Letto: 3639 volte | Inserita: venerdì 8 marzo 2013 | Visitatore: christian

Si rischia molto se si fa uso di sostanze anabolizzanti, siano essi farmaci ormonali o di sintesi. Numerosi e gravi sono i danni sull’organismo secondari al loro uso. Tumori al fegato e al rene, insufficienza renale da trattare anche con la dialisi, sono le conseguenze più gravi. La ritenzione di sodio, determina ipertensione arteriosa che come è noto è uno dei fattori di rischio più importanti per le malattie cardiovascolari, dall’infarto all’ictus. Gli anabolizzanti agiscono anche sul metabolismo degli zuccheri e dei grassi. La conseguenza è il diabete e l’aumento della frazione LDL del colesterolo, quello “cattivo” che causa di arteriosclerosi e di infarto del miocardio. Meno conosciuta è l’alterazione della coagulazione ematica con conseguenti trombosi ed emorragie. Anche la psiche ne risente: da variazioni improvvise del tono dell’umore ad alterazioni più gravi come euforia intensa, iper aggressività e attacchi di panico. È importante rilevare che, a differenza di altre forme di doping, gli anabolizzanti producono effetti nocivi anche dopo la loro sospensione. In particolare: impotenza, sterilità, ittero da danno epatico e diminuzione delle difese immunitarie. Chi usa anabolizzanti in modo continuo e massiccio non passa inosservato. Guance e occhi appaiono gonfi per la ritenzione idrica, la pelle diventa grassa, ricompare l’acne. Negli uomini è spesso presente, specie se assumono aminoacidi a catena ramificata, la ginecomastia (ipertrofia degli abbozzi delle ghiandole mammarie) e nelle donne si evidenziano caratteri sessuali secondari maschili come l’irsutismo e la voce più profonda. Gli anabolizzanti sono sostanze gettonatissime tra i bodybuilder e tra tutti coloro che praticano sport di potenza. L’aumento delle masse muscolari avrà forse un effetto estetico, ma non aumenta la capacità aerobica, quindi non porta benefici all’apparato cardiovascolare. Non vale la pena mettere a rischio la propria salute per apparire più muscolosi.

Risponde

RICCARDO GUGLIELMI – Medico cardiologo sportivo Specialista in malattie dell’apparato cardiovascolare e cardioangiochirurgia, è stato Direttore della Cardiologia Ospedaliera “Luigi Colonna” del Policlinico di Bari e docente di cardiologia presso la Scuola di specializzazione in medicina dello Sport dell’Università di Bari.

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Commento
  • Filippo
    Grazie doc. In palestra solo pesi e sudore
  • Nicola
    Muscoli pompati no grazie. La mia ragazza mi preferisce snello ed attivo

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