di Salvatore Schirone e Angela Pacucci

Da Medjugorje alla chiesa privata: la divina carriera dell'uomo che
VALENZANO - «Ho chiesto udienza al vescovo ma non mi ha ancora risposto, il suo vicario generale però mi ha detto che se si tratta di preghiera e non c’è altro, nel “nascondimento” a casa mia posso continuare». Ma c’è ben altro oltre la preghiera e il “nascondimento” è un segreto di pulcinella, perché la sua abitazione è diventata un vero santuario che accoglie il 25 di ogni mese centinaia di persone. (Vedi foto galleria)

Di chi stiamo parlando? Di Lodovico Pedone, l’uomo che “piange sangue”. Fummo i primi a raccontare la sua storia nel 2015, quando pubblicammo un video girato sulla collina della Madonna di Medjugorje in cui si vedeva la rossa lacrimazione sgorgare dai suoi occhi. L’anno successivo lo beccammo nella parrocchia Cuore Immacolato di Maria di Rutigliano, quando presentato con grande enfasi mostrava anche le “stimmate” alle mani e ai piedi.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

In quella occasione ci chiedemmo se per caso la Curia fosse al corrente che in un suo tempio venissero presentate come autentiche queste manifestazioni mistiche. Evidentemente non lo era, visto che da allora Lodovico ha smesso di andare per parrocchie. Ma il nostro profeta non si è arreso: anzi, ha fatto “carriera”, visto che si è creato una chiesa tutta sua, nella sua villa.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Siamo andati quindi a trovarlo il 25 maggio scorso, giorno deputato alla lacrimazione. E questo è il nostro racconto (vedi anche video).Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Italia e Benito sono già lì dalle 13.30. Nella loro vecchia Panda bianca, l’anziana coppia aspetta che si aprano le porte del “Cenacolo”. Si chiama proprio così il santuario domestico di Lodovico. A indicarcelo un grande cartello bianco posto all’inizio della stradina sterrata di via Santa Croce, al confine sud di Valenzano, sulla via per Adelfia. Una croce blu che sbuca oltre un muretto di cinta ci dice che siamo arrivati.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Diverse telecamere di sicurezza hanno spiato i nostri passi che si fermano davanti all’“attenti al cane” su un grande cancello chiuso. Pigiamo il campanello e al posto del classico “drin”, parte una prolungata sirena. Un’auto con tre vigilantes si avvicina, accosta e aspetta che qualcuno apra dall’interno. Il loro capo, in borghese, nota il nostro imbarazzo davanti a misure di sicurezza degne di un capo di governo e ci spiega: «Abbiamo ricevuto minacce da sette e gruppi fanatici che ci insultano in rete».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Entriamo. Un’enorme statua di Gesù a braccia aperte ci accoglie nell’atrio. Più avanti ecco il gazebo che raccoglie i “fedeli”: all’interno banchi, due gigantografie della Madonna di Medjugorje (e di Lodovico in preghiera ai lati), un maxischermo, l’inginocchiatoio e in fondo l’altare, addobbato con ceri, fiori e oggetti devozionali.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)


Mentre i presenti prendono posto, il “profeta” non si sottrae alle nostre domande, ma prima ci mette al collo una corona del rosario. «Se siete qui dovete indossare la giusta uniforme», avverte. Ci abbraccia e notiamo che i palmi delle sue grosse mani sono coperti da guanti di lana marrone che ricordano Padre Pio, lasciando supporre la presenza delle stimmate.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Racconta della sua vita. La guarigione inspiegabile da una grave malattia al fegato e poi il dono della lacrimazione di sangue ricevuto dalla Madonna. «Ma siccome il fenomeno era diventato molto frequente, tanto da impedirmi di lavorare – sottolinea - ho chiesto alla “mamma celeste” di fissare un solo giorno. Così ora i miei occhi piangono solo il 25 del mese».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Notiamo la presenza di una cassetta per le offerte. Ma Lodovico chiarisce subito: «No, non chiediamo mai soldi, chi vuole lascia qualcosa che serve tuttalpiù per comprare i fiori».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Proviamo a chiedergli delle guarigioni miracolose che abbiamo sentito da alcuni testimoni. Lui non nega, ma dice che si limita solo a pregare. Tuttavia ci invita a parlare con persone da lui indicate. Una donna ci racconta di essere stata aiutata a superare un grosso intervento al polmone. Un giovane afferma di aver seguito il consiglio di Lodovico di evitare l’asportazione di chiodi inseriti nel suo femore dopo un brutto incidente: grazie a questa rivelazione riesce a camminare senza stampelle.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Ma sono già arrivate le 15.30: sta per iniziare lo show. Lodovico comincia a girare tra i banchi salutando ed accogliendo tutti. Oggi sono presenti solo un trenta persone, ma c’è chi assicura che nei mesi scorsi il cortile era strapieno. Poi prende posto nel primo banco. E dopo il canto che introduce l’invocazione dello Spirito Santo, una donna sviene. Lodovico si avvicina e le tocca il capo pregando per la sua guarigione. Lei rimane a terra in “contemplazione” e poi si alza.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Il protagonista a un certo punto chiede un po’ d’acqua e dei fazzoletti. I fedeli non si scompongono, sanno già cosa avverrà: tutto segue un apposito copione.  Lodovico si inginocchia davanti all’altare, si concentra intensamente: sembra quasi si contragga in uno spasimo di dolore. Ed ecco un siero rossastro colargli dagli occhi sulle guance. Siamo di fronte al “miracolo del 25”.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Finita la preghiera, mentre sul maxischermo passano le immagini di altre testimonianze di persone guarite da diversi mali grazie al santone, tutti si avvicinano a Lodovico. Gli asciugano le lacrime con i loro fazzoletti, recuperando così quella che ritengono una sacra reliquia. Lui si alza e abbraccia tutti, uno per uno. Poi viene verso di noi e ci dice: «Vi ho sconvolti vero?».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

(Vedi galleria fotografica)

Nel video (di Gianni de Bartolo) la nostra visita al “Cenacolo” di Lodovico Pedone:



 


© RIPRODUZIONE RISERVATA Barinedita



Scritto da

Scritto da

Lascia un commento
  • Giovanni - Non sono proprio d'accordo su tutto quello che è stato descritto con un po di incredulità da parte di chi ha scritto e quindi voglio e posso confermare con sicurezza e determinazione che Lodovico Pedone è una persona straordinaria che le stimmate ci sono e le ho viste con i miei occhi che le sue preghiere aiutano molte persone che le sue lacrime di sangue profumano di rose, anche lui profuma di rose e questo non è stato scritto ma sicuramente anche voi giornalisti lo avrete avvertito non è un ciarlatano un santone ma un SANTO per me, poi resta a chi legge la curiosità, la voglia di conoscerlo e di scoprilo sì perché lui non si sottrae proprio a nessuno le sue porte sono aperte a tutti sperando nella conversione di molti perché questa e la sua missione e non lo schow
  • Ilax - Ciao Giovanni posso chiederti come posso contarlo oppure scriverle ?se vuoi puoi contattarmi in privato sulla seguente mail pauldavis084@gmail.com


Powered by Netboom
BARIREPORT s.a.s., Partita IVA 07355350724
Copyright BARIREPORT s.a.s. All rights reserved - Tutte le fotografie recanti il logo di Barinedita sono state commissionate da BARIREPORT s.a.s. che ne detiene i Diritti d'Autore e sono state prodotte nell'anno 2012 e seguenti (tranne che non vi sia uno specifico anno di scatto riportato)