di Angela Pacucci

I ragazzi di Lucidafollia: «Ripuliamo Valenzano, paese che ha perso il senso civico»
VALENZANO - Allestiscono piccoli orti urbani, liberano i parchi dai rifiuti e impreziosiscono con delle librerie le fermate degli autobus del loro paese. È l'insolito lavoro svolto da "Lucidafollia", associazione di ragazzi tra i 16 e i 25 anni che dallo scorso gennaio cura alcuni angoli di Valenzano con interventi di "retake": si tratta di azioni volte a ripulire i luoghi pubblici vandalizzati e a sensibilizzare il resto della cittadinanza al rispetto dei beni comuni. (Vedi foto galleria)

«L'idea nacque in una domenica nel settembre del 2015 - spiega il 21enne Andrea Pietrantonio, presidente e cofondatore del gruppo - quando io e Alberto Visceglia, l'altro artefice di questa realtà, liberammo spontaneamente dall'immondizia l'area verde di via Cartesio. In quell'occasione pubblicammo le foto dei nostri sforzi sui social network, ricevendo grandi apprezzamenti».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Nei mesi seguenti Andrea e Alberto provarono a coinvolgere altri giovani, riuscendo a costituire l'attuale squadra di 15 volontari.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

«Con un gruppo così corposo siamo riusciti a mettere in atto operazioni ancora più grosse – dichiara Alberto -. L’obiettivo è quello di diventare un punto di riferimento per coloro che non considerano Valenzano un semplice dormitorio e non si sono rassegnati allo smarrimento del senso civico che regna nella propria "patria". Rimboccandoci le maniche pensiamo di poter rappresentare un valido esempio per i nostri concittadini».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Ma non sono un po’ troppo giovani per prendersi certe responsabilità? «La nostra età è una forza – specifica il 22enne -. Di solito infatti si dice che i ragazzi siano il futuro e invece noi vogliamo essere il presente, migliorando il mondo che abbiamo ereditato».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

L'operazione più vistosa compiuta finora dagli attivisti è stata l'installazione di punti di book sharing in due piazzole di sosta dei pullman. Si tratta di postazioni contenenti dei libri a disposizione di chiunque voglia leggerli o scambiarli. «Ne abbiamo montata una vicino la facoltà di veterinaria - sottolinea Alberto - e un'altra in zona "ville". Entrambe sono state realizzate con materiali riciclabili e affiancate da una panchina colorata, l'ideale per gustarsi una lettura in attesa del bus».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Un'iniziativa che ha ben messo in evidenza i vantaggi di agire come associazione senza scopo di lucro. «Solo adottando questa forma giuridica abbiamo avuto la possibilità di mettere in pratica il nostro progetto - chiarisce Andrea -, in caso contrario si sarebbe trattato di occupazione di suolo pubblico senza alcuna autorizzazione. È un accorgimento che abbiamo adottato prendendo spunto dalle altre esperienze di retake già sperimentate in Italia e nel resto del mondo».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)


Il team ha poi realizzato un ricco orto urbano in un vascone del parco comunale Carducci. «Lì dentro abbiamo seminato circa 50 piante - evidenzia il presidente - tra cicorie, menta, salvia, insalata e prezzemolo. È stato bello avere la collaborazione di tanti bambini che hanno innaffiato e preparato il terreno: si sono in pratica "sporcati le mani", cosa che spero serva loro da insegnamento».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Cinque invece sono state le pulizie "generali" organizzate in diversi punti del paese. «Stupenda è stata quella della statua di Baden Powell, situata nell'omonimo parco - continua il 21enne - quando siamo stati aiutati da alcuni cittadini muniti di spugnette, guanti e acido muriatico. L'impegno collettivo è riuscito a riportare il monumento al suo splendore originario».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Peccato però che l'inciviltà dilagante spesso vanifichi le migliorie apportate. «Il principio del book sharing è "condividere" la lettura - incalza Andrea - e cioè prendere un libro dalla postazione e allo stesso tempo lasciarne uno tuo a disposizione degli altri avventori. Da noi però ci si limita a prelevare un testo senza dare niente in cambio: in questo modo la libreria è destinata a svuotarsi in breve tempo. Per non parlare dell'orto, le cui piante sono state rubate da ignoti nel giro di pochi giorni».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

E se contro i vandali ci si può far poco, anche il resto della cittadinanza sembra non essere di grande aiuto. In molti commentano positivamente le foto delle "buone azioni" che i ragazzi postano su internet, ma si tratta di un sostegno solamente "telematico". A parte una piccola mobilitazione per la ricerca di una panchina sparita dal parco Carducci, la partecipazione pratica dei valenzanesi al progetto si sta rivelando scarsa.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

«Sappiamo bene che ci stiamo cimentando in una battaglia probabilmente persa in partenza - afferma Andrea -, in altre parole: siamo folli. Ma come diceva il grande filosofo Erasmo da Rotterdam: la follia è un mezzo per migliorarsi e raggiungere la felicità».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

(Vedi galleria fotografica)


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