di Federica Calabrese - foto Valentina Rosati

Benny Pilato: «Il nuoto? Per ora è solo un hobby e io non ho fretta di crescere»
SANTERAMO IN COLLE - «Il nuoto? Per me è solo un hobby: il tempo dirà se potrà diventare il mio mestiere e io intanto non ho fretta di crescere». C’è buonsenso nelle parole della tarantina Benedetta Pilato, nuotatrice balzata agli onori della cronaca lo scorso 28 luglio per essersi aggiudicata, a soli 14 anni, la medaglia di argento nei 50 rana ai mondiali di Gwangju, in Corea del Sud.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

“Benny”, come la chiamano tutti, non solo ha stabilito il record italiano nella sua specialità, ma è anche diventata la più giovane azzurra di sempre ad essere salita sul podio di una competizione mondiale.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Noi l’abbiamo incontrata durante un open day organizzato nelle Piscine Paradise di Santeramo in Colle e abbiamo parlato con lei di come sia cambiata la sua vita dopo il trionfo di due mesi fa.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Accompagnata dal suo allenatore Vito D’Onghia ci ha accolti sorridente, con i capelli raccolti in uno chignon e indosso un costume con su disegnate delle paperelle. (Vedi foto galleria)

Benny, non possiamo non notare come i tuoi capelli siano tornati “alla nomalità”…
 
Sì, li ho decolorati e poi riportati al mio tono naturale. In Corea avevo accettato questa pazzia di tingermeli per metà verdi: ma è stato un qualcosa limitato alla splendida esperienza dei mondiali. Tra l’altro, da matricola, non è stata l’unica “prova” che ho dovuto affrontare durante il ritiro…

Che cosa intendi?

Noi atleti alloggiavamo in un hotel enorme: si stava tutti insieme e si organizzavano scherzi, soprattutto nei confronti dei “novellini”. Una volta facemmo una scommessa: i giovanissimi dovevano salire a piedi fino alla cima dell’albergo, lì dove c’era la mensa. L’ultimo che arrivava avrebbe dovuto pagare pegno immergendo le braccia in un cassonetto pieno di resti di cibo. Indovinate chi ha perso?


Quella “novellina” ha però vinto l’argento: te lo aspettavi?

Macchè, il mio obiettivo era mettermi alla prova e migliorarmi, la medaglia non era affatto in preventivo.  È stato un imprevisto, un bellissimo imprevisto.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Chi è stata la prima persona che hai chiamato dopo la vittoria?

Vito, il mio allenatore, ma non mi ha risposto. Mi sono molto arrabbiata con lui quando mi ha ricontattata, anche se in quei momenti non ci capivo davvero nulla.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Ora sei di nuovo in Puglia e da pochi giorni hai ricominciato il liceo a Taranto. Come ti hanno accolto i tuoi compagni di classe dopo il successo di quest’estate?

Benissimo, anche se in realtà non è cambiato nulla rispetto al passato: i miei amici continuano a volermi bene come prima. D’altronde sono stati i primi a credere in me.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Non ti hanno chiesto nemmeno un autografo?

Questo magari avviene in piscina, quando mi alleno: capita infatti che si avvicini qualche ragazzina chiedendomi di scattare una foto assieme a lei. Ma non mi fa sentire certo una campionessa: io sono come loro, una bambina che ama divertirsi.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Una bambina che però si allena quasi ogni giorno: riesci a conciliare lo sport agonistico con la vita “normale”?

A volta è dura, lo ammetto. Ma alla fine mi alzo la mattina per andare a scuola, faccio i miei compiti e ho anche una vita sociale.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Non ci dirai che hai anche tempo per un “lui”…

Sì, c’è qualcosa, ma da poco eh…

L’ultima domanda prima di lasciarti alla vasca: come ti vedi da qui a 10 anni?

Onestamente non ho ancora pensato al futuro: voglio vivere ogni mio giorno serenamente. Di sicuro desidero finire la scuola e proseguire gli studi. E per ciò che riguarda il nuoto: per ora lo considero solo un hobby. Vedremo se potrà diventare il mio mestiere: ma c’è tempo, non ho fretta di crescere.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

(Vedi galleria fotografica)


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