di Ilaria Palumbo

Polignano, rimosse le
POLIGNANO A MARE – Muri, scale, porte: sono queste le pagine bianche che Guido “il Flâneur”, il poeta errabondo di Polignano a Mare, adorna da più di 30 anni. Da quando lo intervistammo due anni fa ha però iniziato col scrivere versi anche su sedie e cassette di legno, vagabonde e dinamiche proprio come lui.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Sparse in giro a vivacizzare i vicoli del paese, avevano trovato anche una piccola dimora  fissa nel centro storico, sullo spazioso marciapiede antistante piazza Garibaldi, subito dopo aver attraversato il ponte Lama Monachile. Fra negozi e fioriere creavano un vero e proprio salottino dove ognuno poteva riposarsi o rilassarsi per leggere un libro. (Vedi foto galleria)

Tuttavia all’inizio di aprile, dinanzi alla incredulità dei cittadini, “le sedie poetiche” sono state rimosse da un camion della raccolta rifiuti. I vigili urbani hanno infatti ordinato lo smantellamento dopo aver ricevuto una telefonata anonima che denunciava l’occupazione di suolo pubblico (cosi come avvenuto per "la signora dei fiori" di Mola). E così le sedie e le cassette di Guido sono state trattate come immondizia.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

«Non è colpa degli spazzini e tantomeno si tratta di ignoranza (odio questa parola), ma è vera e proprio stupidità e invidia di chi non sa apprezzare le cose belle e vuole a tutti i costi rovinarle», ci dice il Flâneur, che raggiungiamo lì dove è avvenuto il “delitto”, mentre è seduto con le gambe accavallate su una delle poche sedie superstiti.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

«Prima avevo una sola sedia – continua - quella che mi portavo in giro per sedermi sul mare o sulle balconate dove prendevo spesso ispirazione per i miei versi. Poi ho pensato di scrivere su quelle che mi capitavano e lì sono iniziati i problemi. Prima i furti (me ne hanno rubate quasi sessanta) e poi questa denuncia».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)


Mentre parla con noi, in tantissimi passano e salutano l’artista. Del resto quasi tutta la cittadinanza è con lui. Ad esempio dopo la rimozione, è stato creato un gruppo Facebook dal nome “Io sto con Guido e tu?”, nel quale 1600 iscritti si scambiano idee sul come aiutarlo. E’ stato anche lanciata la proposta di esporre fuori dalla propria casa una sedie con su scritto un messaggio di solidarietà nei suoi confronti.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

«Qualche cassetta e sedia è ancora in giro per fortuna – ci dice il giovane Cristian, residente a Polignano - ma rimane la brutta accusa mossa nei confronti del Flâneur, quella cioè di dare fastidio alla vista e al passaggio: è assurdo. Siamo tutti pronti a batterci perché le sue opere non vengano rimosse: la sua arte fa parte della città Polignano».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

“Guido devi continuare a diffondere il gusto del bello e il piacere della cultura” scrive una ragazza su Facebook. Perché, come recita una delle sue sedie: “Il Flâneur non è un criminale, è una scienza. È la gastronomia dell’occhio, significa vedere, godere, immergere i propri sguardi in fondo a mille esistenze”.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
 
(Vedi galleria fotografica)

Qui il gruppo Facebook “Io sto con Guido e tu?”


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Ilaria Palumbo
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