di Irene Gianeselli

Cake design, è barese la campionessa mondiale: «Ho vinto con la Divina Commedia»
CASSANO DELLE MURGE – Si chiama “cake design” ed è l'arte di decorare, scolpire e modellare prodotti dolciari modificando le forme classiche e liberando la creatività del pasticciere che riproduce in miniatura volti, persone, animali, oggetti e situazioni. Tutti mangiabili, si intende.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Proprio una barese, la 28enne Serena Sardone (nella foto), di Cassano delle Murge, il 27 ottobre scorso ha conquistato a Milano la vittoria al concorso "Cake Designers World Championship 2015", il campionato del mondo di “disegnatori di torte”, nel quale Serena rappresentava l’Italia, dopo aver vinto il campionato nazionale nel febbraio 2014 a Massa Carrara.  L’abbiamo intervistata.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Allora Serena, illustraci la tua creazione vincente.

Il tema conduttore del campionato era “l'arte italiana” e io ho rappresentato “La Divina Commedia” di Dante Alighieri. La mia composizione si sviluppava su tre strati: Inferno, Purgatorio e Paradiso. Nella farcitura in basso ho utilizzato una crema al lampone il cui colore rosso ricorda nell'iconografia popolare le fiamme dell'Inferno. In quella centrale, per il Purgatorio, ho utilizzato una crema allo yogurt bianco e nell'ultima, quella in alto, una mousseline al lime perché il colore verde riprende la vegetazione del Paradiso Terrestre. Tra l'altro questi tre colori ricordano la bandiera italiana. La decorazione alla base era caratterizzata da anime dannate in un lago scuro, mentre salendo al piano intermedio ho realizzato con l'aerografo un'interpretazione del Purgatorio di un artista italiano e in cima due angeli che si abbracciano per il Paradiso.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

E quanto al gusto della torta?

Ho bilanciato l'acidità con un croccante pralinato al pistacchio che dà dolcezza e croccantezza. E per la “masticabilità” ho voluto inserire un pan di Spagna al cacao e all'olio extravergine di oliva. Il gusto ha inciso per il 40 per cento sulla valutazione, quindi è stato un parametro molto importante per il punteggio finale.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)


Quali sono gli elementi tecnici che ti hanno permesso di vincere?

La mia torta aveva tutte le tecniche del cake design, ossia il “modelling” (con il quale si modellano soggetti in pasta da zucchero e che io ho usato per le sculture dell'Inferno, per Benigni e per gli angeli nel Paradiso), “l’isomalto” (un sostituto dello zucchero con cui ho creato il mare dell'inferno), “il ghiaccia” (un composto formato da albumi e zucchero a velo che ho impiegato per i particolari anatomici dei dannati), l’ostia (usata per le nuvole, le ali e il drappo degli angeli e per le anime nella barca), fiori realistici (i gelsomini e le orchidee sempre in pasta di zucchero), “il painting” (la tecnica con cui ho dipinto l'Inferno) e decorazioni con l’aerografo, con cui ho disegnato la roccia, la barca di Caronte e le onde del mare con colori edibili nebulizzati sulla superficie della torta. 

Parlaci della gara…

Davanti a un pubblico dovevamo realizzare le nostre creazioni in otto ore. Io avevo tutti gli italiani che facevano il tifo per me sventolando bandiere e striscioni. Ero ansiosa ed emozionata, ma quando hanno decretato l'Italia al primo posto sono scoppiata in un pianto di gioia.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Come sei riuscita ad arrivare a un traguardo così importante?

Il mio papà è pasticcere da trent'anni e io sin da bambina lo osservavo lavorare, mi incuriosiva come creava dolci buonissimi mettendoci tanta precisione e dedizione. È sempre stato talmente tanto bravo da rendere le sue torte diverse dalle altre. È così che è nata in me la passione per la pasticceria e per il cake design, che è ormai diventato il mio lavoro e la mia passione.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
 


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