di Mina Barcone

“La bellezza non ha età, la fertilità si”, “il rinvio alla maternità porta al figlio unico. Se arriva”. Sono questi alcuni degli slogan del criticatissimo “Fertility Day”, la giornata nazionale dedicata alla fertilità voluta dal ministero della Salute e celebrata per la prima volta il 22 settembre scorso. Una campagna di comunicazione che rappresentava un invito a procreare quanto prima, ma che è stato visto da parte di molte donne come un’invasione della propria sfera privata e della libertà individuale.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

A infastidirsi più delle altre sono state sia le giovani che non possono avere figli, ma anche quelle che di diventare mamme non ne vogliono neanche sentir parlare. Perché sì, nonostante da sempre ci venga detto che “una donna senza figli è una donna a metà”, c’è chi si sente felice senza prole e vuole vivere tutta la propria vita senza procreare. Questo tipo di persone si autoproclamano “childfree” (liberi dai bambini) e spesso si riuniscono in forum o gruppi facebook per avere uno spazio dove “parlare e sfogarsi”.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

«Essere “childfree” – si legge in una pagina del social network - significa non volere figli, non sentire il bisogno di riprodursi o semplicemente non amare i bambini. Significa vedere la propria realizzazione personale in altre cose: lavoro, passioni, viaggi».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Insomma una filosofia di vita rivoluzionaria, che snobba il famoso “istinto materno”, quello che si pensa debba essere necessariamente radicato in ogni donna. «Rappresentarci solo come potenziali madri mi infastidisce parecchio - afferma la 30enne childfree Stefania -. Io ad esempio non provo in alcun modo il desiderio di diventare genitore. Sia ben chiaro: la mia non è una scelta, semplicemente assecondo la mia natura. La vita mi porta a fare altro e vedo la maternità solo come una privazione. Mi disgusta profondamente».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

«Sono nata senza istinto materno e di questo ne faccio la mia bandiera – dice la 29enne Flavia -. Avevo 9 anni quando capii che non avrei mai voluto bambini. E non mi sento incompleta: anzi, sono felice. Voglio dare vita a storie e racconti, romanzi, non a figli».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

 
Tutte le dichiarazioni delle childfree hanno un comune denominatore: la voglia di libertà. I figli infatti non permettono di fare tutto ciò che si vorrebbe e queste limitazioni vengono viste come una vera e propria sconfitta. «Io amo viaggiare, vivo praticamente in giro per il mondo: con un figlio il mio stile di vita diventerebbe complicato da gestire, se non impossibile – sottolinea la 30enne Giorgia -. Poi vuoi mettere la libertà di poter dormire senza essere svegliata dai pianti notturni, uscire quando lo si desidera, guardare un film senza essere interrotti da voci che ti chiamano costantemente? E infine chiaramente c'è il lato economico: non voglio rinunciare a qualcosa per dover pagare, non so, pannolini, giocattoli e cose varie».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Dichiarazioni che rivelano un animo assolutamente egocentrico: i childfree sono individualisti allo stato puro, però, bisogna ammetterlo, per nulla ipocriti. «Sì, perché i figli vanno fatti solo se si è convinti - precisa il 35enne Michele -. Di genitori che mettono al mondo bambini per poi non prendersene cura è pieno il mondo. Poi crescono senza educazione, villani, e diventeranno i delinquenti di domani. Meglio deciderne di non averli che farlo solo per “dovere”».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Ma anche i childfree hanno un “punto debole”, che di fatto limita la loro libertà. Perché due sono le cose: o restano single a vita oppure saranno costretti a cercarsi come partner solo ed esclusivamente “uno di loro”, un’altra persona cioè che rifiuta di diventare genitore. Mica facile trovarla.  

«In passato è finita una storia molto importante perchè lui voleva figli e io no - ammette la 39enne Michela -. E’ stata dura, ma chiaramente non potevamo scendere a compromessi. Non mi sono mai piaciuti i bambini, li tollero poco o niente. Nella genitorialità vedo solo tanta fatica e non ce la farei mai ad annullarmi per le esigenze di un figlio: ho decisamente il terrore di rimanere intrappolata nella vita di qualcun altro. Per questo oggi sono single e cerco un uomo childfree fino al midollo, come me».


© RIPRODUZIONE RISERVATA Barinedita



Mina Barcone
Scritto da

Lascia un commento
  • Mirella - La libertà, di fatto, non è - e non potrebbe materialmente esserlo - assoluta, ogni scelta di vita ha i suoi limiti oggettivi... tutto sta a sapere quello che si vuole e misurarlo con la relative conseguenze: chi non vuole figli, proprio perché tale scelta è controcorrente rispetto al pensiero comune, sa bene che la contropartita sarà la difficoltà nel trovare un compagno e si regola di conseguenza... a meno che il non volere figli non faccia il paio con il non voler accettare gli inevitabili compromessi e limitazioni del rapporto di coppia, nel qual caso il problema non si pone (non è raro, infatti, che i figli non si vogliano appunto per non avere "palle al piede", per cui si eviteranno - per lo stesso motivo - anche i cd. rapporti stabili). Mi ritrovo nella storia di Michela-39 anni, da lei citata per quanto riguarda la chiusura di una storia a causa della divergenza sull'avere/non avere figli... anche la sottoscritta ne ha chiusa più d'una per la stessa ragione (anche ricorrendo all'IVG e liquidando in malo modo il partner in disaccordo) e non ha mai ceduto al riguardo. Ora convivo da sei anni con un compagno magnifico - già provvisto di prole per conto suo ma che non inficia in alcun modo il rapporto - e, pur essendo ancora in età fertile, non vi è alcun pericolo di derive "prolificatorie": chiarito da subito il mio pensiero, totale accordo dall'altra parte, nessun problema. Egoismo, si potrà dire. Rispondo senza giri "Verissimo... e allora?"
  • Sara - "Animo egocentrico, individualisti allo stato puro". Da childfree, ma prima di tutto come persona, trovo questa frase offensiva. L'autrice poteva limitarsi a raccontare lo stile di vita di persone che non vogliono figli senza dare opinioni su persone che non conosce. Lo sa infatti, che anche tra i childfree, ci sono persone che grazie a una maggiore disponibilità di tempo, soldi ed energie, si dedicano anima e corpo al volontariato? E chi invece figli ne fa "perchè ne voglio uno" non è forse egoismo? Decidere di non aderire a una pressione sociale non significa essere brutte persone, stereotipo tipico di chi non conosce certe realtà e parla per sentito dire.
  • Federica - Da childfree mi sento profondamente offesa. Non credo di essere egocentrica, ho fatto volontariato per anni e non è che odio i bambini. Questo articolo è fortemente discriminatorio ed è questo che fa arrabbiare o childfree. Noi non imponiamo a voi di avere figli, voi non dovreste imporre a noi di averli.


Powered by Netboom
BARIREPORT s.a.s., Partita IVA 07355350724
Copyright BARIREPORT s.a.s. All rights reserved - Tutte le fotografie recanti il logo di Barinedita sono state commissionate da BARIREPORT s.a.s. che ne detiene i Diritti d'Autore e sono state prodotte nell'anno 2012 e seguenti (tranne che non vi sia uno specifico anno di scatto riportato)