di Bianca Cataldi

C'erano una volta i pub e locali della provincia: «I paesi si sono spenti»
BARI – Lo avevamo già scritto, sottolineando come in tutto l’hinterland barese siano rimaste solo tre librerie: i paesi intorno a Bari si stanno “svuotando”, non di abitanti (anzi, il numero di residenti continua a crescere, visto che tanti baresi preferiscono comprare casa in provincia visti i costi più bassi), ma di “contenuti”.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

E non parliamo solo di cultura, ma anche di divertimento, di luoghi di aggregazione giovanile. A Valenzano, Triggiano, Capurso, Cellamare, Adelfia, Bitetto, Sannicandro, Modugno, non c’è neanche un pub o un locale serale dove andarsi a prendere una birra con gli amici, andare ad ascoltare un po’ di musica dal vivo o fare quattro salti.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Soltanto a Bitritto resiste lo storico jazz club Taylor's (nella foto), aperto dal 1994, che ora ha comunque cambiato gestione per diventare il "New Taylor's". Per il resto, è il deserto. Parliamo di paesi che invece negli scorsi decenni erano molto più “vivi”: negli anni 90 e agli inizi del nuovo millennio era solito per i giovani baresi andare a scovare i locali della provincia, per non rimanere sempre e solo a Bari. Poi negli ultimi anni, inesorabilmente, questi paesi sono diventati sempre più “”luoghi dormitorio”, città satellite del capoluogo pugliese.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Emblematico è il caso di Modugno che fino a qualche anno fa disponeva addirittura di quattro locali: il “Birvin”, il “Big Apple”, il “Glance” e soprattutto il “Rabes”, famoso non solo in paese ma anche nei dintorni. Non è rimasto nessuno. Risultato della crisi? Non solo. «I locali chiudono perché il paese globalmente offre poco, è spento e culturalmente inadeguato e la gente preferisce spostarsi», si lamenta la modugnese Laura, che ha buona memoria dei locali del suo paese. «Il Rabes era un posto bellissimo e molto apprezzato - ricorda Lorena che vi ha lavorato a lungo - forse sarebbe bastato rinnovarlo un po', aggiungere un maxischermo o qualcosa del genere. Si è spento pian piano, dopo che per anni è stato un vero e proprio punto di ritrovo per giovani di Bari e provincia».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Anche Triggiano ha vantato in passato tre pub, tra cui il discoclub “Why not?”: tutti chiusi nell’ultimo decennio. A Valenzano c’era il discopub la “Divina Commedia”, a Sannicandro il “Maria’s (poi “Mama’s)”, a Capurso il “Borrachera”, ad Acquaviva il “Barbanera” e ad Adelfia l’”Oxford”, il “Tabloid”, il “Kilt” e il “22”. Solo per citare i nomi più famosi.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)


A Bitetto il “Kedros” era di proprietà del bitettese Angelo, che ora afferma: «I miei concittadini hanno cominciato a spostarsi sempre più a Bari, città più grande e più viva. Hanno preferito dar soldi ai baresi e non ai loro “vicini”. E così ho dovuto chiudere il locale, che non ha retto».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Quindi la colpa sarebbe solo dei giovani “paesani”, attratti dalle “luci della città”? A prima vista sembrerebbe di sì, almeno ascoltando Martina, 17enne di Adelfia che dice: «Di sera preferiamo spostarci a Bari perché è più comodo per tutti. Ci sono comitive formate da persone che vengono da diversi paesi e Bari è il nostro punto d'incontro». Marco, barista 22enne di Bari, conferma: «I giovani vengono in città e credo che continuerebbero a farlo anche se aprisse qualche pub in provincia. A Bari ci sono pub famosi e frequentarli è alla moda​». E una ragazza di Triggiano conferma: «Non sono sicura che resterei nel mio paese anche se dovesse aprire qualche locale nuovo. Se voglio uscire è perché voglio lasciare tutto e andare in città​».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Sarà. E’ vero che nell’ultimo decennio i locali a Bari si sono moltiplicati (leggi qui per la lista completa): la città è diventata più attraente per i giovani, però è vero anche che un po’ di coraggio è mancato nei gestori dei locali: ci si è arresi allo strapotere del capoluogo.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Baluardo del “locale in provincia” è il Taylor's di Bitritto (ora come detto "New Taylor's), attivo da vent'anni e protagonista della scena musicale del barese. «Quando un locale offre qualcosa di diverso rispetto a ogni altro è divertente andarci, anche se è fuori città», dice il 23 barese Marco.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

La chiave è questa, proporre qualcosa di diverso. Altrimenti il destino è segnato: i paesi verranno fagocitati da Bari, lasciando solo il ricordo di quando potevano vantarsi di avere un’identità.


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  • PIETRO MONCELLI - Tra i locali che ancora resistono alla smania di frequentare il ''ciantro'' della città posso citare lo storico BARBANERA di Acquaviva delle Fonti e il Dominus di Cassano delle Murge oltre al bellissimo Pecora Nera.


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