di Mattia Petrosino - foto Valentina Rosati

Donato, l'82enne conosciuto da tutta Carbonara: «Maestro nel riparare le motozappe»
BARI – Nel cuore del quartiere Carbonara di Bari, in un vecchio locale senza insegna, opera da 53 anni un signore che si è specializzato in un mestiere particolare: la riparazione di motozappe. Lui è Donato Bratta, 82enne conosciuto praticamente da tutti gli agricoltori locali, che accorrono nella sua officina per farsi aggiustare questo attrezzo fondamentale per lavorare il terreno.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Abbiamo incontrato l’anziano meccanico proprio nella sua storica bottega, dove tra arnesi, cavi e pinze di ogni tipo trascorre le sue intense giornate. (Vedi foto galleria)

Superata Piazza Umberto I, ci troviamo sulla strada principale dell’ex frazione: via Vittorio Veneto. Arrivati al civico 174, notiamo un’antica palazzina con un portone in legno riverniciato di colore grigio. Ed è proprio all’interno di questo locale con le alte volte a crociera che ci accoglie Donato con la sua consumata divisa e il fedele cappellino blu.

Nell’ambiente dal forte odore di olio, notiamo banchi da lavoro in legno, scaffali pieni zeppi di strumenti, taniche, chiavi, cacciaviti, pinze e due lampade che illuminano il buio laboratorio. Oltre naturalmente a motozappe di ogni tipo.

«Nonostante l’apparente disordine so perfettamente dove mettere le mani per trovare qualsiasi cosa», ci spiega Donato, mentre è intento a riparare una motozappa. «Ho iniziato ad aggiustarle alla fine degli anni 50 e non mi sono più fermato – racconta –. Si tratta di piccole macchine agricole che fresano il terreno e che possiedono le cosiddette zappette, robusti utensili in acciaio che permettono, grazie anche alla spinta dell’uomo, di tagliare una fetta di zolla». 

All’epoca Bratta collaborava con un maestro che gli insegnò i segreti del mestiere, poi però decise di mettersi in proprio aprendo, nel 1968, l'officina in cui ci troviamo. Un luogo frequentato non solo dai clienti ma anche dai tanti amici che vengono a scambiare due chiacchiere con il meccanico. Come il 72enne Francesco, che mentre stiamo parlando entra a fargli visita.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

«Donato è un punto di riferimento per l’intero quartiere – ci racconta –. A Carbonara del resto quando ci si dà appuntamento da queste parti si dice: “Ci vediamo davanti a Donato”».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)


Lui infatti è un’ “istituzione”, lo conoscono proprio tutti e il suo nome ha travalicato anche i confini di Bari. Da Bitonto ad Adelfia, passando per Valenzano e Triggiano, sono in tanti gli agricoltori dei paesi vicini che accorrono qui nel momento in cui le loro macchine si guastano.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

«Quando arrivo non c’è neanche bisogno di spiegargli ciò di cui ho bisogno – ci dice un giardiniere di Bitritto, entrato da poco nel laboratorio –. È un maestro:
gli basta dare uno sguardo per capire qual è il problema, per risolverlo poi in un batter d’occhio».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Donato nel frattempo è alle prese con una morsa, l’arnese meccanico a vite utilizzato per bloccare i pezzi in lavorazione. Subito però torna alla sua motozappa e con una pezza gialla lo vediamo pulire la parte anteriore dell’attrezzo. «Sgrasso l’olio fuoriuscito dal serbatoio – ci spiega –. Sì perché questa macchina ha un motore alimentato a benzina o a gasolio e se il livello del lubrificante non è sufficiente può subire notevoli danni».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

In fondo al locale notiamo poi una porticina che ci conduce in una stanza dove sono presenti un tavolo, delle sedie e un piccolo frigo. «Fino a qualche anno non staccavo mai e lavoravo sino a tarda sera – sottolinea il meccanico – ed era proprio in questo “sgabuzzino” che mi fermavo a fare pausa pranzo con i miei compagni».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Prima di andar via però Donato ci svela il motivo per cui, nonostante la sua età, continua ancora a svolgere l’impegnativo mestiere. «Ho vissuto una vita intera grazie al lavoro – conclude –. E arrivato alla mia età non riuscirei mai ad alzarmi e a pensare di non sporcarmi le mani con gli attrezzi. Questo ambiente e tutto ciò che lo circonda sono la mia vita».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

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