di Linda Formisano

Il concorso di poesie scritte dagli anziani: «Nei loro versi, la vita vera»
BARI - "Torna alla mente quel giorno che ti ho lasciata andare/ senza fermarti, senza supplicarti/ Forse saresti rimasta/ Forse, forse, o forse no". Quanta nostalgia in pochi versi, ma non c'è da stupirsi: questo componimento, a firma di Michele Cafagna, è solo uno di quelli che hanno fatto la storia di "Il mio cuore, la mia terra, la mia vita", concorso di poesie riservato agli anziani pugliesi giunto nel 2015 alla decima edizione.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

L'insolita competizione, aperta agli uomini con almeno 60 anni e alle donne dai 55 anni in su, è organizzata annualmente dal sindacato Uil pensionati e dai volontari dell'Ada, l'Associazione per i diritti degli anziani di Bari. «Anche quest'anno abbiamo avuto un centinaio di partecipanti nati o residenti come da regolamento in Puglia - spiega Rocco Matarozzo, presidente dell'Ada -. Le poesie, concepite tutte rigorosamente in dialetto, verranno giudicate da una nostra commissione nei prossimi mesi e in autunno avremo il nome del vincitore».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Già, perchè non è semplice scegliere l'attempato campione, visto che il numero degli iscritti cresce di rassegna in rassegna, in più ciascuno di loro può mettersi in gioco con due componimenti a testa. «Il nostro compito è innanzitutto quello di inserire gli scritti in un supporto informatico - prosegue Matarozzo - correggere eventuali errori di forma e tradurli (ovviamente senza alcuna censura), visto che i versi saranno pubblicati sia in vernacolo che in italiano. Poi viene il difficile: decidere chi ha avuto la migliore ispirazione».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

I temi trattati del resto sono tanti, e non potrebbe essere altrimenti visto che i concorrenti, piuttosto in avanti con l'età, possono raccontare tra le rime intense storie di vita vissuta. "Il fiore che reclina il suo stelo/ perdendo il profumo e il vigore,/ il giorno che stanco e assonnato/ si adagia su un guanciale di stelle", scriveva ad esempio l'anno scorso Agostino Galati di Palo del Colle, volendo celebrare un emozionante tramonto sul mare (versi nella foto).Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

"Ero una ragazza/ quando mi hai preso,/ e della vita mia/ te ne sei appropriato./ Niente mi hai dato/ tutto mi hai rubato", comunicava invece la barese Maria Zonno, forse memore di un antico amore finito male. Parole colme di malinconia quelle del capursese Angelo Simone, che invece riviveva la sua infanzia: "Mi rivedo fanciullo./ Gli striduli dei bianchi uccelli mi incantano/ e sento ancora/ le grida gioiose dei miei compagni.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)


«Il bello di questa gara è che da un lato ammiri la bravura dei più esperti - sottolinea il volontario - dall'altro ti sorprendi per le poesie scritte a penna su piccoli foglietti, zeppe di errori di grammatica, ma così genuine e vere da suscitare un sentimento di tenerezza. Alcuni poi sono diventati degli habituè dell'iniziativa e dallo spedirci dei piccoli aforismi sono migliorati a tal punto da mandarci versi abbastanza ricercati».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

«E pensare che all'inizio della nostra avventura avevamo incontrato un po' di scetticismo - incalza il numero uno dell'Ada -. In molti ci chiedevano dove fosse "il trucco" o se si trattasse di un modo per estorcere soldi, ma in realtà la partecipazione è stata sempre gratuita. Poi per fortuna si è sparsa la voce e si sono messe in gioco anche associazioni di anziani e case di riposo. Abbiamo avuto candidati con un'ottima penna, nonostante non riuscissero più a muoversi a causa degli acciacchi portati dalla vecchiaia. Altri invece ci contattano spesso durante la fase del giudizio, impazienti di conoscere il nostro verdetto».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Il primo premio consiste in una somma di 500 euro, mentre il miglior poeta di ciascuna provincia ne riceve 200. Ogni anno i componimenti vengono pubblicati in un apposito libro distribuito senza alcun costo tra i concorrenti.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

«La cosa triste però - conclude Matarozzo - è che a volte riceviamo versi da chi sfortunatamente non riesce ad arrivare alla premiazione. Una volta ritirammo uno scritto da un giovane. Ci disse che il padre era morto, ma prima di andarsene si era raccomandato con lui e gli aveva detto: "Porta questa poesia, la devono pubblicare"».


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