di Annamaria Lacalamita

La comunità Cipparoli: «Addio drogati ''puri'', oggi c'è la multi dipendenza»
GIOVINAZZO– “Cosa puoi fare per te stesso e per gli altri?”. E’ questo il messaggio lanciato dalla comunità terapeutica Lorusso Cipparoli, di Giovinazzo, che da 30 anni si occupa di accogliere e curare chi ha problemi di dipendenza da droghe, alcol, gioco d’azzardo, sesso online. Abbiamo incontrato Annarosa Pagliarulo, dottoressa che opera nel centro di recupero, per capire come le dipendenze siano cambiate nel corso degli anni.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Quali sono oggi le caratteristiche della dipendenza?

Il tossicodipendente oggi possiede una personalità più fragile. In passato si era più motivati a guarire, ora invece arrivano in comunità soprattutto coloro che hanno più difficoltà a gestire il desiderio di utilizzare le sostanze.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

L’eroina, che nei decenni precedenti rappresentava la sostanza più utilizzata, è ancora diffusa?

L’eroina è ancora diffusa, ma è difficile incontrare eroinomani “puri”. Oggi chi si droga ha problemi legati a più sostanze: c’è una multi-dipendenza.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Ci spieghi meglio.

Diciamo che le droghe si dividono in quelle “down”, sedative e in quelle “high”, eccitanti. Molto spesso queste sostanze vengono unite, ad esempio l’alcol con il viagra o l’alcol con la “pasticca” e vengono utilizzate per potenziare l’una l’effetto dell’altra. Ma il risultato è un danno maggiore al corpo, soprattutto al sistema cardiocircolatorio.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Quindi si tratta sempre di un’unione di sostanze?

No, a volte molti giocatori d’azzardo fanno uso di cocaina o ci sono alcolisti che giocano d’azzardo, giusto per fare qualche esempio. In questi casi nella cura bisogna verificare a cosa dare prevalenza e spesso bisogna lavorare in parallelo per far si che le persone acquistino consapevolezza delle diverse dipendenze a cui sono esposte.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

La cocaina invece? E’ risaputo che il suo uso è in forte crescita…

I cocainomani sono in aumento perchè questa sostanza è ora più accessibile, avendo un costo più basso. In passato era la droga dei ricchi, ora è la droga di tutti. Spesso accade che cocaina con una percentuale più alta di principio attivo venga messa in commercio gratis o ad un costo molto basso, per invogliare i compratori e farli cadere subito nella tossicodipendenza. Così, una volta che il suo prezzo viene alzato, gli spacciatori avranno già un mercato a loro disposizione.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)


E le droghe sintetiche?

Sono diffusissime, anche se difficilmente noi accogliamo persone dipendenti da questo tipo di droga: chi ne fa uso non si reca in un centro per guarire. Eppure è un fenomeno in crescita, basti pensare alle sostanze “stimolanti”, utilizzate anche dagli adolescenti per un aver un miglior successo scolastico e reggere ritmi elevati. Spesso le droghe sintetiche sono fatte in casa e non si sa con esattezza come siano prodotte: sono pericolosissime. Assumendo anche solo una pasticca si possono danneggiare le cellule nervose e non si conoscono ancora con esattezza i danni neurologici permanenti.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

A parte la droga, quali sono le dipendenze più diffuse?

Viviamo in un contesto sociale in cui moltissime cose, dal gioco, a internet, allo shopping, vengono utilizzati compulsivamente, senza riuscire più a fermarsi e per questo possono portare a una dipendenza. Internet soprattutto, tra gioco online, sesso online, giochi di ruolo online, sta aprendo nuove frontiere della dipendenza i cui effetti ancora non sono quantificabili.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Le strutture di recupero hanno più difficoltà a riconoscere e curare le nuove dipendenze?

Purtroppo gli utilizzatori di nuove forme di dipendenza difficilmente si rivolgono alle strutture perché non si riconoscono come portatori di un problema: se ne accorgono quando ormai è impossibile intervenire. Bisognerebbe intercettare chi soffre, per far sì che possa essere aiutato.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Si guarisce dalla dipendenza?

La dipendenza è una malattia cronica recidivante, quindi si potrebbe dire che non si guarisce mai, ma ci possono essere dei periodi di remissione del sintomo lunghi anche una vita intera. Spesso ci si stupisce se una persona dopo vent’anni ricade negli stessi problemi. Purtroppo il piacere legato all’utilizzo di una sostanza rimane iscritto nella memoria del nostro cervello. Chi si è ammalato di dipendenza patologica deve sapere che questa rimarrà una sua fragilità per tutta la vita, in cui potrà rituffarsi ad esempio in un periodo di forte stress. Dovrà imparare a gestirsi.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Quanto dura la permanenza all’interno della comunità?

Servono almeno tre mesi per iniziare a mettere a fuoco il problema, per bloccare il comportamento compulsivo con l’astinenza. Per molti il trattamento non può durare meno di un anno e mezzo. L’individuo deve lavorare su di se, sulla sua personalità e sui suoi problemi,  ma deve anche imparare a riconoscere i segnali e a gestire meglio gli impulsi distruttivi.


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