di Mariangela Dicillo

Triggiano, i bambini festeggiano ''la luce'': «Contro l'oscurità di Halloween»
TRIGGIANO – «Il termine Halloween è una contrazione fonetica che vuol dire "la notte prima di Ognissanti", quindi sono i santi che bisogna festeggiare il 31 ottobre, non l'”oscurità”. Per questo motivo  ho ideato “la festa della luce”». A parlare è don Salvatore De Pascale, il 51enne parroco della chiesa di Triggiano, San Giuseppe Moscati: da 10 anni, il giorno di Halloween, quando i bambini di mezzo mondo si travestono da streghe, fantasmi e scheletri, lui raccoglie i suoi piccoli parrocchiani e organizza per loro la “festa della luce”.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Niente maschere terrificanti e vestiti di colore nero: i bambini di don Salvatore vanno in giro a viso scoperto, cantando e gridando “noi siamo la luce”. «Partiamo nel pomeriggio dalla parrochia – spiega il prete - arriviamo nella villa comunale, facciamo un grande girotondo con le torce dei cellulari accese e poi, verso le 8 di sera, chiudiamo il corteo e finiamo la serata con giochi tradizionali e con un piccolo banchetto a base di pettole e popcorn. E non smettiamo mai di cantare e di sorridere, soprattutto». (Vedi foto galleria)

Il contrario dell’”oscurità” quindi, anche se don Salvatore non vuole essere considerato un anti Halloween. «L’unico scopo di questa festa è quello di diffondere la positività, perché il mondo ne ha tanto bisogno», dice il parroco, che però aggiunge: «Se poi promuovere questi valori vuol dire non essere d’accordo con Halloween, beh, questo è solo un effetto indiretto».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Sarà, ma su tanti giorni la festa della luce si tiene proprio il 31 ottobre. «Perché i "miei" bambini - spiega De Pascale - hanno un'età che va dai 4 ai 12 anni, sono piccoli e non posso permettere che si nascondano dietro maschere con i visi tristi. Per me “festa” vuol dire un viso felice, anche se solo per poche ore e l'Halloween italiano è molto lontano da questo. In Italia abbiamo preso la cultura altrui e l'abbiamo stravolta, permettendo che le maschere diventino un modo per esprimere violenza e rabbia. In America “dolcetto e scherzetto” sono entità quasi magiche, in cui tutti, non solo i bambini, credono seriamente».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)


I “bambini della luce” si travestono invece da angeli, stelle, comete, soli e arcobaleni. «Quest’anno hanno partecipato 400 piccoli - spiega il sacerdote – chi vestito di bianco, chi di arancio, chi di blu, chi di giallo. Da lontano sembravano proprio un'enorme “macchia di luce”. Davanti c’era un carro supercolorato e festoso con le mascotte e gli angioletti, i più piccini».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Ma per questi bambini non c’è il rischio di essere un po’ snobbati dai loro coetanei? In fondo per quanto sia una festa “ambigua”, Halloween è festeggiata dalla maggioranza dei bambini. «Secondo me  - risponde don Salvatore - sono gli altri bambini a sentirsi isolati alla vista di 400 altri bambini sorridenti e felici che cantano, ballano e si divertono in quel modo».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

«Ho sempre odiato Halloween – conferma Laura, una delle “mamme della luce” - perché non appartiene alla nostra cultura, perchè esprime negatività, perché induce al consumismo e soprattutto perché degenera ogni anno in violenza e atti vandalici. Per questo sono felice che i miei due figli partecipino alla festa della luce e sono ancora più contenta di accompagnarli». Ma Lucrezia, madre di due bambine che festeggiano Halloween “normalmente”, non è d'accordo. «Sinceramente - afferma - questa festa alternativa mi sembra una pagliacciata. Questi bambini mi sembrano tante piccole “candele”, costretti a rimanere isolati rispetto ai loro coetanei. Alla fine, che c'è di male nel divertirsi un po’ in giro con gli amichetti? E poi travestirsi da esseri mostruosi è proprio quello che piace di più ai bambini di quell'età».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
 


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  • Nicola - Sottoscrivo interamente l'opinione della mamma Laura. Halloween non ci appartiene, è solo un modo per fare marketing. Se ad un adulto non puoi comandare i gusti, purtroppo nelle scuole materne, proprio dove non dovrebbe, da tempo Halloween è diventata una normale festa in calendario.
  • Francesco Paradiso - Eh già, cara signora Lucrezia, l'importante e è fare i pecoroni. Sempre allineati, fare le cose perchè le fanno tutti. Continui così, e i suoi figli (e lei) saranno delle persone perfete. Auguri! In quanto a don Salvatore, è stato bravo a riappropriarsi di una festa, una vigilia cattolica che in fondo ci appartiene, e che se ho ben capito coincide solo quasi per caso con un capodanno celtico secondario....
  • Massimo - ...e infatti si vede dalle facce dei bambini, come sono divertiti... ma per piacere.


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