di Gaia Caprini e Mattia Petrosino - foto Antonio Caradonna

La storia di Rinaldo, il "cantante di via Sparano": «Ma i baresi non mi apprezzano più»
BARI «Ormai i baresi sono indifferenti alla mia voce, gli unici che si fermano ad ascoltarmi sono i turisti stranieri». É lo sfogo del 65enne Rinaldo Allegrini, meglio noto come "il cantante di via Sparano", uno dei "personaggi" più famosi di Bari. Da 13 anni infatti, ogni giorno, si esibisce in modo più o meno intonato nella strada dello shopping, sperando di racimolare offerte dai passanti. (Vedi foto galleria)

Anche se la sua popolarità da un po’ di tempo sembra essere in netto declino. A "tradirlo" sarebbero i suoi concittadini, gli stessi che fino a qualche anno fa lo acclamavano dal vivo e sui social. Tempo fa gli era stata addirittura dedicata una pagina su Facebook, senza contare il concerto tenuto nel 2012 nella Taverna vecchia del Maltese, ex storico pub del quartiere Libertà.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

«La musica ha fatto sempre parte della mia vita, sin da quando lavoravo nei cantieri – ci racconta il corpulento Rinaldo, che incontriamo in via Sparano all’altezza di Palazzo Mincuzzi -. Assieme agli altri operai mi divertivo a cantare brani di Gianni Morandi e Massimo Ranieri. All'età di 36 anni però cambiai mestiere diventando pescatore. Persi così i miei "compagni di melodie", ma non la passione canora. Ecco perchè a un certo punto decisi di "scendere in campo", facendo del salotto buono cittadino il mio palco personale».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

E da allora la sua routine è sempre la stessa. Parte in bici dalla sua abitazione del rione Carrassi per raggiungere l'arteria simbolo del quartiere murattiano, lì dove piazza uno sgabello con sopra un cestino per la frutta: quello che servirà a raccogliere gli spiccioli depositati da chi apprezza i suoi "live".Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Peccato però che il livello di gradimento sia in discesa. «C'è chi mi deride e arriva persino a scagliarmi degli oggetti addosso - evidenzia il signore -. Per anni poi sono stato perseguitato da un avvocato che lavorava nelle vicinanze e chiamava spesso i vigili urbani per farmi allontanare. Un inferno finito solo quando il legale si è trasferito altrove».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)


Ci sono stati attriti persino con il parroco della vicina chiesa di San Ferdinando. «Una volta - continua il 65enne -  mi rimproverò perchè a suo dire con la mia voce stavo disturbando la messa. Fui così costretto a spostarmi sotto il sole cocente. All'epoca infatti, prima del restyling di via Sparano, mi posizionavo sulle vecchie panchine, sfruttando l'ombra offerta dalle palme: quegli alberi che oggi mi mancano parecchio».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

E proprio mentre chiacchieriamo, una donna di passaggio lo schernisce: si porta il dito indice della mano sulla tempia, mimando il gesto che si usa fare per indicare un matto.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Insomma una situazione difficile per il buon Rinaldo, che da anni è rimasto pure senza lavoro, dopo aver lasciato la pesca per problemi di salute. Recentemente ha poi perso il sostegno affettivo ed economico dell'amata mamma: e così garantirsi il necessario per sopravvivere sta diventando sempre più difficile.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

«Per fortuna siamo in estate - aggiunge però il cantante –: ci sono i turisti stranieri a darmi una mano. Gli regalo pezzi di Nomadi, Pooh, Camaleonti e Gianni Morandi. Anche se il massimo è quando mi esibisco con "Nel blu dipinto di blu" di Domenico Modugno-. Loro ballano con me, oltre a lasciarmi belle somme di denaro: un'atmosfera che con i baresi non si sta creando più».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Ma a porre fine alla conversazione è proprio un ragazzo italiano, che si ferma dal nostro "artista di strada" con una particolare richiesta: Rose rosse di Massimo Ranieri. Rinaldo non si fa pregare (vedi video): assume la consueta posa da tenore, per far così risuonare in un attimo la sua possente voce tra le vie di Bari.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

(Vedi galleria fotografica)

Nel video (montaggio di Gianni de Bartolo) Rinaldo alle prese con "Rose Rosse":



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