di Salvatore Schirone

Bari, flop dell'auto elettrica: 25 colonnine per la ricarica inutilizzate
BARI - Presentata in pompa magna il 18 gennaio 2013, avrebbe dovuto rappresentare l'emblema della prima “smart city” del sud, ma a distanza di quasi due anni di "intelligente" Bari mostra ben poco. Parliamo della prima colonnina Enel per la ricarica urbana della nuova generazione di auto elettriche. Inaugurata in corso Cavour nei pressi del teatro Petruzzelli, doveva essere la prima di altre 49 stazioni di rifornimento pubbliche dislocate in altrettanti punti strategici della città. Le colonnine realizzate fino a oggi sono però solo la metà di quelle previste (25 per l’esattezza) e soprattutto le auto elettriche a Bari rimangono mosche bianche. Cronaca dell'ennesimo flop.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Nel giro di 10 mesi sono spuntate come funghi, singole e doppie, dopo corso Cavour a seguire in via Amendola, corso De Tullio, viale Japigia, corso Vittorio Emanuele, all'Aeroporto, vicino alla Fiera del Levante, all’Ipercoop di Via Loiacono, alla Stazione Centrale. Le ultime sono arrivate ad ottobre del 2013 nei pressi dell'Ikea. Per ogni colonnina un'entusiasmante celebrazione, applausi e lodi ad un’amministrazione comunale che a costo zero (grazie all’Enel) dava avvio alla prima rete di mobilità urbana del futuro, pulita, ecologica e intelligente. Con orgoglio Antonio Decaro, al tempo consigliere delegato per la Mobilità, oggi sindaco della città, citava la classifica pubblicata dall'Osservatorio Between, nella quale Bari compariva al primo posto tra 116 comuni capoluogo del Mezzogiorno nel ranking delle smart cities. Per incentivare l'acquisto e l'uso del mezzo elettrico il Comune annunciò anche una delibera che avrebbe reso gratuito il parcheggio in centro e nelle zone a sosta regolamentata (zsr).Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Abbiamo provato allora a monitorare per qualche giorno queste mini-stazioni ecologiche per verificarne l'effettivo utilizzo. Enel ha messo a disposizione un'applicazione per smartphone, "Enel Drive", che segnala in tempo reale quali "pompe" tra le 25 attive in città sono libere. Cellulare alla mano abbiamo osservato che le stazioni fuori dal centro non sono praticamente mai utilizzate, mentre un certo “movimento” si manifesta per le colonnine presenti in corso Vittorio Emanuele.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Siamo andati a verificare sul posto. Si tratta della solita monoposto nera, la stessa che abbiamo visto in una cerimonia inaugurativa. Utilizzata da qualche impiegato del Comune? Quasi quotidianamente, portiere e finestrini aperti, l'auto è lì a succhiare il nettare elettrico. Ce lo conferma anche un netturbino che solitamente presta servizio sul corso: «Ne vedo solitamente più o meno due che si alternano su quelle colonnine, una nera e l'altra marrone. Non ho mai visto altre auto». Notiamo in città qualche altro mezzo elettrico utilizzato da Poste Italiane, ma per il resto il nostro smartphone continua a segnalare libere tutte le altre colonnine, mentre alcune stazioni sono utilizzate come parcheggio abusivo. (Vedi foto galleria)


Del resto perché queste colonnine dovrebbero essere sfruttate? A Bari circolano auto elettriche? La risposta è no. In città le uniche concessionarie che dispongono di auto completamente elettriche sono la Renault e la Bmw. Negli ultimi due anni, considerando entrambi i rivenditori, sono state vendute solo 15 auto. Un vero e proprio flop dunque. La Renault per bocca della responsabile alla vendite, la signora Saponaro, conferma: «Il cliente non trova utile l'acquisto delle auto elettriche. A scoraggiarlo è il prezzo, decisamente alto (mediamente dai 20mila ai 30mila euro, non considerando i “quadricicli”), al quale si deve aggiungere il noleggio delle batterie, che restano di proprietà della concessionaria. E poi ci sono i tempi lunghi per la ricarica, mediamente di quattro ore».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Oltretutto anche la ricarica non sembra poi così conveniente. Un’auto elettrica modello base in città riesce a percorrere all’incirca 100 chilometri con un “pieno” di 10 kilowattora, dove ogni kilowattora costa sui 40 centesimi di euro rifornendosi alle colonnine dell’Enel. A conti fatti quindi si parla di 4 euro per ogni 100 chilometri.  Un costo per nulla competitivo rispetto a un pieno di un moderno motore a Gpl, con lo svantaggio della bassa velocità e della circolazione limitata al solo percorso cittadino.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Diverso è il caso della auto ibride, benzina/elettrica. Per esse il mercato è in crescita. Ce lo conferma Luca Fiorentino, responsabile vendita della Toyota a Bari: «Il 27% delle nostre vendite riguarda auto ibride. Nel 2014 ne abbiamo cedute 90». Ma questo incremento non ha niente a che fare con l'installazione della rete Enel. «I nostri modelli - ricorda Fiorentino - si ricaricano autonomamente». Quindi queste macchine non le vedremo mai attaccate a una colonnina elettrica.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Di fatto l'Enel ha frenato la sua corsa all'installazione delle altre 24 stazioni a Bari. E’ l'ammissione implicita del suo fallimento? E il silenzio dell’amministrazione comunale sembra voler lasciar cadere nel dimenticatoio la tanto sbandierata iniziativa. La stessa sorte era toccata all'altro importante progetto di mobilità elettrica sostenibile, costata 4 milioni di euro e mai partita, quella dei filobus della tratta Bari-Carbonara. Bari città intelligente, forse, ma di certo un po' smemorata.


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  • Beppe - Mi sembra il gatto che si morde la coda. Viaggio in elettrico da diverso tempo e credo di conoscere un po' questo mondo. E' chiaro che se i cittadini si tengono lontani dall'auto elettrica solo perchè non è conveniente rispetto alle tradizionali, il nostro paese sarà destinato a rimanere al palo. Se anche spendendo un po di più, ma dessimo vita ad un mondo più vivibile...perchè non farlo!?... Una delle obiezioni ricorrenti dei detrattori della trazione elettrica è sempre stata la mancanza di colonnine. Adesso che le avete a Bari diventa occasione di contestazione e denigrazione!!? Le avessimo noi dalle mie parti 25 colonnine in una sola città!! E sto parlando dell' "evoluto" nord Italia, e più precisamente della provincia di Pavia. Noi ne abbiamo una in tutta la provincia, nel capoluogo per la precisione, regolarmente occupata da veicoli non elettrici. Cercate di non trovare sempre il modo di contestare a prescindere ogni iniziativa utile per il miglioramento, e ve lo dice uno che, a parte le origini pugliesi regolarmente frequentate (FG), non ha mai condiviso nulla delle amministrazioni Baresi, per quello che ci era dato di conoscere. Io avrei un suggerimento da dare: invece di contestare, perchè non vi sforzate a trovare i punti favorevoli alla mobilità elettrica e vi date da fare per promuoverli!? A partire dalla castroneria rilasciata dalla stessa responsabile (mi pare) Renault citata, secondo la quale ci vorrebero 4 ore per ricaricare l'auto. E sì che lei le vende le Renault!! Se vuole glielo spiego io quanto ci vuole a ricaricare una delle auto che LEI vende, e vedrà che già abbiamo messo insieme un discreto punto a favore della mobilità elettrica!! Io, e non sono l'unico, (basta utilizzare adeguatamente il WEB per le ricerche), percorro circa 2000-2500 Km al mese in ogni direzione e le posso garantire che non riscontro alcuna limitazione di sorta che nasca dalle mie stesse valutazioni. Si tratta solo di un cambio di mentalità volto al tentativo di migliorare il NOSTRO ambiente. Provi solo a pensare per un attimo a tutti coloro (circa il 60 %degli automobilisti secondo certi studi) che non fanno più di 70-80 km al giorno. Perchè non si comprano un auto elettrica ed inquinano meno? Sono care? "Seminerebbero meno tumori in giro che poi costano alla sanità e le pagherebbero in tasse e servizi sanitari tagliati..."- Non ci sono colonnine di ricarica? Toh... a Bari ne hanno 25!...- Ci vuole troppo tempo a caricare? Ma guarda... io Tizio vengo a Bari dal Paese vicino (60 km ad esempio) e devo andare nel tal ufficio, nei tali negozi, a quel centro commerciale...ci starò almeno 30-40 minuti? Toh... è giusto il tempo necessario per ricaricare l'energia da percorrere la strada di ritorno!.... E potrei andare avanti all'infinito.... Basta volerlo!!! come ho anche indicato sul mio profilo di What'sapp! non mi dillungo oltre. Il mio riferimento l'avete. Se volete ulteriori delucidazioni sono a disposizione.


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