperta i primi clienti.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Decidiamo di andar via, ma prima poniamo un'ultima domanda: il night è frequentato anche da coppie? E Tonino ci risponde: «Nel fine settimana capita di trovarne tre o quattro, ma i posti frequentati maggiormente da persone fidanzate o sposate sono altri. Sono i locali per scambisti: in Puglia si trovano a Cassano, Gioia del Colle, Ceglie Messapica e Martina Franca». Ma questa è una storia che vi abbiamo già raccontato.
 
 


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