di Anna Maggio

Il ''Feng Shui'', come arredare una casa in armonia: a Bari c'è chi lo insegna a scuola
BARI – Le pareti della cucina? Mai bianche, meglio gialle o arancio. La posizione del letto? Nell’angolo opposto all’entrata nella stanza. I fornelli? Sempre prima del lavandino. Questi sono solo alcuni “consigli” che il “Feng Shui” propone a chi deve arredare e sistemare la propria casa. Parliamo di un’antica arte “divinatoria” cinese, ausiliaria dell’architettura, che da un po’ di anni in Occidente è stata presa come modello da arredatori e persone comuni che hanno voglia di disporre i mobili del proprio appartamento inmodo favorevole”. Il Feng Shui (che letteralmente vuol dire vento e acqua”), si basa infatti sul principio filosofico taoista della ricerca dell’armonia, del noto equilibrio fra gli opposti yin e yang.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Addirittura a Bari c’è una docente d’inglese di un istituto tecnico barese, Alba Angiola, che ha scritto un libro sul Feng Shui ed è riuscita, da anni, a far utilizzare il testo nella scuola dove insegna. Domanda: ma che c’entra questa filosofia con l’inglese e con ciò che si studia in un istituto tecnico?

«Il Feng Shui, veicolato dall’inglese, si sposa bene con le direttive europee che chiedono di incrociare nei programmi l’Oriente e l’ Occidente - afferma la docente - . Io imposto la lezione partendo comunque dal programma che devo svolgere. E se per esempio devo parlare del cibo in Inghilterra, parto da questo e poi faccio il paragone con ciò che mangiano i cinesi. Metto a confronto le due culture insomma. E dal cibo è facile arrivare al modo in cui ci si deve sedere a tavola e alle regole su come arredare una cucina».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Ma gli adolescenti sono interessati a sapere come si dispongono i mobili in casa? «Sì – risponde Alba – perché pian piano cominciano a prendere coscienza di ciò che li circonda quotidianamente e imparano il concetto di “spazio e anima” degli oggetti».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

L’insegnante ci fa un esempio. «In un liceo di Bari ho lavorato con la docente di inglese – afferma -. Ho chiesto ai ragazzi di portare la piantina della propria casa e alla mia domanda: “dove studiate di solito?”, tutti mi hanno risposto in maniera diversa (chi in cucina, chi in salotto, chi nella propria stanza). Ma alla fine, come per “magia”, nella maggior parte dei casi abbiamo riscontrato che loro andavano a studiare proprio nel luogo preposto alla conoscenza, che sarebbe il nord-est della casa. Chi ha costruito gli appartamenti, non seguendo il Feng Shui, ha posto in quel punto magari la cucina o altre stanze. Ma i ragazzi d’istinto andavano a fare i compiti proprio a nord-est, pur avendo la scrivania nelle loro camere».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)


La professoressa ci racconta di un altro episodio avvenuto in una scuola di Mola di Bari. «Ho chiesto il permesso alla preside di spostare i mobili, i banchi e la cattedra in modo tale che fossero “favorevoli” all’apprendimento – dice -. E il risultato ha avuto successo: i ragazzi sono stati talmente coinvolti che alla fine sono stati concordi nel lasciare la classe così come avevamo predisposto, indirizzati cioè nella maniera giusta».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

E quale sarebbe la maniera giusta? La risposta viene data dal  “Ba-gua” (nella foto). E’ una griglia a forma di ottagono che riprende i simboli dell’I Ching (un testo di saggezza sacra). Il Ba-gua è rappresentato dal simbolo centrale del Tao circondato da otto aree che riflettono differenti aspetti della vita: posizionando il simbolo sulla piantina della casa, ogni area corrisponderà a una parte dell’appartamento. In base a ciò che si vuole rafforzare (che sia l’amore o la carriera) si andrà ad operare sulla casa, “curandola” con un rimedio Feng Shui.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Ci sono però delle regole generali valide per tutte le case del mondo. Ad esempio quella dei colori usati per tinteggiare una parete, che non deve essere casuale: il bianco ad esempio è sconsigliato perché creerebbe anaffettività e problemi di relazione.  Il colore rosso non va bene in cucina perché stimola troppo l’appetito (meglio l’arancione o il giallo), ma è ok per la zona salotto dove favorisce la conversazione. Il blu e il verde sono consigliati per le camere da letto: favoriscono il sonno e il relax.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
 
Passiamo a qualche esempio sulla disposizione dei mobili. Il divano del salotto deve essere rivolto verso la porta d’entrata in modo che chi entra in casa possa avere subito un senso di ospitalità e accoglienza. Il letto deve trovarsi nell’angolo opposto all’entrata e chi dorme deve avere la testa rivolta verso nord, la direzione indicata per il riposo. Anche gli elettrodomestici seguono una logica particolare. Infatti la posizione dei fornelli, del frigorifero e del lavello deve essere tale da creare un triangolo fuoco-aria-acqua che dia equilibrio all´ambiente. I fornelli simboleggiano la ricchezza e nella disposizione in cucina devono essere messi sempre prima del lavandino.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

«Ciò che il Feng Shui ci fa capire – conclude Alba Angiola - è che la casa è il nostro abito esterno, quello che ci accoglie quando torniamo, quello dove passiamo la maggior parte della nostra vita. E per questo deve iniziare a vibrare con noi».


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  • Verena Mueller - Mi ha fatto un enorme piacere di leggere questo articolo. Soppratutto, perchè si tratta di una SCUOLA nella SCUOLA. Complimenti a tutti che lavorono e chiedono di poter lavorare in questi settori. Complimenti ai presidi delle scuole , di accogliere questi insegnamenti. Purtroppo la mente europea è troppo occupata dal materialismo. Peccato....Ci sarebbe tanto da insegnare e imparare in questo UNVERSO con una mente libera!
  • Donatella - sinceramente io credo che prima di tutto a scuola si debba pensare di ripristinare l'educazione civica. ve la ricordate? ho potuto constatare dato anche il lavoro che svolgo che negli ultimi 15/20 anni in generale si è perso il senso civico, e anzichè uscire formati da scuola i giovani (ovviamente ci sono le eccezioni) d'oggi hanno perso il rispetto per il prossimo e per il bene pubblico. la gente è incattivita, e molti giovani sono assolutamente incapaci di gestire la propria vita. la scuola dovrebbe collaborare con la famiglia ad insegnare ad essere uomini che sanno prendere delle decisioni con la propria testa e prendersi le loro responsabilità con maturità fisica e mentale. saper arredare una casa secondo una cultura che nemmeno ci appartiene, nel frattempo stiamo perdendo la nostra cultura e le nostre radici e tradizioni. peccato.


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